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Concetti Chiave

  • L'emostasi secondaria mira alla produzione di trombina, fondamentale per il processo di coagulazione sanguigna.
  • I fattori della coagulazione come VII, IX, X e II, insieme ai cofattori, svolgono un ruolo cruciale nel meccanismo di amplificazione della coagulazione.
  • La cascata coagulativa inizia con il fattore tissutale e il fattore VII, portando alla trasformazione del fibrinogeno in fibrina stabilizzata.
  • L'equilibrio tra forze pro-coagulanti e anticoagulanti è essenziale per prevenire trombosi o scoagulazione.
  • Sistemi frenanti come l'antitrombina e il sistema proteina C-proteina S sono monitorabili tramite esami di laboratorio per individuare anomalie.

Indice

  1. Funzioni dell'emostasi secondaria
  2. Ruolo dei fattori e cofattori
  3. Meccanismo di amplificazione
  4. Equilibrio tra coagulazione e anticoagulazione
  5. Sistemi frenanti dell'emostasi

Funzioni dell'emostasi secondaria

l’obiettivo essenziale dell’emostasi secondaria è produrre trombina che ha poi molteplici funzioni. Per arrivare a questo, il fattore IX è coadiuvato dal fattore VIII e il fattore X è coadiuvato dal fattore V. Sono quindi presenti proteine con attività enzimatica, che in coagulazione vengono definite zimogeni, e proteine che hanno attività cofattoriale.

Ruolo dei fattori e cofattori

I fattori VII, IX, X e II sono zimogeni e poi vi sono tre cofattori importanti, il fattore tissutale che è cofattore del VII, il V che è cofattore del X e VIII che è cofattore del IX. Quindi hanno un ruolo centrale il fattore tissutale TF, la trombina e l’elemento essenziale è rappresentato dai trombociti attivati ossia da piastrine che però devono essere attivate.

Meccanismo di amplificazione

Un elemento essenziale è il VII attivato, che va a sua volta ad attivare il X, poi c’è un’attività del fattore VII che va ad attivare il IX e qui c’è un’attivazione dell’XI che poi va ad agire sul IX e questo, coadiuvato con l’VIII, va di nuovo a produrre X. Si tratta di fatto di un loop, è un meccanismo di amplificazione. Ci sono una via diretta e una via di amplificazione del sistema.

Equilibrio tra coagulazione e anticoagulazione

Riassumendo, l’inizio della cascata avviene grazie al fattore tissutale e al fattore VII, l’elemento centrale è la produzione di trombina, detta anche fattore II attivato, e poi come elemento finale c’è la trasformazione del fibrinogeno in fibrina solubile che poi diventa fibrina stabilizzata. La situazione è in realtà molto più complessa, sono contestualmente presenti sia di un sistema di attivazione ma anche di un sistema di freno, di rallentamento, di inattivazione essenziale per evitare la formazione di una coagulazione intravascolare massiva e quindi la formazione di uno strato patologico creato dalla trombosi. Pertanto, la valutazione dell’emostasi va considerata come un equilibrio tra forze pro-coagulanti e forze anticoagulanti. Se c’è uno sbilanciamento sul versante pro-coagulante si avrà uno stato protrombotico, se lo sbilanciamento è invece sul versante anticoagulante si avrà una situazione di scoagulazione.

Sistemi frenanti dell'emostasi

I sistemi frenanti più importanti sono tre:

1. il sistema inibitore della via del fattore tissutale che va a toccare il fattore VII (però di fatto questa via non ha ricadute cliniche nel senso che ad oggi non esistono test di laboratorio per il suo monitoraggio);

2. il sistema dell’antitrombina;

3. il sistema della proteina C- proteina S.

Tutte e tre queste proteine sono oggetto di esami di laboratorio che possono essere effettuati anche in carattere di urgenza e pertanto consentono al clinico di evidenziare un’eventuale anomalia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale dell'emostasi secondaria?
  2. L'obiettivo essenziale dell'emostasi secondaria è produrre trombina, che svolge molteplici funzioni nel processo di coagulazione.

  3. Quali sono i fattori e le proteine coinvolte nel processo di coagulazione?
  4. I fattori VII, IX, X e II sono zimogeni, mentre i cofattori importanti includono il fattore tissutale, il fattore V e il fattore VIII. Questi elementi lavorano insieme per attivare e amplificare la cascata di coagulazione.

  5. Come si bilancia il sistema di coagulazione per evitare la trombosi?
  6. Il sistema di coagulazione è bilanciato da un sistema di attivazione e un sistema di freno, che include il sistema inibitore della via del fattore tissutale, il sistema dell’antitrombina e il sistema della proteina C-proteina S, per prevenire la coagulazione intravascolare massiva.

  7. Quali esami di laboratorio possono essere effettuati per monitorare il sistema di coagulazione?
  8. Gli esami di laboratorio possono valutare le proteine del sistema frenante, come il sistema dell’antitrombina e il sistema della proteina C-proteina S, per identificare eventuali anomalie nel processo di coagulazione.

Domande e risposte