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Concetti Chiave

  • I linfociti B e T derivano dal progenitore linfoide comune, con differenziamento regolato da modifiche genetiche e processi epigenetici.
  • Fattori di trascrizione specifici come EBF, E2A, Pax5, Notch-1 e GATA3 dirigono lo sviluppo dei linfociti B e T.
  • Notch-1 facilita la trascrizione genica legandosi a un ligando e traslocando nel nucleo, fondamentale per la differenziazione dei linfociti T.
  • Il processo di maturazione dei linfociti comprende varie fasi: staminale, pro-linfocita, pre-linfocita, linfocita immaturo e maturo, con specifici riarrangiamenti genici.
  • I loci genici contengono segmenti VH, D, J, con enhancer e regioni costanti cruciali per il corretto sviluppo e funzione dei recettori antigenici.

Indice

  1. Origine e differenziamento dei linfociti
  2. Fattori di trascrizione e maturazione
  3. Processi di selezione e maturazione

Origine e differenziamento dei linfociti

I linfociti B e T derivano dalla HSC. Questa si può differenziare in progenitore linfoide comune, dalla quale poi avranno origine le varie cellule linfocitarie. Il differenziamento successivo dipende da modifiche a livello genetico. Queste riguardano l’accessibilità dei loci che codificano per i recettori antigenici tramite variazioni della configurazione cromatidica, attraverso processi di metilazione o acetilazione.

Fattori di trascrizione e maturazione

Inoltre entrano in gioco fattori di trascrizione come:

EBF, E2A, Pax5 per i linfociti B.

Notch-1 GATA3 per la differenziazione in linfociti T, che maturano nel timo.

Id2 per la generazione di ILC.

Notch-1 si lega a un ligando che permette la sua digestione e il suo trasporto nel nucleo per favorire la trascrizione del suo gene bersaglio.

EBF forma un dimero che favorisce la trascrizione di RAG-1 e RAG-2 (necessari alla ricombinazione, sia nei precursori dei linfociti T che dei linfociti B) e di vPrebλ5, v-PreB nei linfociti T (che, nei BCR, codificano per la catena surrogata leggera che si accoppia alla catena pesante dopo il riarrangiamento dei geni di questa).

Nei linfociti T sono attivati i geni che permettono l’esposizione sulla membrana della preT-α (che si accoppia alla catena βdei TCR, funzionando in modo simile alla catena surrogata dei BCR).

Processi di selezione e maturazione

Gli stadi di maturazione dei linfociti sono:

Cellula staminale, nel midollo o fegato fetale, dove viene indotto il commitment.

Pro-linfocita, presenti nell’organo generativo (midollo per i linfociti B, midollo e poi timo per i linfociti T), non ha dipendenza dall’antigene. Qui inizia il riarrangiamento dei geni per il recettore. Nei linfociti B il processo avviene per la catena pesante, nei T per la catena β.

Pre-linfociti. Le cellule che passano la selezione subiscono o un processo di riarrangiamento della catena leggera (linfociti B) o della catena α/γ (linfociti T) e vengono sottoposti a un secondo processo di selezione.

Linfociti immaturi. Le cellule devono superare un ultimo processo di selezione che si basa sul riconoscimento di antigeni self.

Linfociti maturi.

In ognuno di questi, vicino all’ estremità 5’ sono presenti numerosi segmenti VH di 300 bp preceduti da una sequenza L che codifica per un peptide leader che permette l’entrata nel reticolo endoplasmatico.

Sono presenti poi segmenti D (diversità), ma solo nei loci delle catene pesanti, e J, composti da 30-50 bp, un enhancer e cluster delle regioni costanti, seguiti da un altro enhancer.

Sul locus κ è presente un unico C-κ mentre sul locus λ sono presenti diversi C-λ.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del Notch-1 nella differenziazione dei linfociti T?
  2. Notch-1 si lega a un ligando che ne permette la digestione e il trasporto nel nucleo, favorendo la trascrizione del suo gene bersaglio, essenziale per la differenziazione dei linfociti T nel timo.

  3. Quali sono i fattori di trascrizione coinvolti nella maturazione dei linfociti B?
  4. I fattori di trascrizione coinvolti nella maturazione dei linfociti B includono EBF, E2A e Pax5, che facilitano la trascrizione di geni cruciali per la ricombinazione e lo sviluppo dei recettori antigenici.

  5. Come avviene il riarrangiamento genetico nei linfociti durante la maturazione?
  6. Il riarrangiamento genetico nei linfociti avviene attraverso modifiche della configurazione cromatidica, come la metilazione o acetilazione, che influenzano l'accessibilità dei loci per i recettori antigenici, con processi specifici per le catene pesanti e leggere nei linfociti B e T.

  7. Quali sono gli stadi di maturazione dei linfociti e dove avvengono?
  8. Gli stadi di maturazione dei linfociti includono la cellula staminale, pro-linfocita, pre-linfociti, linfociti immaturi e linfociti maturi. Questi processi avvengono nel midollo osseo per i linfociti B e nel midollo osseo e timo per i linfociti T.

Domande e risposte