Concetti Chiave
- L'ipersensibilità di tipo II è mediata dagli anticorpi che si legano agli antigeni cellulari e della matrice, attivando il complemento e la fagocitosi.
- Quando gli anticorpi si legano a recettori ormonali o nervosi, alterano il segnale senza causare flogosi.
- Nell'anemia emolitica autoimmune, gli anticorpi targettano proteine di membrana degli eritrociti, causando emolisi e anemia.
- La porpora trombocitopenica autoimmune coinvolge anticorpi contro proteine delle piastrine, come le integrine gp2b e gp3A, facilitando il sanguinamento.
- Nella malattia di Graves, le IgG mimano l'azione del TSH sul recettore tiroideo, causando ipertiroidismo per mancanza di feedback negativo.
Ipersensibilità di tipo II
Come detto, è mediata dagli anticorpi che sono diretti verso gli antigeni cellulari e della matrice e determina l’attivazione del complemento. Inoltre gli anticorpi vengono legati dai recettori FcR di fagociti e cellule NK, attivando la fagocitosi e ciò porta all’attivazione di flogosi.Nel momento in cui l’anticorpo lega un recettore ormonale o coinvolto nella trasmissione di impulsi nervosi, non si sviluppa flogosi ma il legame con l’anticorpo altera il signaling in varie maniere che verranno descritte in seguito.
Esempi di malattie mediate da ipersensibilità di tipo 2:
- Anemia emolitica autoimmune: in questa malattia l’antigene bersaglio è costituito da una proteina di membrana dell’eritrocita. Gli eritrociti vengono opsonizzati dagli anticorpi e dal complemento, e ciò fa si che vengano fagocitati (i fagociti hanno recettori sia per Ig che per il complemento). Il complemento può anche determinare la lisi degli eritrociti, questo perché gli eritrociti non esprimono tutti gli inibitori del complemento che hanno le cellule nucleate. La manifestazione clinico patologica è emolisi, che poi provoca anemia.
- Porpora trombocitopenica autoimmune: il meccanismo è simile a quello della malattia precedente, tuttavia è differente l’antigene bersaglio, che è costituito da proteine di membrana delle piastrine, in particolare integrine gp2b e gp3A. In questo caso, si ha opsonizzazione e fagocitosi delle piastrine. La manifestazione clinico patologica che consegue all’eliminazione delle piastrine, è una maggior facilità nel sanguinamento.
Gli antigeni legati da queste Ig sono recettori cellulari, come recettori per ormoni o per neurotrasmettitori.
Nell’immagine si vede una cellula epiteliale della tiroide. In questa situazione il paziente produce Ig contro il recettore dell’ormone TSH (ormone tireostimolante) che viene legato dall’anticorpo. Questo è il caso di una malattia ben conosciuta (malattia di Graves): le IgG qui prodotte legano questo recettore dell’ormone tireostimolante (prodotto dall’ipofisi) e così mimano l’azione dell’ormone vero e proprio sul recettore. Quando le cellule tiroidee recepiscono il segnale da TSH (o in questo caso da IgG specifiche per il recettore) viene innescata una cascata di trasduzione del segnale che attiva la cellula a produrre ormone tiroideo. In questo caso abbiamo una situazione patologica di ipertiroidismo. La produzione di IgG persiste perché manca anche un feedback negativo. L’anticorpo continua così a legare il recettore e induce continuamente la cellula tiroidea a produrre l’ormone. L’Ig mima quindi l’azione dell’ormone tireostimolante.
Domande da interrogazione
- Qual è il meccanismo alla base dell'ipersensibilità di tipo II?
- Come si manifesta clinicamente l'anemia emolitica autoimmune?
- Qual è il ruolo degli anticorpi nella malattia di Graves?
L'ipersensibilità di tipo II è mediata dagli anticorpi diretti verso antigeni cellulari e della matrice, attivando il complemento e la fagocitosi, portando a flogosi o alterazioni del signaling.
Nell'anemia emolitica autoimmune, gli eritrociti opsonizzati vengono fagocitati o lisati dal complemento, causando emolisi e conseguente anemia.
Nella malattia di Graves, gli anticorpi IgG legano il recettore del TSH, mimando l'ormone e inducendo la produzione continua di ormone tiroideo, causando ipertiroidismo.