Concetti Chiave
- L'uso della mascherina e delle norme anti-infezione ha contribuito a zero casi di influenza in Italia quest'anno.
- La prima dose del vaccino Pfizer in Israele ha mostrato una riduzione dei casi gravi del 63% tra gli over 80.
- Una sola dose di vaccino porta a un'immunità decrescente nel tempo, con un aumento di casi dopo due/tre anni.
- Due dosi di vaccino offrono un'efficacia del 94%, riducendo il picco di infezioni negli anni successivi.
- I vaccini Pfizer e Moderna, basati su particelle fosfolipidiche, rimangono efficaci con dosi multiple, a differenza dei vaccini con adenovirus.
Indice
Influenza e mascherine in Italia
Non ci sono stati casi di influenza quest'anno in Italia grazie all'uso della mascherina e in generale alle norme anti-infezione, combinate al fatto che l'infettività dell'influenza è inferiore a quella di SARS-CoV-2.
Un articolo riportato dal professore illustra gli effetti della prima dose di vaccino Pfizer in Israele in relazione alla forma grave della malattia sviluppata in pazienti di età superiore agli ottanta anni. I dati sono incoraggianti in quanto i grafici mostrano un importante abbassamento dei casi, circa del 63%, in seguito alla somministrazione della prima dose.
Confronto tra dosi di vaccino
Un altro articolo, ''Epidemiological and evolutionary considerations of SARS-CoV-2 vaccine dosing regimes'' mostra il confronto tra la somministrazione della singola dose e quella delle due dosi nel corso degli anni.
Con una sola dose si vede che in due/tre anni l'immunità decade completamente e così il terzo anno dopo la vaccinazione si presenta un picco consistente di casi infetti e di morti. Facendo invece subito le due dosi, si ritardano le somministrazioni e per questo la curva dei vaccinati completi cala e cresce meno rapidamente della prima curva (pazienti con una sola dose di vaccino); il vantaggio di fare le due dosi è però che il picco degli infetti si presenta molto prima perché non si riesce a vaccinare subito tutta la popolazione, ma questo consente di evitare il presentarsi di un picco molto alto negli anni successivi, perché l'efficacia protettiva di una dose sola è del 50% , relativamente al vaccino Pfizer, mentre con le due dosi l'efficacia è del 94%. Quindi con una dose si ha più efficacia sul momento ma la si perde nel tempo mentre con due dosi si ha meno efficacia adesso ma a distanza di anni vi è più protezione. Questo avviene perché gli anticorpi per questo virus calano nel tempo. Dopo circa 110 giorni la popolazione comincia a perdere IgG, dopo 49 le IgM e dopo 70 le IgA, queste ultime sono prodotte dalla mucosa e ci impediscono di infettarci. Da questo capiamo che non basta un solo vaccino per fornirci l'immunità, ma sono necessari più vaccini nel tempo proprio perché il numero degli anticorpi cala.
Vantaggi dei vaccini Pfizer e Moderna
Il vantaggio dei vaccini Pfizer e Moderna è che sono veicolati da particelle fosfolipidiche totalmente immunonegative e questo li rende sempre efficaci, indipendentemente da quante volte ci si vaccina. Nel caso invece di vaccini con adenovirus come il vaccino prodotto da Astrazeneca, il problema è che essendo l'adenovirus materiale virale, dopo essere stati vaccinati si sviluppano anticorpi, e con dosi successive c'è il rischio di sviluppare anticorpi contro l'adenovirus stesso che quindi bloccano il vaccino
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto dell'uso della mascherina sull'influenza in Italia quest'anno?
- Quali sono i risultati della prima dose del vaccino Pfizer in Israele per gli anziani?
- Qual è la differenza tra una e due dosi di vaccino in termini di efficacia e protezione nel tempo?
- Quali sono i vantaggi dei vaccini Pfizer e Moderna rispetto a quelli con adenovirus?
Non ci sono stati casi di influenza in Italia quest'anno grazie all'uso della mascherina e alle norme anti-infezione.
I dati mostrano un abbassamento del 63% dei casi gravi in pazienti sopra gli ottanta anni dopo la prima dose del vaccino Pfizer.
Una dose offre un'efficacia immediata ma decresce nel tempo, mentre due dosi offrono una protezione più duratura, con un'efficacia del 94% rispetto al 50% di una sola dose.
I vaccini Pfizer e Moderna sono veicolati da particelle fosfolipidiche immunonegative, rendendoli sempre efficaci, mentre i vaccini con adenovirus possono sviluppare anticorpi contro l'adenovirus stesso, riducendo l'efficacia.