Concetti Chiave
- Il tessuto connettivo è diffuso in tutto il corpo e svolge funzioni di supporto strutturale, accumulo di sostanze, difesa, riparazione e isolamento termico.
- È costituito da cellule e matrice extracellulare, che include componenti fibrillari e sostanza amorfa, variando in fluidità e densità a seconda del tipo di tessuto.
- La matrice extracellulare è composta da fibre collagene, reticolari ed elastiche, oltre a proteoglicani e glicoproteine che influenzano la struttura e funzione del tessuto.
- Le fibre collagene, in particolare, sono polimeri di tropocollagene, con diverse tipologie che formano strutture da robuste a sottili, essenziali per vari tessuti come pelle e ossa.
- Glicosaminoglicani e proteoglicani formano lunghe catene polisaccaridiche che sono idrofiliche e cariche negativamente, cruciali per l'elasticità e il supporto strutturale.
Indice
Funzioni del tessuto connettivo
Il tessuto connettivo si trova in tutto il corpo. Riempie gli spazi tra i vari organi sempre sotto un tessuto epiteliale.
Quali funzioni svolge?
▪ Meccanica e protettiva supporto strutturale e di connessione dei vari organi
▪ Accumulo di lipidi, acqua e elettroliti
▪ Difesa contro agenti patogeni
▪ Riparazione di lesioni
▪ Termogenesi e isolamento termico
Organizzazione e componenti
Organizzazione del tessuto connettivo: è formato da cellule separate tra loro da abbondante sostanza extracellulare (MATRICE extracellulare). Tutti i tessuti connettivi sono formati da due componenti:
-Cellule
-Matrice extracellulare:
▪ Componente fibrillare
▪ Sostanza amorfa
Il tessuto connettivo è formato da cellule e da abbondante matrice extracellulare interposta tra di loro (nel tessuto epiteliale la matrice extracellulare è scarsa).
Tipologie di matrice extracellulare
La natura di questa matrice extracellulare determina le caratteristiche dei diversi tipi di tessuto connettivo: si va da una matrice extracellulare fluida (sangue e linfa) in cui possono essere trasportati diversi tipi di cellule connettivali (eritrociti, leucociti, ecc.), ad una matrice solida ma lassa che permette il passaggio di vasi sanguigni e sostanze, fino ad una matrice extracellulare calcificata (tessuto osseo) che permette di creare strutture molto resistenti.
Abbiamo quindi una varietà di tipologie di tessuto connettivo che si distinguono sia per il tipo di cellule che le compongono che per la natura della matrice extracellulare presente.
Componenti della matrice extracellulare
Questa matrice extracellulare, detta anche “sostanza intercellulare”, è formata da due tipi di componenti: le fibre (collagene, reticolari, elastiche) e la sostanza amorfa o fondamentale (formata da proteoglicani, glicosamminoglicani, glicoproteine).
Rappresentano la componente fibrosa preponderante del tessuto connettivo. Le unità fibrillari sono polimeri di molecole di tropocollagene. Ciascuna molecola di tropocollagene è costituita a sua volta da tre catene polipeptidiche (catene alfa) assemblate in triplice elica. Sono stati scoperti più tipi di collagene, e sono stati designati con i numeri romani.
Il collagene di tipo I: è ubiquitario e forma fibre e fasci di fibre di vario spessore nel connettivo della cute, nell’osso, nel tendine e nelle capsule degli organi.
Il collagene di tipo II: forma fibre molto sottili nell’abbondante sostanza fondamentale della cartilagine, nel nucleo polposo dei dischi intervertebrali e nel corpo vitreo dell’occhio.
Il collagene di tipo III: forma fibre più sottili organizzate in una rete lassa, tradizionalmente chiamate fibre reticolari. I collageni I, II, III vengono spesso chiamati collageni interstiziali.
Il collagene di tipo IV: non forma fibre, ma copolimerizza con laminina ed entactina, per formare la lamina basale degli epiteli.
Sono costituite da molecole di collagene di tipo III che formano sottili fibrille disposte in maniera disordinata a formare un reticolo.
Caratteristiche delle fibre elastiche
Sono formate da una glicoproteina gommosa, l’elastina, con proprietà di allungamento e ritorno elastico. Sono formate da monomeri di tropoelastina che polimerizzano nella matrice extracellulare a costituire delle microfibrille. Durante il processo di polimerizzazione incorporano una glicoproteina strutturale nota come fibrillina.
Sono polimeri costituiti dalla ripetizione di un disaccaride (glucuronato, glucosamina, galattosamina)
▪ Glucuronato-glucosamina=acido ialuronico;
▪ Glucuronato-galattosamina=
Glicosaminoglicani e proteoglicani (continua)
Nei tessuti connettivi costituiscono lunghe catene polisaccaridiche non ramificate, formate dalla ripetizione di unità disaccaridiche identiche;
Sono altamente idrofilici e con elevata carica negativa; Si distinguono in solforati (condroitin solfato, cheratan solfato e eparan solfato) enon solforati (acido ialuronico e acido condroitinico);
In natura (tranne l’acido ialuronico) sono sempre legati covalentemente a proteine a formare i proteoglicani.
I GAG, a parte l’acido ialuronico, si associano sempre a proteine formando i proteoglicani. Questi sono formati da un asse proteico al quale sono legati i glicosaminoglicani.
Glicoproteine e adesione cellulare
Sono costituite da proteine associate ad oligosaccaridi. A differenza dei proteoglicani, la componente proteica è decisamente prevalente su quella glucidica. Sono rappresentate da proteine di adesione, quali fibronectina e laminina, fondamentali per i legami tra cellule e matrice.
Domande da interrogazione
- Quali sono le funzioni principali del tessuto connettivo?
- Come è organizzato il tessuto connettivo?
- Quali sono le caratteristiche della matrice extracellulare nel tessuto connettivo?
- Quali sono i tipi di fibre collagene e le loro funzioni?
- Cosa sono i proteoglicani e come si formano?
Il tessuto connettivo svolge funzioni meccaniche e protettive, accumula lipidi, acqua ed elettroliti, difende contro agenti patogeni, ripara lesioni e contribuisce alla termogenesi e all'isolamento termico.
Il tessuto connettivo è organizzato in cellule separate da una matrice extracellulare abbondante, composta da una componente fibrillare e una sostanza amorfa.
La matrice extracellulare può essere fluida, solida ma lassa, o calcificata, e determina le caratteristiche dei diversi tipi di tessuto connettivo. È composta da fibre (collagene, reticolari, elastiche) e sostanza amorfa.
Esistono diversi tipi di fibre collagene: il tipo I è ubiquitario e forma fibre spesse, il tipo II forma fibre sottili nella cartilagine, il tipo III forma una rete lassa di fibre reticolari, e il tipo IV non forma fibre ma contribuisce alla lamina basale.
I proteoglicani sono formati da un asse proteico al quale sono legati glicosaminoglicani (GAG). I GAG, eccetto l'acido ialuronico, si associano sempre a proteine per formare i proteoglicani.