Concetti Chiave
- Gastriti infettive sono prevalentemente di origine virale, con rare eccezioni batteriche, specialmente in caso di ridotta secrezione acida o uso di PPI.
- La presenza di autoanticorpi anti cellule parietali gastriche può ridurre l'acidità, spesso associata a patologie autoimmuni come tiroidite e vitiligine.
- Gastriti possono causare malassorbimento di vitamina B e ferro, aumentando il rischio di adenocarcinoma gastrico e gastrinoma.
- Gastrite eosinofila può essere primaria o secondaria, e coinvolge vari strati dello stomaco, spesso confusa con tumori gastrici.
- Trattamento include farmaci steroidei o immunosoppressori, con monitoraggio per recidive e possibile necessità di somministrazione continua.
Indice
Infezioni gastriche e connettivopatie
Sono generalmente virali, raramente batteriche. È difficile, infatti, che uno stomaco normofunzionante permetta una gastrite da batteri.
Se è presente una connettivopatia, che già di per sé comporta una riduzione della secrezione acida, o se il paziente fa uso di PPI per problematiche di reflusso, è possibile che insorgano delle gastriti batteriche.
Durante un’influenza si può sviluppare una gastroenterite con vomito e diarrea dovuta ad un’infezione virale.Autoanticorpi e patologie associate
Possono essere presenti degli autoanticorpi anti cellule parietali gastriche che, attaccandole, comportano una riduzione dell’acidità. Spesso si associano a patologie quali tiroidite autoimmune e vitiligine.
Si manifestano delle pangastriti (atrofia) che prevedono l’interessamento di tutto lo stomaco.
Malassorbimento e rischi oncologici
Può inoltre essere presente un malassorbimento della vitamina B da deficit di fattore intrinseco e un malassorbimento di ferro per la mancata trasformazione del Fe++ in Fe+++, reazione che richiede acidità nello stomaco. Inoltre, è presente un maggior rischio di adenocarcinoma gastrico. Aumentato rischio di adenocarcinoma gastrico e gastrinoma (tumore endocrino dello stomaco): le cellule che producono la gastrina si ipertrofizzano, diventano iperplastiche e possono diventare neoplastiche. (Non si è ben capito come siano correlate le patologie autoimmuni e la maggior incidenza di neoplasie).
Enterite eosinofila e diagnosi differenziale
Fa parte dell’enterite eosinofila perché spesso si associa a duodenite eosinofila, ileite eosinofila, colite
eosinofila ed esofagite eosinofila.
Può essere primitiva (forma prevalente) o secondaria. Inoltre, può interessare solo la mucosa, più lieve dal punto di vista clinico, o coinvolgere anche la muscolare, arrivando addirittura alla sierosa. Tanto più si approfonda, più è grave la gastrite. Molto spesso viene scambiata per un tumore dello stomaco perché questo è generalmente a tutto spessore, mentre la gastrite generalmente non coinvolge tutto lo spessore, ma solamente la mucosa e la sottomucosa.
Trattamenti e gestione delle recidive
È importante eseguire una diagnosi differenziale perché nella gastrite eosinofila si possono utilizzare farmaci steroidei, che sono sistemici o topici (come il budesonide). Si usano inoltre dei farmaci inibitori della replicazione di cellule mastocitarie responsabili della produzione di istamina e che determinano la sintomatologia clinica. A seguito del trattamento e della guarigione del paziente, sarà necessario verificare l’eventuale presenza di una recidiva.
Se la malattia ritorna, quindi se si ha un quadro clinico con recidive più o meno frequenti, è necessaria la somministrazione continua del farmaco (si possono somministrare steroidi a basso dosaggio, che però possono causare delle complicanze, quali danni alle ossa, il diabete, aumento del rischio di infezioni), oppure un immunosoppressore (azatioprina, micofenolato mofetile).
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause principali delle gastriti infettive?
- Quali sono le complicazioni associate alle gastriti autoimmuni?
- Come viene trattata la gastrite eosinofila e cosa si fa in caso di recidiva?
Le gastriti infettive sono generalmente causate da virus e raramente da batteri, a meno che non ci siano condizioni come una connettivopatia o l'uso di PPI che riducono la secrezione acida.
Le gastriti autoimmuni possono portare a malassorbimento di vitamina B e ferro, aumentato rischio di adenocarcinoma gastrico e gastrinoma, e sono spesso associate a patologie come tiroidite autoimmune e vitiligine.
La gastrite eosinofila viene trattata con farmaci steroidei e inibitori della replicazione delle cellule mastocitarie. In caso di recidiva, è necessaria la somministrazione continua di farmaci, come steroidi a basso dosaggio o immunosoppressori.