Concetti Chiave
- Il PFA-100 è uno strumento compatto per valutare la funzionalità piastrinica e l'emostasi primaria, misurando l'adesione e l'aggregazione delle piastrine.
- Il test utilizza cartucce di agonisti piastrinici, come collagene e ADP, per identificare disfunzioni dovute a difetti congeniti o acquisiti e carenze di fattore vWF.
- Altre cartucce, contenenti collagene ed epinefrina, valutano la risposta piastrinica a terapie antiaggreganti come l'aspirina.
- Il PFA-100 è un test di screening, non diagnostico, e anomalie rilevate richiedono ulteriori test di secondo livello.
- L'attivazione dell'emostasi è innescata dall'esposizione del fattore tissutale, che amplifica l'azione del fattore VII attivato, conducendo alla produzione di trombina.
Indice
Test di secondo livello
C’è tutta una serie di altri test di secondo livello che si possono utilizzare in laboratorio ma sono test di approfondimento che vengono richiesti solo in alcuni casi molto particolari.
Il PFA-100 è uno strumento piuttosto piccolo che serve per misurare la funzionalità piastrinica in toto e quindi dà un riflesso della funzionalità dell’emostasi primaria.
Cartucce di agonisti piastrinici
Si utilizzano diverse cartucce di agonisti piastrinici; esistono:
- quelle che contengono collagene e ADP, che servono per evidenziare disfunzioni piastriniche indotte da difetti intrinseci congeniti e acquisiti, così come da carenza di fattore vWF;
- cartucce di collagene ed epinefrina che vengono utilizzate per andare a studiare la risposta delle piastrine a seguito di una terapia antiaggregante con aspirina (acido acetilsalicilico).
Risultati del PFA-100
Le risposte che si possono avere per quanto riguarda il PFA-100 indicano quindi quali sono le diverse condizioni dei disordini piastrinici. Il test risulta normale o aumentato nei difetti principali visti nella lezione. Essendo un test che va a vedere la funzionalità piastrinica in toto, non può essere utilizzato come test diagnostico ma si tratta di un test di screening. Nel caso si rilevino delle anomalie, queste vanno poi approfondite con test di secondo livello per poter fare la diagnosi vera e propria.I fattori della coagulazione presentano una nomenclatura che utilizza numeri romani decisi nel ventesimo secolo, però le scoperte scientifiche sulla loro attività si sono susseguite nel tempo e questo comporta possibili fraintendimenti.
Attivazione dell'emostasi
L’attivazione fondamentale dell’emostasi è rappresentata dall’esposizione di fattore tissutale (TF), che è l’elemento essenziale per avere la cascata coagulativa. Qualsiasi sia la causa di rottura endoteliale, che può essere una placca aterosclerotica rotta, un bisturi o una ferita, l’esposizione di fattore tissutale, (glicoproteina ubiquitaria sottomembranaria), fa sì che esso sia il cofattore più forte del fattore VII attivato circolante. Un po’ di fattore VII attivato è già presente fisiologicamente nel tessuto ematico; FVII attivato coadiuvato al fattore tissutale amplifica enormemente le sue funzioni. Il fattore VII va così ad attivare due proteine, il fattore X e il fattore IX. L’attività di questi ultimi fa sì che FVII attivi di fatto due vie per arrivare a una notevole produzione di trombina finale.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del PFA-100?
- Quali sono le cartucce utilizzate nel PFA-100 e a cosa servono?
- Il PFA-100 può essere utilizzato come test diagnostico?
- Qual è il ruolo del fattore tissutale nell'emostasi?
Il PFA-100 misura la funzionalità piastrinica totale, riflettendo l'emostasi primaria attraverso la capacità di adesione e aggregazione piastrinica.
Le cartucce contengono collagene e ADP per evidenziare disfunzioni piastriniche e collagene ed epinefrina per studiare la risposta a terapie antiaggreganti come l'aspirina.
No, il PFA-100 è un test di screening e non diagnostico; eventuali anomalie rilevate richiedono test di secondo livello per una diagnosi accurata.
Il fattore tissutale è essenziale per la cascata coagulativa, attivando il fattore VII che a sua volta attiva i fattori X e IX, portando alla produzione di trombina.