Concetti Chiave
- Il concetto di "intervallo di riferimento" sostituisce i "valori normali" per valutare i parametri di laboratorio rispetto a un gruppo di soggetti.
- Laboratori seguono linee guida nazionali e internazionali per analizzare la distribuzione dei parametri su regioni bi- e multi-variate.
- Strumenti statistici comuni includono media, deviazione standard, mediana e percentili per interpretare i dati di laboratorio.
- L'intervallo di riferimento copre il 95% delle osservazioni in una distribuzione gaussiana, con possibili variazioni come ± 3 deviazioni standard.
- Il medico interpreta i risultati di laboratorio considerando il contesto clinico per determinare eventuali stati patologici, nonostante valori fuori dall'intervallo di riferimento.
Indice
Concetti di riferimento in medicina
Schneider afferma che la medicina usa il termine di paragone, qual è il valore del singolo malato rispetto ad un gruppo di soggetti. Sulla base di questo Hom e Pesce introducono il concetto di “intervallo di riferimento” che, come già detto, sostituisce la dicitura di “valore normale”. A seguito della CLIA ‘88, l’UE con le Agenzie Europee e dei singoli Stati, ha approvato un percorso, per cui, oggi, se un esame di laboratorio viene eseguito in farmacia/a casa del malato/etc, chi lo esegue deve fornire, oltre al dato alfanumerico, tutte queste informazioni al richiedente.
Procedure e strumenti statistici
Ogni laboratorio esegue delle procedure che vengono riportate dalle linee guida nazionali e internazionali, quindi, di fatto, è uno studio di popolazione. Quello che si fa è valutare, su un gruppo di soggetti, come si distribuisca il singolo parametro (ricavato dall’analisi del campione in oggetto) andando ad analizzare delle regione bi- e multi-variate.
Gli strumenti statistici che più si utilizzano in laboratorio sono: media, deviazione standard, mediana e percentili.
Quindi, prendendo nuovamente come riferimento il referto, i valori 39 e 49 dell’ematocrito, rappresentano rispettivamente il 2,5 e il 97,5 percentile di distribuzione su una popolazione non affetta da patologia o da altri fattori di rischio. Ciò che si fa è capire se il singolo parametro ematochimico si distribuisca in maniera gaussiana o meno.
Distribuzione gaussiana e non gaussiana
Se la distribuzione è gaussiana, si ha corrispondenza di moda, mediana e media. In essa l’intervallo di riferimento è l’ambito in cui è compreso il valore medio ± 2 volte la deviazione standard e, per definizione, questo intervallo corrisponde al 95% delle osservazioni. In alcuni casi può essere specificato un intervallo diverso, come ad esempio, il valore medio ± 3 volte la deviazione standard.
Quindi in un esame di laboratorio ho il 5% di possibilità di trovare un *, ossia di trovare dei valori fuori dall’intervallo del 95% delle osservazioni, rimanendo ancora fisiologici. Sarà, di fatto, poi il medico che, contestualizzando il dato di laboratorio, valuterà la presenza di un’eventuale alterazione della fisiologia e quindi la presenza di uno stato patologico. Se la distribuzione è non gaussiana, moda, mediana e media differiscono. Nello specifico la media è sempre un valore calcolato, mentre moda e mediana corrispondono a valori reali. Dato un intervallo di riferimento, si può affermare che c’è il 5% di trovare un soggetto sano che però abbia un valore fuori dall’intervallo di riferimento? Quindi non c’è il 5% di probabilità di trovare un soggetto patologico.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di "intervallo di riferimento" introdotto da Hom e Pesce?
- Quali strumenti statistici sono comunemente utilizzati nei laboratori per analizzare i dati?
- Cosa indica la distribuzione gaussiana in un esame di laboratorio?
- È possibile che un soggetto sano abbia valori fuori dall'intervallo di riferimento?
L'"intervallo di riferimento" sostituisce il termine "valore normale" e rappresenta il range in cui si distribuiscono i valori di un parametro in una popolazione sana, utilizzato per confrontare i risultati di un singolo paziente.
Nei laboratori si utilizzano strumenti statistici come media, deviazione standard, mediana e percentili per analizzare la distribuzione dei parametri nei campioni.
Una distribuzione gaussiana indica che moda, mediana e media coincidono, e l'intervallo di riferimento è il valore medio ± 2 volte la deviazione standard, coprendo il 95% delle osservazioni.
Sì, c'è una probabilità del 5% che un soggetto sano presenti valori fuori dall'intervallo di riferimento, senza indicare necessariamente una condizione patologica.