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Concetti Chiave

  • La immunodeficienza comune variabile è caratterizzata da un deficit nella produzione di anticorpi, con livelli sierici variabili di IgG e IgA, e IgM che possono essere normali.
  • Le cellule B circolanti rispondono agli stimoli antigenici ma mostrano difficoltà nella trasformazione in plasmacellule e nella produzione anticorpale.
  • I sintomi principali includono infezioni ricorrenti del sistema respiratorio, digerente e genito-urinario, con un aumentato rischio di sviluppare tumori nel tempo.
  • Questa condizione congenita è causata da mutazioni geniche, con nuove varianti scoperte annualmente, che influenzano la suscettibilità alle infezioni e ai tumori.
  • La diagnosi si basa sulla valutazione delle IgG, nonostante possano esserci alterazioni nelle IgA e IgM, e spesso si presenta con un quadro clinico vario.

Indice

  1. Deficit della produzione di anticorpi
  2. Sintomi e rischi associati
  3. Diagnosi differenziale e condizioni comuni
  4. Condizione congenita e mutazioni geniche
  5. Diagnosi e valutazione delle IgG
  6. Caratteristiche cliniche e suscettibilità

Deficit della produzione di anticorpi

Seguono le caratteristiche di questa condizione:

    • Si caratterizza per un deficit della produzione di anticorpi

    • I livelli sierici di IgG e IgA sono variabili, ma solitamente più bassi di quelli di un individuo sano. Le IgM possono essere normali.

    • Il numero delle cellule B circolanti è normale o lievemente diminuito e rispondono in modo appropriato allo stimolo antigenico; tuttavia, è alterata la trasformazione in plasmacellule e la produzione anticorpale.

    Sintomi e rischi associati

    • i sintomi saranno prevalentemente infezioni ricorrenti a carico dell'apparato respiratorio, del tratto digerente e delle vie genito-urinarie

    • esiste chiaramente anche un aumentato rischio tumorale che si sviluppa più in prospettiva nel corso della vita ma l'esordio è proprio legato ad una ricorrenza di infezioni.

    Diagnosi differenziale e condizioni comuni

    • Ci sono delle altre condizioni più comuni che vanno in diagnosi differenziale, per esempio patologie infiammatorie a carico delle vie aeree come l’asma bronchiale che, soprattutto nella età scolare e prescolare, può associarsi ad una ricorrenza di infezioni, soprattutto virali, legate alla suscettibilità dell'epitelio bronchiale a sviluppare una forma di infiammazione eosinofilica in soggetti atopici, per cui geneticamente predisposti allo sviluppo di allergie, di dermatite atopica, di asma bronchiale e di rinite allergica.La differenziale è molto semplice; basta fare un dosaggio delle sottoclassi di immunoglobuline nel siero.

    Condizione congenita e mutazioni geniche

    • È una condizione congenita, che ha alla base delle mutazioni geniche. Ad essere coinvolti sono un gruppo di geni ancora in definizione, nel senso che nuove mutazioni vengono aggiunte annualmente e ogni mutazione si associa ad un quadro con caratteristiche peculiari. Il risultato è sempre lo stesso, l’unica differenza può riguardare una diversità di suscettibilità, più spostata sul versante infettivo o su quello neoplastico, ma entrambi sono presenti. I batteri più frequentemente responsabili di infezione sono pneumococchi, stafilococchi, h. influenzae, e meno frequenti streptococchi.

    Diagnosi e valutazione delle IgG

    • È possibile riscontrare alterazione dei livelli di altre classi di Ig, soprattutto IgA e IgM, tuttavia, il punto focale per la diagnosi rimane la valutazione delle IgG; su questo si fonda la diagnosi di immunodeficienza comune variabile indipendentemente da come si muovono le altre due classi.

    • I principali organi coinvolti nella Cvid sono riportati nell’immagine sottostante;

    Caratteristiche cliniche e suscettibilità

    • È dovuta ad una mutazione ipomorfica di nf-kb

    • Si caratterizza per un’aumentata suscettibilità all’infezione di batteri piogeni nei neonati e di infezioni batteriche in età infantile

    • Il quadro clinico può essere abbastanza vario: accanto alle infezioni si può ritrovare ipodentulia, con difetti soprattutto a carico degli incisivi, osteoporosi e linfedema.

    • La produzione di immunoglobuline è compromessa e così pure la risposta della cellula B alla stimolazione attraverso Tlrt4.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche dell'immunodeficienza comune variabile?
  2. L'immunodeficienza comune variabile si caratterizza per un deficit nella produzione di anticorpi, livelli sierici variabili di IgG e IgA, e un numero normale o lievemente diminuito di cellule B circolanti. I sintomi includono infezioni ricorrenti e un aumentato rischio tumorale.

  3. Quali sono le infezioni più comuni associate a questa condizione?
  4. Le infezioni più comuni sono a carico dell'apparato respiratorio, del tratto digerente e delle vie genito-urinarie, spesso causate da batteri come pneumococchi, stafilococchi e h. influenzae.

  5. Come si effettua la diagnosi differenziale con altre condizioni simili?
  6. La diagnosi differenziale si effettua attraverso il dosaggio delle sottoclassi di immunoglobuline nel siero, distinguendo l'immunodeficienza comune variabile da altre patologie infiammatorie come l'asma bronchiale.

  7. Quali sono le cause genetiche dell'immunodeficienza comune variabile?
  8. È una condizione congenita causata da mutazioni geniche, con un gruppo di geni ancora in definizione. Le mutazioni possono influenzare la suscettibilità alle infezioni o ai tumori, ma entrambe le caratteristiche sono presenti.

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