Concetti Chiave
- La linfoadenopatia è un'anomalia dei linfonodi, che può essere localizzata o generalizzata, influenzando vari distretti corporei.
- La diagnosi richiede un'accurata anamnesi e un esame obiettivo clinico per individuare eventuali segni di infezione o neoplasia.
- Il linfonodo viene analizzato fresco per mantenere le strutture intatte e consentire un esame citologico immediato mediante colorazione Papanicolau.
- La citofluorimetria fornisce informazioni rapide sugli antigeni di superficie, utile soprattutto per le diagnosi relative alle popolazioni linfoidi.
- In caso di linfonodo metastatico rilevato in citologia, l'analisi citofluorimetrica può non essere necessaria, concentrandosi invece su neoplasie epiteliali.
Indice
Definizione e classificazione della linfoadenopatia
La linfoadenopatia è un’anomalia delle dimensioni, della consistenza o del numero dei linfonodi. Può essere:
• Localizzata (casi più frequenti), riguarda un linfonodo o un paio di linfonodi vicini: più tipica dei distretti testa-collo o in zona inguinale.
• Generalizzata: è una problematica sistemica, non necessariamente neoplastica.
Si vanno a valutare i segni o sintomi di infezione/neoplasia o segni/sintomi sistemici (febbre, astenia, perdita di peso, sudorazioni notturne).
Importanza della storia clinica e dell'esame obiettivo
Per gli anatomo-patologi è fondamentale sapere la storia clinica del paziente, con anamnesi accurata, ed anche l’esame obiettivo fatto a livello clinico: non si può dedurre in laboratorio se il linfonodo estratto era dolorante o quale fosse la sua sede, anche se si può dedurre la consistenza ed il colore, dal momento che arriva a fresco, senza fissativo.
All’analisi, è importante che il linfonodo mantenga tutte le strutture conservate e, in caso di anomalia, bisogna rilevare cosa sia alterato, per indirizzare verso la diagnosi.Procedure di laboratorio e analisi citologiche
In accordo con ematologi e chirurghi, il linfonodo arriva in laboratorio a fresco per poter fare un esame citologico grattando via il linfonodo e poi strisciandolo su un vetrino, oppure per apposizione. Viene poi fissato in alcol e colorato con Papanicolau: si possono avere informazioni immediate (in 5 minuti, il tempo richiesto dalla colorazione) sulla patologia del linfonodo. Si può anche decidere di fare un esame citofluorimetrico, ad esempio nel caso in cui all’esame microscopico sia nato il sospetto di un linfoma.
Ruolo della citofluorimetria nella diagnosi
La citofluorimetria è lo stesso esame che fanno gli ematologi su sangue periferico o su qualsiasi liquido, in cui vengono analizzati gli antigeni di superficie delle cellule messe in sospensione in fisiologica: ci può dare informazioni molto rapide (infatti non serve la fissazione) e non sempre sovrapponibili con il campione in formalina, che potrebbe causare una qualche alterazione degli antigeni. Può essere un esame molto di ausilio anche per la diagnostica successiva, nel caso in cui sia richiesta anche l’immunoistochimica. Viceversa, se si vede un linfonodo metastatico già in citologia, quindi nelle prime fasi di analisi del linfonodo, quindi sede di ha una neoplasia epiteliale, si può avvertire l’ematologo che non sarà un problema di sua pertinenza, ma non sarà neanche necessario fare l’analisi citofluorimetrica, in quanto questa è più ad indirizzo delle popolazioni linfoidi e non di interesse nella componente epiteliale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le differenze tra linfoadenopatia localizzata e generalizzata?
- Perché è importante la storia clinica del paziente per gli anatomo-patologi?
- Qual è il ruolo della citofluorimetria nell'analisi dei linfonodi?
La linfoadenopatia localizzata riguarda un linfonodo o un paio di linfonodi vicini, tipicamente nei distretti testa-collo o in zona inguinale. La linfoadenopatia generalizzata è una problematica sistemica e non necessariamente neoplastica.
È fondamentale per gli anatomo-patologi conoscere la storia clinica del paziente e avere un'anamnesi accurata, poiché non possono dedurre in laboratorio se il linfonodo estratto era dolorante o quale fosse la sua sede.
La citofluorimetria analizza gli antigeni di superficie delle cellule e fornisce informazioni rapide, utili per la diagnostica successiva, specialmente quando si sospetta un linfoma. Non è necessaria per linfonodi metastatici di origine epiteliale.