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Concetti Chiave

  • Le lesioni meniscali sono comuni e spesso causate da traumi distorsivi o degenerativi, con il corno posteriore del menisco frequentemente coinvolto.
  • Le lesioni meniscali più frequenti includono la lesione a manico di secchio, che può causare un blocco articolare, e il flap meniscale, che provoca uno "scatto meniscale".
  • Nonostante l'assenza di innervazione, le lesioni meniscali causano dolore a causa della trazione sulla capsula articolare e l'iperpressione sulle cartilagini.
  • L'artroscopia è una tecnica minimamente invasiva che permette di asportare selettivamente le lesioni meniscali, operando con precisione grazie alla dilatazione del cavo articolare.
  • La diagnosi delle lesioni meniscali è principalmente clinica, necessitando conferme strumentali tramite Risonanza Magnetica e Tomografia Computerizzata per pianificare il trattamento.

Indice

  1. Lesioni meniscali
  2. Altri aspetti

Lesioni meniscali

Le lesioni meniscali sono molto frequenti a tutte le età. Generalmente l’eziologia è rappresentata da un trauma distorsivo, un trauma in iperflessione, o una lesione degenerativa.
La porzione del menisco più frequentemente lesionata è il corno posteriore per il motivo citato in precedenza, a voltesi lesiona il corpo, mentre il corno anteriore è poco sollecitato perché in estensione il condilo femorale non arriva a schiacciarlo: di conseguenza questa zona è poco predisposta alla riparazione.
La zona bianco-bianco nella parte più interna del ginocchio non ha vascolarizzazione, per cui non potranno realizzarsi fenomeni di cicatrizzazione e riparazione.
Le tipologie di lesioni più frequenti sono:
    - Lesione a manico di secchio: la lesione coinvolge quasi tutto il menisco, che rimane “ancorato” soltanto dal corno posteriore e dal corno anteriore. Tra questi si individua il “manico”, che si può spostare verso il centro dell’articolazione e incastrarsi dando il “blocco meniscale”. Il blocco meniscale da manico di secchio si manifesta a circa 60-70° di flessione. A volte il paziente assume delle posture e compie movimenti che possono ridurre la lesione, mentre altre volte questo non riesce: se il blocco è invincibile il paziente si deve recare in PS e probabilmente dovrà sottoporsi a un intervento per rimuovere il blocco;
    - Flap meniscale: è una lesione generalmente del corno posteriore dove un pezzetto del menisco resta ancorato al corpo meniscale e si muove come il “flap” dell’ala di un aereo avanti e indietro dando il cosiddetto “scatto meniscale”.
Nonostante il menisco non sia innervato, una lesione meniscale provoca dolore perché nei movimenti anomali che fa, traziona sulla capsula articolare, o perché lavora male sulle cartilagini che trasmettono l’iperpressione e il dolore all’osso subcondrale sottostante.
Invece, con l’artroscopia si arriva direttamente al corno posteriore, e si asporta solo la lesione meniscale (meniscectomia selettiva).
Per vedere agevolmente l’articolazione con l’artroscopia è necessario dilatare il cavo articolare riempiendolo di soluzione fisiologica, permettendo di lavorare “come dentro un acquario” in maniera poco aggressiva. La principale problematica riscontrata dai chirurghi tradizionali era lavorare non guardando cosa fanno le mani ma guardando il monitor, problema oggigiorno superato. A differenza del mediale, il menisco laterale si rompe più raramente perché è molto più “artrosizzante”(ndr: concetto non chiaro ma non approfondito).
Oltre al manico di secchio e al flap meniscale esistono anche altri tipi di lesione che interessano la struttura meniscale, come:
    - la lesione radiale;
    - la lesione orizzontale.

Altri aspetti

I test per evidenziare il dolore meniscale consistono in movimenti che l’operatore fa in flessione e rotazione del ginocchio mettendo il pollice e l’indice sulle due rime articolari per percepire gli scrosci e gli scatti articolari, e per verificare l’evocazione del dolore.
La diagnosi è prevalentemente clinica, e comprende la raccolta della storia del paziente e l’esame clinico. Con queste due componenti la diagnosi di lesione meniscale è quasi certa, ma sono comunque necessarie conferme strumentali in Rm e Tc prima di procedere con l’intervento per due motivi: per evidenziare altri tipi di lesioni che non si possono percepire clinicamente, e quindi programmare l’intervento nella maniera più idonea; per una valenza legale del referto del radiologo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause più comuni delle lesioni meniscali?
  2. Le lesioni meniscali sono generalmente causate da un trauma distorsivo, un trauma in iperflessione, o una lesione degenerativa.

  3. Qual è la parte del menisco che si lesiona più frequentemente e perché?
  4. La porzione del menisco più frequentemente lesionata è il corno posteriore, principalmente a causa delle sollecitazioni a cui è sottoposto, mentre il corno anteriore è meno predisposto alle lesioni perché meno sollecitato.

  5. Cosa si intende per lesione a manico di secchio e quali sono le sue conseguenze?
  6. La lesione a manico di secchio coinvolge quasi tutto il menisco, lasciandolo ancorato solo dai corni posteriore e anteriore. Questo tipo di lesione può causare il blocco meniscale, che si manifesta a circa 60-70° di flessione e può richiedere un intervento chirurgico se il blocco è invincibile.

  7. Come viene diagnosticata una lesione meniscale e quali sono gli strumenti utilizzati?
  8. La diagnosi di una lesione meniscale è prevalentemente clinica, basata sulla raccolta della storia del paziente e sull'esame clinico. Tuttavia, sono necessarie conferme strumentali tramite Risonanza Magnetica (Rm) e Tomografia Computerizzata (Tc) per evidenziare altri tipi di lesioni e per una valenza legale del referto del radiologo.

  9. Quali sono i vantaggi dell'artroscopia nel trattamento delle lesioni meniscali?
  10. L'artroscopia permette di accedere direttamente al corno posteriore e di asportare solo la lesione meniscale in modo selettivo. Questa tecnica minimamente invasiva richiede di dilatare il cavo articolare con soluzione fisiologica, permettendo di operare in modo preciso e con minor aggressività rispetto ai metodi tradizionali.

Domande e risposte