Concetti Chiave
- Gli studi clinici hanno dimostrato che per prevenire una morte da tumore prostatico è necessario screenare circa 385 pazienti, portando a un cambiamento delle raccomandazioni negli Stati Uniti.
- Le categorie a rischio includono uomini sopra i 50 anni, uomini sopra i 45 anni con familiarità per il tumore della prostata, uomini di etnia afroamericana e quelli con mutazioni nei geni BRCA.
- Lo screening con PSA deve essere adattato al profilo del paziente e non è sempre necessario, specialmente nei pazienti anziani e asintomatici senza precedenti clinici.
- L'anamnesi è fondamentale per la diagnosi differenziale del tumore alla prostata, considerando anche la storia dei valori di PSA del paziente.
- L'esplorazione rettale è cruciale per individuare alterazioni nella prostata e permette di escludere con quasi certezza tumori avanzati se il risultato è negativo.
Indice
evidenze dai trial clinici
Gli studi hanno evidenziato che, per prevenire una morte da tumore prostatico, occorre screenare circa 385 pazienti, un numero paragonabile a quello degli screening già consolidati (colon-retto, mammografia, cervice uterina).Questi dati hanno portato a una rivalutazione anche negli Stati Uniti: la raccomandazione di categoria D è stata innalzata a categoria C. Ciò significa che non si consiglia un utilizzo indiscriminato del psa per tutta la popolazione, ma se ne raccomanda l’impiego mirato nelle categorie a rischio.
Categorie a rischio
Secondo le linee guida europee, le categorie considerate a rischio includono:-
- uomini >50 anni
- uomini >45 anni con familiarità per tumore della prostata
- uomini >45 anni di etnia afroamericana
- uomini >40 anni portatori di mutazioni genetiche dei geni brca
Strategie di screening
Lo screening con psa deve essere adattato al profilo del paziente, tenendo conto del valore iniziale riscontrato. In pratica clinica, spesso viene ripetuto annualmente insieme ad altri esami di routine, ma non sempre è necessario.Nei pazienti anziani, asintomatici e senza precedenti clinici, il dosaggio del psa non è utile e può essere evitato per non esporli a costi e rischi inutili.
Il psa ha un ruolo nella diagnosi precoce del tumore prostatico, ma va impiegato solo nei soggetti con aspettativa di vita >10-15 anni e appartenenti alle categorie a rischio. Negli altri casi, deve essere richiesto soltanto in presenza di sintomi.
anamnesi (familiarità, sintomi psa)
Considerando i sintomi, il tumore della prostata entra in diagnosi differenziale con infezioni, calcoli urinari e patologie genitourinarie in generale, che danno una sintomatologia che può essere presente anche nel tumore della prostata in fase avanzata.Anche la conoscenza dei valori di psa precedenti del pz può essere utile nella diagnosi. Ad esempio, se psa è sempre stato 6 ng/mL e non subisce variazioni significative nel dosaggio di screening programmato, è confortante e positivo e migliore rispetto ad un valore che da 1 ng/mL passa a 6 ng/mL.
Esame obiettivo (esplorazione rettale)
È molto importante: neoplasie che raggiungono valori di volume dal centimetro cubico in su possono essere apprezzate all’esplorazione rettale e questo perché prevalentemente (80-85% di tumore alla prostata) sono nella porzione periferica o mantellare ovvero la porzione di prostata posterolaterale che si affaccia verso la parete anteriore del retto. Alla visita sarà possibile apprezzare se in questa porzione di prostata ci siano delle alterazioni della superficie (nodulazioni) o alterazioni della consistenza (tipicamente aumento della consistenza in senso duro-lignea).Con questo tipo di valutazioni, nelle situazioni avanzate, si è in grado di compiere una stadiazione efficace: il tumore della prostata francamente avanzato si presenta alla visita in modo inequivocabile (massa voluminosa con consistenza caratteristica); quando il tumore avanza ulteriormente, si perde la percezione dei confini della prostata. L’esame obiettivo permette quindi di individuare i tumori avanzati e pericolosi e, se l’esplorazione rettale è negativa, di escluderli con quasi assoluta certezza.
Domande da interrogazione
- Qual è il numero di pazienti che devono essere sottoposti a screening per prevenire una morte da tumore prostatico?
- Quali sono le categorie a rischio per il tumore della prostata secondo le linee guida europee?
- Quando è consigliato l'uso del test PSA per lo screening del tumore prostatico?
- Qual è l'importanza dell'esplorazione rettale nell'esame obiettivo per il tumore della prostata?
Gli studi indicano che è necessario screenare circa 385 pazienti per prevenire una morte da tumore prostatico, un numero simile a quello degli screening per colon-retto, mammografia e cervice uterina.
Le categorie a rischio includono uomini sopra i 50 anni, uomini sopra i 45 anni con familiarità per tumore della prostata, uomini sopra i 45 anni di etnia afroamericana e uomini sopra i 40 anni con mutazioni genetiche dei geni BRCA.
Il test PSA è consigliato per soggetti con aspettativa di vita superiore a 10-15 anni appartenenti alle categorie a rischio. Negli altri casi, è richiesto solo in presenza di sintomi.
L'esplorazione rettale è cruciale per individuare neoplasie nella porzione periferica della prostata. Permette di rilevare alterazioni della superficie o consistenza e di escludere tumori avanzati se l'esame è negativo.