Concetti Chiave
- La costruzione di intervalli di riferimento e la variabilità dei risultati sono fondamentali per valutare l'accuratezza e l'imprecisione dei test di laboratorio.
- La medicina di laboratorio si concentra sulla misurazione di analiti nel body fluid, come sangue e urina, per supportare il percorso diagnostico-terapeutico.
- Nonostante i progressi, persiste una disomogeneità nei valori di refertazione tra diversi laboratori, evidenziata già negli anni '80 negli Stati Uniti.
- La legge federale CLIA '88 è stata introdotta per standardizzare i requisiti e le pratiche dei laboratori negli USA, garantendo accuratezza e competenza.
- È cruciale che i medici comunichino chiaramente tramite i referti le informazioni chiave come sensibilità, specificità e valore predittivo degli esami.
Verranno trattati:
1) la costruzione di intervalli di riferimento
2) la variabilità dei risultati (se viene indicato 14,4 lo si deve intendere come 14,4 ± k; questo sottende sia il concetto di imprecisione che quello di inaccuratezza), l'efficacia analitica di un test e l’efficacia diagnostica dei test di laboratorio, le tecniche di controllo e di analisi dei risultati.
Indice
Evoluzione della medicina di laboratorio
Già al tempo veniva segnalata la forte crescita dei metodi di laboratorio e conseguentemente della medicina di laboratorio. Si afferma poi che questa disciplina, definita ‘clinical microscopy’ veniva condotta negli ospedali (e ad oggi è ancora così) ed era insegnata da professori di patologia con un’eccellente esperienza di laboratorio rispetto all’esperienza clinica. Tale impostazione – si riferisce – ha creato, negli studenti, una falsa idea circa l’approccio alla medicina di laboratorio durante il percorso diagnostico. Tuttavia, l’interesse del paziente è che queste discipline, sia la componente biochimica clinica sia quella della clinica assistenziale, collaborino fra loro al fine di portare ad un miglioramento dei risultati.
Obiettivi della medicina di laboratorio
A distanza di 100 anni, nel 2007, una review del dott. Lippi rileva che la situazione resta pressoché la stessa. La medicina di laboratorio ha come obiettivo la misurazione, nel body fluid, della concentrazione o l’attività di analiti che abbiano un ruolo nel percorso diagnostico-terapeutico. Viene analizzato il body fluid (urine, sangue, LCR, liquido di drenaggio, liquido sinoviale, liquido di raccolta peritoneale) in quanto l’interesse della medicina di laboratorio è rivolto verso le molecole, quali, ad esempio, l’urea o la creatinina.
Disomogeneità nei laboratori USA
Nonostante la ‘base’ di analisi sia la medesima, negli USA, a fine anni ‘80, si notò come fra diversi laboratori ci fosse disomogeneità nella refertazione e nei valori assoluti, in termini di imprecisione e inaccuratezza. Pertanto, gli USA emanarono una legge federale, legale su tutto il territorio statunitense, la CLIA ’88 (Clinical Laboratory Improvement Act) in cui vengono esplicitati i requisiti, gli obblighi e i doveri di chiunque faccia esami di laboratorio.
Importanza della competenza medica
Ogni volta che un medico esegue un esame, dà valore legale a quello che sta facendo al paziente e quindi, qualsiasi sia l’esame eseguito, esempio l’urine stick o l’antigenico per Covid, si richiede a chi lo esegue competenza, conoscenza e capacità di comunicare tramite referto una serie di informazioni in termini di sensibilità, specificità e valore predittivo positivo/negativo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della costruzione di intervalli di riferimento nella medicina di laboratorio?
- Quali sono le sfide principali affrontate dalla medicina di laboratorio negli Stati Uniti alla fine degli anni '80?
- Qual è l'obiettivo principale della medicina di laboratorio secondo la review del dott. Lippi del 2007?
La costruzione di intervalli di riferimento è fondamentale per interpretare correttamente i risultati dei test di laboratorio, tenendo conto della variabilità e dell'imprecisione dei risultati, come indicato nel testo.
Negli Stati Uniti, alla fine degli anni '80, si è riscontrata una disomogeneità nella refertazione e nei valori assoluti tra diversi laboratori, in termini di imprecisione e inaccuratezza, portando all'emanazione della legge federale CLIA '88.
L'obiettivo principale della medicina di laboratorio è la misurazione della concentrazione o attività di analiti nei fluidi corporei, che svolgono un ruolo nel percorso diagnostico-terapeutico, come evidenziato nella review del dott. Lippi.