Concetti Chiave
- I granulociti basofili non sono presenti nei tessuti e possiedono granuli contenenti istamina, simili ai mastociti.
- Il macrofago è la fase evolutiva del monocita, passando dal sangue ai tessuti dove diventa metabolicamente attivo.
- Monociti circolanti nel sangue si differenziano in macrofagi secondo il tessuto di appartenenza, come quelli alveolari e splenici.
- Una porzione di macrofagi nei tessuti deriva da precursori embrionali, non dai monociti, come la microglia e le cellule di Kupffer.
- I macrofagi residenti si sviluppano da precursori embrionali durante la vita intra-uterina e si mantengono tramite lenta divisione cellulare.
Indice
Caratteristiche dei macrofagi
Non si trovano nei tessuti. Hanno un nucleo lobato a forma di ferro di cavallo, con un citoplasma ricco di granuli più ampi e più grossi rispetto alle altre popolazioni circolanti e contenenti sostante acide, ragion per cui si colorano con ematossilina (blu intenso). Il contenuto dei granuli è simile a quello dei mastociti (quindi ricco di istamina).
Anche queste non sono cellule fagocitarie. Hanno attività fagocitaria come i neutrofili. Tuttavia, rispetto ai neutrofili, hanno un’azione più duratura, che si prolunga nel tempo, e quindi fanno da ponte tra le tappe iniziali della risposta immunitaria innata e le tappe successiva dell’immunità adattativa. Altra caratteristica dei macrofagi che li differenzia dai neutrofili è la capacità di proliferare.Differenze tra monociti e macrofagi
La concezione classica voleva che i macrofagi nei tessuti derivassero dai monociti circolanti. Questo è in parte vero ma non completamente. Il macrofago è la tappa evolutiva del monocita, con la differenza che il monocita è prevalentemente nel sangue mentre il macrofago è situato nei tessuti. Il monocita ha un nucleo tondo, poco attivo ed un numero ristretto di granuli. Il macrofago è invece metabolicamente molto attivo: inclusi derivati dall’azione fagocitaria, propaggini cellulari che si estendono, dimensioni maggiori, reticolo endoteliale più ampio e voluminoso.
Quindi secondo questa visione il monocita, circolante nel sangue, migra nei tessuti periferici dove subisce differenziamento diverso in relazione al tessuto di appartenenza. Ad esempio i macrofagi alveolari hanno principalmente il compito di rimuovere la polvere e le particelle che arrivano nell’alveolo trasportati dal flusso aereo, mentre il macrofago presente nella milza ha la funzione di distruggere i globuli rossi danneggiati.
Questa concezione classica non è sbagliata, tuttavia è incompleta.
Origine embrionale dei macrofagi
Infatti si è scoperto che esiste una porzione dei macrofagi, situati nei tessuti, che non deriva dai monociti, bensì dai precursori embrionali durante la vita intra-uterina. In alcuni tessuti la stragrande maggioranza dei macrofagi è di origine embrionale, ad esempio la microglia nel cervello, le cellule di Kupffer nel fegato, le cellule di Langerhans nell’epidermide o i macrofagi alveolari. Queste cellule derivano da un precursore embrionale che, in ondate diverse, viene rilasciato dal sacco vitellino e dal fegato fetale grazie a delle citochine (M-CSF1, monocyte colony stimulating factor) e arriva nei tessuti dove dà origine ai macrofagi residenti che dureranno per tutta la vita del soggetto. Il pool di macrofagi residenti si mantiene tramite un lento processo di divisione cellulare.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale dei granulociti basofili nel sistema immunitario?
- In che modo i macrofagi differiscono dai monociti?
- Qual è l'origine dei macrofagi residenti nei tessuti?
I granulociti basofili non sono cellule fagocitarie, ma hanno un ruolo nel collegare la risposta immunitaria innata con l'immunità adattativa grazie alla loro azione più duratura rispetto ai neutrofili.
I macrofagi sono la tappa evolutiva dei monociti, con una maggiore attività metabolica e capacità di proliferare nei tessuti, mentre i monociti sono prevalentemente nel sangue con un nucleo tondo e meno granuli.
I macrofagi residenti nei tessuti possono derivare dai monociti circolanti o dai precursori embrionali durante la vita intra-uterina, come nel caso della microglia nel cervello e delle cellule di Kupffer nel fegato.