Concetti Chiave
- L'ipertensione secondaria rappresenta il 10-15% delle condizioni ipertensive e si sospetta in presenza di sintomi specifici come ipokaliemia e ipertensione resistente.
- Le cause principali includono iperaldosteronismo primitivo, stenosi renale, insufficienza renale cronica e sindrome delle apnee notturne, tra le altre.
- Forme associate a ipokaliemia possono derivare da iperaldosteronismo, ipertensione nefro-vascolare e sindrome di Cushing.
- Il 10% dei casi di ipertensione secondaria è resistente ai trattamenti e può persistere nonostante l'uso di farmaci adeguati.
- Diagnosi e trattamento possono includere tecniche come ecografie per rilevare differenze nelle dimensioni renali e angioplastica per condizioni legate all'aterosclerosi.
Indice
Ipertensione secondaria: cause e sintomi
Circa il 10-15% delle condizioni ipertensive è rappresentato da forme di ipertensione secondaria. In generale si sospetta una condizione di ipertensione secondaria quando:
- L’ipertensione è associata a ipokaliemia.
- L’ipertensione è grave o resistente.
- Si ha un improvviso peggioramento di valori pressori prima controllati.
- L’ipertensione è manifesta in età pediatrica.
- L’ipertensione è manifesta nel soggetto giovane (
Cause e trattamenti dell'ipertensione
Le possibili cause in ordine di frequenza-importanza sono:
- Iperaldosteronismo primitivo.
- Stenosi renale e ipoperfusione renale.
- Insufficienza renale cronica (la più difficile da trattare ottenendo un corretto target pressorio, sia per la limitatezza dei farmaci utilizzabili, per la ridotta risposta ai diuretici, per il meccanismo sottostante).
- Sindrome delle apnee notturne (si hanno apnee e ipopnee durante il sonno con alterazioni ormonali e metaboliche e conseguente sonnolenza diurna, rischio metabolico aumentato, ipertensione; il trattamento delle apnee migliora anche il controllo pressorio).
- Farmaci quali il cortisone (fa trattenere acqua e sodio e quindi aumenta la pressione; si risolve alla sospensione), la ciclosporina, i fans e alcuni antineoplastici biologici.
- Iperincrezione di cortisolo (sindrome di Cushing).
- Feocromocitoma (aumento delle catecolammine).
- Ipertiroidismo e ipotiroidismo.
- Malformazioni genetiche quali la coartazione aortica (restringimento dell’aorta, più frequentemente identificata nell’infanzia e che determina una differenza dei valori pressori tra arti superiori e inferiori)
Ipokaliemia e ipertensione resistente
Tra queste, le forme che possono essere associate a ipokaliemia, sono: l’iperaldosteronismo primitivo, l’ipertensione nefro-vascolare, la terapia diuretica, il feocromocitoma (le catecolammine determinano il rilascio renina e quindi possibile ipokaliemia) e il cushing (Acth può far produrre aldosterone e il cortisolo può far attivare il rec mineralcorticoide).
Circa il 10% dei casi le forme di ipertensione secondaria sono resistenti alla terapia.
Si parla di refrattarietà quando si hanno valori pressori non ben controllati nonostante l’utilizzo di almeno tre farmaci, tra cui un diuretico a dosaggio adeguato.
Altre cause rare sono panarteriti nodose (aumenta lo spessore della parete del vaso con conseguente restringimento), da radiazioni, chirurgica, fibrosi retroperitoneali.Diagnosi e trattamento dell'ipertensione
La ridotta perfusione renale (si ha un’ischemia, dimensioni ridotte) comporta uno stimolo alla produzione di renina, quindi di angiotensina II con effetto di vasocostrizione diretta e di aldosterone con ritenzione di sodio e eliminazione di potassio. Il rene controlaterale vede invece un’ipertrofia compensatoria, ed è la ragione per cui, finché non si ha una compromissione anche di questo, non si manifesta una riduzione del Gfr. Se invece la patologia è bilaterale il Gfr si riduce.
Nel paziente con sospetto diagnostico un’ecografia addominale che rileva la differente dimensione tra i due organi è suggestiva della condizione.
Le forme dovute ad aterosclerosi solo trattate con rivascolarizzazione duplice composta da angioplastica e stenting, in caso di fibrodisplasia è sufficiente invece l’esecuzione di un’angioplastica (difficili le recidive).
Domande da interrogazione
- Quali sono le condizioni che suggeriscono un'ipertensione secondaria?
- Quali sono le cause comuni di ipertensione secondaria?
- Cosa si intende per ipertensione resistente e quali sono le sue cause?
- Come si diagnostica la ridotta perfusione renale e qual è il trattamento?
L'ipertensione secondaria è sospettata quando l'ipertensione è associata a ipokaliemia, è grave o resistente, peggiora improvvisamente, si manifesta in età pediatrica o in soggetti giovani.
Le cause comuni includono iperaldosteronismo primitivo, stenosi renale, insufficienza renale cronica, sindrome delle apnee notturne, uso di farmaci come cortisone, iperincrezione di cortisolo, feocromocitoma, ipertiroidismo, ipotiroidismo e malformazioni genetiche come la coartazione aortica.
L'ipertensione resistente si verifica quando i valori pressori non sono ben controllati nonostante l'uso di almeno tre farmaci, incluso un diuretico. Cause rare includono panarteriti nodose, radiazioni, chirurgia e fibrosi retroperitoneali.
La ridotta perfusione renale è diagnosticata tramite ecografia addominale che mostra differenze di dimensioni tra i reni. Le forme dovute ad aterosclerosi sono trattate con angioplastica e stenting, mentre per la fibrodisplasia è sufficiente l'angioplastica.