paoletz00
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Concetti Chiave

  • I calcoli si formano quando i soluti nelle urine raggiungono un livello di sovra-saturazione, portando alla formazione di cristalli che si aggregano e formano un nucleo.
  • La composizione dei calcoli può variare: i più comuni sono a base di calcio (70%), seguiti da acido urico (10%), struvite (1%), cistina (1%) e altri (9%).
  • Le manifestazioni cliniche della calcolosi includono colica renale, dolore lombare, ematuria, infezioni e, nei casi cronici, insufficienza renale.
  • La TC senza mezzo di contrasto è attualmente il metodo diagnostico principale per identificare e stimare la composizione dei calcoli.
  • Alcune sostanze come il magnesio e il citrato possono inibire la formazione dei calcoli, mentre i glicosamminoglicani possono promuoverla.
Litogenesi
Come si formano i calcoli? Il processo dal punto di vista chimico fisico è quello della soluzione satura con precipitazione e formazione di cristalli, tuttavia, a livello del nostro organismo vi sono delle variabili particolari che fanno sì che non si ricalchino esattamente le condizioni di un becher da laboratorio: innanzi tutto, quello urinario è un flusso, in secondo luogo c’è interazione anatomica con la parete della via urinaria, che può funzionare da favorente o inibente alla formazione di calcoli.
In linea di massima, quando i soluti nelle urine raggiungono il livello soglia di sovra-saturazione, si formano dei cristalli, i quali, aggregandosi, porteranno alla formazione di un nucleo sul quale successivamente si andranno a depositare saluti determinando la formazione del calcolo.
Inibiscono questo processo alcune sostanze, tra cui il magnesio e il citrato, ma ci sono anche promotori, in particolare i gag (glicosamminoglicani) che, se presenti nelle urine per traumatismo delle vie urinarie o per via dell’infezione delle vie urinarie, determinano aggiunta di matrice organica alla componente minerale dei calcoli.

Indice

  1. Composizione dei calcoli
  2. Manifestazioni cliniche
  3. Diagnosi

Composizione dei calcoli

    • calcoli a base di calcio (ossalato, carbonato, fosfato, mix): 70% delle calcolosi
    • acido urico (calcolosi uratica), 10%
    • calcolosi secondaria ad infezione ovvero calcoli di struvite (fosfatoammoniomagnesiaco), 1%
    • calcolosi ereditaria da cistina, 1%
    • altro, 9%.
    I calcoli, in base alla loro composizione, hanno presentazione differente: i calcoli di ossalato sono scuri, calcoli di fosfato sono chiari, quelli di acido urico sono rossicci, i calcoli di struvite sono grigiastri (se il paziente espelle il calcolo, già vedendolo ci si può fare un’idea sulla sua composizione).

Manifestazioni cliniche

    • colica renale
    • dolore lombare gravativo
    • ematuria
    • infezioni
    • luts
    • in cronico la calcolosi può portare anche ad insufficienza renale

Diagnosi

    • rx addome diretto: non si fa più; chiaramente permetteva la visione dei calcoli radioopachi. La radiografia diretta dell’addome non si fa più perché richiedeva ulteriori esami aggiuntivi per giudicare l’importanza della calcolosi
    • ecografia: permette di vedere calcolosi renale e calcoli nell’ultimo e nel primo tratto di uretere, e, tramite la visione di segni indiretti (dilatazione uretere, idronefrosi) permette di vedere una calcolosi ostruente.
    • urografia: esame radiologico con utilizzo di mezzo di contrasto che permette lo studio di reni, ureterei e vescica; non si usa più.
    • oggi il mezzo diagnostico è rappresentato dalla tc senza mezzo di contrasto (il mezzo di contrasto può essere utilizzato qualora la tc senza mdc risulti insufficiente); la tc è in grado anche di misurare la densità del calcolo, che permette di fare una stima presuntiva della composizione del calcolo. In linea di massima i calcoli di calcio sono molto densi, quelli di acido urico sono poco densi.

Domande da interrogazione

  1. Come si formano i calcoli nel corpo umano?
  2. I calcoli si formano quando i soluti nelle urine raggiungono un livello di sovra-saturazione, portando alla formazione di cristalli che si aggregano e formano un nucleo. Alcune sostanze come il magnesio e il citrato inibiscono questo processo, mentre i glicosamminoglicani possono promuoverlo.

  3. Quali sono le principali composizioni dei calcoli?
  4. I calcoli possono essere a base di calcio (70%), acido urico (10%), struvite (1%), cistina (1%), e altri (9%). Ogni tipo ha una presentazione visiva diversa, ad esempio, i calcoli di ossalato sono scuri, mentre quelli di fosfato sono chiari.

  5. Quali sono le manifestazioni cliniche associate alla calcolosi?
  6. Le manifestazioni cliniche includono colica renale, dolore lombare, ematuria, infezioni e LUTS. In casi cronici, la calcolosi può portare a insufficienza renale.

  7. Quali metodi diagnostici sono utilizzati per identificare i calcoli?
  8. Attualmente, la TC senza mezzo di contrasto è il metodo diagnostico principale, in grado di misurare la densità del calcolo e stimare la sua composizione. Altri metodi come l'ecografia possono rilevare calcolosi renale e calcoli nell'uretere.

Domande e risposte

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