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Concetti Chiave

  • Le patologie prevenibili ad alto impatto sociale includono malattie cardiovascolari, tumori, diabete, osteoporosi e patologie correlate ad alcol e fumo, tutte con gravi conseguenze sulla qualità della vita e sull'economia.
  • Queste patologie sono caratterizzate da un'alta incidenza e comportano gravi danni individuali e sociali, spesso portando alla mortalità senza un'adeguata prevenzione e gestione medica.
  • La prevenzione efficace richiede una profonda conoscenza della storia naturale di una patologia, compresa la fase di latenza, sintomi, e il periodo di incubazione, per intervenire tempestivamente.
  • Le strategie di prevenzione si suddividono in primaria, secondaria e terziaria, ciascuna mirata a diverse fasi della malattia per prevenire l'insorgenza, la progressione e le complicanze.
  • La durata temporale di una malattia, che può variare da giorni ad anni, influisce sulla possibilità di attuare strategie di screening e prevenzione efficaci per ridurre il rischio di cronicizzazione o morte.

Indice

  1. Impatto delle patologie sulla società
  2. Caratteristiche delle patologie
  3. Prevenzione e storia naturale delle patologie
  4. Progressione e prevenzione delle malattie

Impatto delle patologie sulla società

Per definizione sono patologie che hanno un alto impatto sulla popolazione e la società. Possono essere:

    - Malattie cardiovascolari: prima causa di morte

    - Tumori maligni: seconda causa di morte

    - Diabete mellito

    - Osteoporosi (es. le fratture di fragilità portano a un peggioramento importante della qualità di vita)

    - Patologie alcol e fumo correlate (paradosso tra la fornitura delle sostanze causanti dipendenza e il pagamento delle cure associate da parte dello Stato)

    - Incidenti e infortuni, in riferimento alla mortalità evitabile – hanno un alto impatto sociale in quanto il ferimento o la perdita di funzioni provocano l’impossibilità di svolgere un lavoro rispettivamente temporaneamente o a vita (invalidità)

In alcune nazioni, la mortalità può essere determinata dalle armi da fuoco; in Italia questo non succede perché la legislazione pone dei limiti ben precisi per il loro possesso.

Caratteristiche delle patologie

Tali patologie sono caratterizzate da:

    - Alta incidenza (alto numero di nuovi casi)

    - Gravi ripercussioni di natura economica e sociale

    - Gravi danni sul singolo, fino alla mortalità (la medicina non è tutt’ora in grado di assicurare la sopravvivenza per una determinata patologia)

Prevenzione e storia naturale delle patologie

Per sapere dove e quali interventi di prevenzione collocare nei confronti di una patologia di rilevanza sociale, è necessario conoscere la sua storia naturale, quindi essere a conoscenza di dati epidemiologici riguardanti:

    - Fase di latenza e fase di incubazione: ovvero quando avviene il passaggio dallo stato di non- malattia a quello di malattia, in modo tale da definire il tempo in cui attivare interventi di tipo preventivo

    - Sintomi e segni della malattia nel momento in cui si slatentizza

    Uno dei primi problemi che caratterizza il momento di insorgenza di una malattia sconosciuta (es. Covid-19) è accordarsi sui criteri che definiscono il caso (a fine febbraio 2020 in caso di sindrome parainfluenzale bisognava discernere se fosse o meno Covid) per procedere con l’adeguato approccio terapeutico nel minor tempo possibile

    - Evoluzione: quando si ritorna allo stato di assenza di malattia è necessario definire il corretto percorso di follow-up e, quindi, prevenire la riattivazione e la possibilità che il soggetto vada incontro a morte o cronicizzazione della patologia

Progressione e prevenzione delle malattie

Come visibile in figura, un soggetto progredisce da un iniziale stato di salute verso uno stato di malattia in un tempo variabile da pochi giorni (es. durante le epidemie influenzali) ad anni (es. durante la lavorazione in miniera o il respiro della silice). Se questa ha una durata temporale sufficiente, è possibile attuare strategie di prevenzione secondaria (screening), ovvero di identificazione precoce dell’insorgenza del danno conclamato.

A seguire, c’è la fase di malattia conclamata (in cui per es. un soggetto affetto da malattia infettiva può essere sorgente di infezione), che può comportare in alcuni casi disabilità; quest’ultima può essere una complicanza immediata (es. paralisi flaccida data dalla poliomielite) o tardiva (es. complicanze del diabete). Su queste due fasi si agisce con la prevenzione terziaria. Infine, se tutte le strategie attuate non fossero state sufficienti, il soggetto potrebbe andare incontro a morte.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le patologie prevenibili ad alto impatto sociale menzionate nel testo?
  2. Le patologie prevenibili ad alto impatto sociale includono malattie cardiovascolari, tumori maligni, diabete mellito, osteoporosi, patologie alcol e fumo correlate, e incidenti e infortuni.

  3. Qual è l'importanza della conoscenza della storia naturale di una patologia?
  4. Conoscere la storia naturale di una patologia è fondamentale per collocare interventi di prevenzione, comprendendo la fase di latenza, i sintomi, e l'evoluzione della malattia.

  5. Come si differenziano le fasi di prevenzione delle malattie?
  6. Le fasi di prevenzione includono la prevenzione secondaria, che si concentra sull'identificazione precoce del danno, e la prevenzione terziaria, che mira a ridurre le complicanze e la disabilità.

  7. Quali sono le ripercussioni economiche e sociali delle patologie ad alto impatto?
  8. Le patologie ad alto impatto hanno gravi ripercussioni economiche e sociali, influenzando la qualità della vita e la capacità lavorativa degli individui colpiti.

  9. Perché in Italia la mortalità da armi da fuoco è limitata?
  10. In Italia, la mortalità da armi da fuoco è limitata grazie a una legislazione che pone limiti ben precisi per il possesso di armi.

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