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Concetti Chiave

  • Gastriti infettive sono prevalentemente di origine virale, con rare eccezioni batteriche, specialmente in caso di ridotta secrezione acida o uso di PPI.
  • La presenza di autoanticorpi anti cellule parietali gastriche può ridurre l'acidità, spesso associata a patologie autoimmuni come tiroidite e vitiligine.
  • Gastriti possono causare malassorbimento di vitamina B e ferro, aumentando il rischio di adenocarcinoma gastrico e gastrinoma.
  • Gastrite eosinofila può essere primaria o secondaria, e coinvolge vari strati dello stomaco, spesso confusa con tumori gastrici.
  • Trattamento include farmaci steroidei o immunosoppressori, con monitoraggio per recidive e possibile necessità di somministrazione continua.

Indice

  1. Infezioni gastriche e connettivopatie
  2. Autoanticorpi e patologie associate
  3. Malassorbimento e rischi oncologici
  4. Enterite eosinofila e diagnosi differenziale
  5. Trattamenti e gestione delle recidive

Infezioni gastriche e connettivopatie

Sono generalmente virali, raramente batteriche. È difficile, infatti, che uno stomaco normofunzionante permetta una gastrite da batteri.

Se è presente una connettivopatia, che già di per sé comporta una riduzione della secrezione acida, o se il paziente fa uso di PPI per problematiche di reflusso, è possibile che insorgano delle gastriti batteriche.

Durante un’influenza si può sviluppare una gastroenterite con vomito e diarrea dovuta ad un’infezione virale.

Autoanticorpi e patologie associate

Possono essere presenti degli autoanticorpi anti cellule parietali gastriche che, attaccandole, comportano una riduzione dell’acidità. Spesso si associano a patologie quali tiroidite autoimmune e vitiligine.

Si manifestano delle pangastriti (atrofia) che prevedono l’interessamento di tutto lo stomaco.

Malassorbimento e rischi oncologici

Può inoltre essere presente un malassorbimento della vitamina B da deficit di fattore intrinseco e un malassorbimento di ferro per la mancata trasformazione del Fe++ in Fe+++, reazione che richiede acidità nello stomaco. Inoltre, è presente un maggior rischio di adenocarcinoma gastrico. Aumentato rischio di adenocarcinoma gastrico e gastrinoma (tumore endocrino dello stomaco): le cellule che producono la gastrina si ipertrofizzano, diventano iperplastiche e possono diventare neoplastiche. (Non si è ben capito come siano correlate le patologie autoimmuni e la maggior incidenza di neoplasie).

Enterite eosinofila e diagnosi differenziale

Fa parte dell’enterite eosinofila perché spesso si associa a duodenite eosinofila, ileite eosinofila, colite

eosinofila ed esofagite eosinofila.

Può essere primitiva (forma prevalente) o secondaria. Inoltre, può interessare solo la mucosa, più lieve dal punto di vista clinico, o coinvolgere anche la muscolare, arrivando addirittura alla sierosa. Tanto più si approfonda, più è grave la gastrite. Molto spesso viene scambiata per un tumore dello stomaco perché questo è generalmente a tutto spessore, mentre la gastrite generalmente non coinvolge tutto lo spessore, ma solamente la mucosa e la sottomucosa.

Trattamenti e gestione delle recidive

È importante eseguire una diagnosi differenziale perché nella gastrite eosinofila si possono utilizzare farmaci steroidei, che sono sistemici o topici (come il budesonide). Si usano inoltre dei farmaci inibitori della replicazione di cellule mastocitarie responsabili della produzione di istamina e che determinano la sintomatologia clinica. A seguito del trattamento e della guarigione del paziente, sarà necessario verificare l’eventuale presenza di una recidiva.

Se la malattia ritorna, quindi se si ha un quadro clinico con recidive più o meno frequenti, è necessaria la somministrazione continua del farmaco (si possono somministrare steroidi a basso dosaggio, che però possono causare delle complicanze, quali danni alle ossa, il diabete, aumento del rischio di infezioni), oppure un immunosoppressore (azatioprina, micofenolato mofetile).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause principali delle gastriti infettive?
  2. Le gastriti infettive sono generalmente causate da virus e raramente da batteri, a meno che non ci siano condizioni come una connettivopatia o l'uso di PPI che riducono la secrezione acida.

  3. Quali sono le complicazioni associate alle gastriti autoimmuni?
  4. Le gastriti autoimmuni possono portare a malassorbimento di vitamina B e ferro, aumentato rischio di adenocarcinoma gastrico e gastrinoma, e sono spesso associate a patologie come tiroidite autoimmune e vitiligine.

  5. Come viene trattata la gastrite eosinofila e cosa si fa in caso di recidiva?
  6. La gastrite eosinofila viene trattata con farmaci steroidei e inibitori della replicazione delle cellule mastocitarie. In caso di recidiva, è necessaria la somministrazione continua di farmaci, come steroidi a basso dosaggio o immunosoppressori.

Domande e risposte