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Concetti Chiave

  • L'iperaldosteronismo primitivo è la causa più comune di ipertensione secondaria, causando danni vascolari, cardiaci e renali indipendentemente dalla pressione sanguigna.
  • Il trattamento dell'iperaldosteronismo primitivo comprende la chirurgia o l'uso di antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi, rendendo cruciale una diagnosi tempestiva.
  • L'aldosterone agisce principalmente sui reni, influenzando il riassorbimento di sodio e l'eliminazione di potassio, oltre a influire sulla fibrogenesi e sul rimodellamento cardiaco.
  • L'iperaldosteronismo primitivo si distingue dall'iperaldosteronismo secondario per l'aumento dell'aldosterone indipendentemente dalla renina.
  • La sindrome di Conn, descritta dal medico Conn, è caratterizzata da iperaldosteronismo, ipertensione, ipokaliemia e alcalosi metabolica, rappresentando circa il 10% dei casi di ipertensione.

Indice

  1. Importanza dell'iperaldosteronismo
  2. Trattamenti e azioni dell'aldosterone
  3. Iperaldosteronismo secondario e primitivo
  4. Studio Coral e indicazioni alla rivascolarizzazione
  5. Triade classica e sindrome di Conn

Importanza dell'iperaldosteronismo

È la causa più frequente di ipertensione secondaria ed è importante da riconoscere prontamente perché l’eccesso di aldosterone è in grado di causare un danno vascolare, cardiaco e renale indipendentemente dai valori pressori (chi ha iperaldosteronismo sviluppa un danno peggiore a parità di valori pressori).

Trattamenti e azioni dell'aldosterone

Identificarlo è importante dato che esite un trattamento efficace: chirurgia o antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi.

L’aldosterone agisce principalmente a livello renale tramite l’Enac favorendo il riassorbimento di Na e l’eliminazione di K, ma ha azione anche sulla fibrogenesi, sul rimodellamento cardiaco e sulla rimodulazione del sistema immunitario.

Anche il potassio e l’Acth possono incidere sulla produzione di aldosterone.

Iperaldosteronismo secondario e primitivo

L’iperaldosteronismo secondario si sviluppa in seguito all’aumento della renina, in condizioni quali l’ipoperfusione renale o l’ipovolemia (- volume → + renina → + aldosterone → + sodio e quindi ripristino del volume).

L’iperaldosteronismo primitivo si definisce, invece, per un aumento dei valori di aldosterone indipendentemente dai valori di renina (+ aldosterone → + sodio → + volume → - renina).

Studio Coral e indicazioni alla rivascolarizzazione

Un importante studio controllato, randomizzato e multicentrico su grossi numeri, chiamato “Coral study” che ha dimostrato in modo inequivocabile che, tra il pz trattato con terapia medica adeguata e il pz trattato con rivascolarizzazione non vi è differenza nell’outcome sia del controllo pressorio, che del danno d’organo che nella progressione dell’insufficienza renale.

Rimangono indicazione alla rivascolarizzazione:

    - Un progressivo peggioramento della funzione renale nonostante una terapia medica adeguata.

    - Uno scarso controllo della pressione arteriosa nonostante una terapia medica adeguata.

    - La stenosi dell’arteria renale bilaterale perché, soprattutto se significativa (>60%), non si possono utilizzare ace-inibitore/sartano siccome in questi pazienti la perfusione renale è garantita proprio dall’angiotensina II che mantiene alta la pressione.

    - Pazienti con episodi di scompenso cardiaco recidivante nonostante una terapia medica adeguata.

Triade classica e sindrome di Conn

La triade classica dell’iperaldosteronismo primitivo (se conclamato) è:

    Ipertensione

    Ipokaliemia

    Soppressione dei valori di renina Solo -1% dei pazienti ipertesi hanno la triade.

Conn: medico che per primo descrisse l’iperaldosteronismo primitivo (caso clinico nell’immagine). Dopo la rimozione del tumore si è ottenuta la guarigione della paziente con ripristino dei valori pressori e di potassio. Conn continuò a studiare l’iperaldosteronismo, trovando più casi nella fascia tra i 40 e 50 anni, sia donne che uomini. La sindrome di conn è caratterizzata quindi da iperaldosteronismo, ipertensione, ipokaliemia, alcalosi metabolica. L’iperaldosteronismo primitivo è causa di ca il 10% dei casi di ipertensione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la causa più frequente di ipertensione secondaria?
  2. L'iperaldosteronismo primitivo è la causa più frequente di ipertensione secondaria ed è importante riconoscerlo prontamente per prevenire danni vascolari, cardiaci e renali.

  3. Quali sono i trattamenti efficaci per l'iperaldosteronismo primitivo?
  4. I trattamenti efficaci per l'iperaldosteronismo primitivo includono la chirurgia e gli antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi.

  5. Qual è la triade classica dell'iperaldosteronismo primitivo?
  6. La triade classica dell'iperaldosteronismo primitivo comprende ipertensione, ipokaliemia e soppressione dei valori di renina.

  7. Quali sono le indicazioni per la rivascolarizzazione nei pazienti con iperaldosteronismo?
  8. Le indicazioni per la rivascolarizzazione includono un peggioramento della funzione renale, scarso controllo della pressione arteriosa, stenosi dell'arteria renale bilaterale e episodi di scompenso cardiaco recidivante nonostante una terapia medica adeguata.

Domande e risposte