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Concetti Chiave

  • La frattura del coccige è causata da un trauma diretto e può richiedere una coccigectomia se i sintomi dolorosi persistono.
  • Le fratture del femore possono essere mediali o laterali, con prognosi e rischi di osteonecrosi diversi.
  • La vascolarizzazione della testa del femore dipende da quattro arterie; l'interruzione di più di due può causare necrosi.
  • Le fratture mediali del femore sono più a rischio di osteonecrosi avascolare, soprattutto negli anziani.
  • Le lussazioni dell'anca devono essere ridotte rapidamente per minimizzare il rischio di necrosi della testa del femore.

Indice

  1. Frattura del coccige e trattamento
  2. Fratture del femore negli anziani
  3. Vascolarizzazione della testa del femore
  4. Fratture mediali e laterali del femore
  5. Complicanze e urgenza nella lussazione

Frattura del coccige e trattamento

Il coccige si frattura in seguito a un trauma diretto. Può anche avvenire una lussazione sacro-coccigea in avanti. In genere non si opera, ma può rendersi necessaria una coccigectomia dell’ultima porzione se persistono sintomi postumi dolorosi, spesso si scopre a distanza di tempo.

Si può valutare con l’esplorazione rettale. Nella donna una guarigione in antiversione può ridurre l’ampiezza del canale del parto.

Fratture del femore negli anziani

È una frattura dell’anziano, quindi sempre più frequente visto che l’età media della popolazione cresce sempre più. A Verona se ne operano mediamente 600 all’anno. Si ritiene che operare entro 48h, se non ci sono controindicazioni, migliori la prognosi, il recupero e la sopravvivenza. I pazienti hanno solitamente più di 85- 90 anni.

Vengono definite fratture prossimali mediali del femore e sono fratture intra- articolari.

Vascolarizzazione della testa del femore

Le vie di vascolarizzazione della testa del femore sono 4:

    arteria circonflessa anteriore o laterale;

    arteria circonflessa posteriore o mediale;

    circolo endomidollare;

    arteria del legamento rotondo (ramo intrapelvico deII’ipogastrica).

Alcuni sostengono che si obliteri intorno ai 40 anni; il professore sostiene che non è necessariamente vero e che in molti pazienti anziani è ancora funzionante.

Fratture mediali e laterali del femore

Se interrompiamo più di due di queste vie la testa rischia di andare in necrosi e si schiaccia, andando a compromettere anche l'articolazione (nonostante la chirurgia).

Se si lussa l’anca se ne possono interrompere tre su quattro. Si distinguono due grandi categorie di fratture:

    • Mediali Sono le fratture del collo del femore. Sottotipi: sottocapitate, mediocervicali (transcervicali), e basicervicali.

    Le fratture mediali della testa del femore hanno una prognosi peggiore, perché hanno un rischio maggiore di osteonecrosi avascolare post-traumatica, dal 30% al 70% a seconda dell’età, in quanto la frattura interrompe il circolo della circonflessa anteriore, posteriore, ed endomidollare. Rimane solamente la vascolarizzazione data daII’arteria del legamento rotondo, che però nei soggetti anziani è spesso obliterata. Le fratture mediali sono inoltre intracapsulari.

    • Laterali

    Sono le fratture trans- o per-trocanteriche (dal grande al piccolo trocantere), del massiccio trocanterico o sottotrocanteriche.

    Le fratture laterali della testa del femore hanno prognosi migliore, in quanto si lesiona solo il circolo endomidollare, e il rischio di osteonecrosi è inferiore al 20%. Si classificano secondo Garden dal grado 1 al 4, a seconda della scomposizione. Nelle mediali c’è un approccio diverso a seconda dell’età.

    • Nel giovane: sintesi con chiodi endomidollari (chiodi gamma).

    • Nell’anziano (sopra i 70 anni): protesi. La protesi può essere totale (artroprotesi) in cui si sostituiscono entrambi i versanti dell’articolazione, o parziale (endoprotesi) in cui si sostituisce solo il versante femorale, e avrà un tempo di recupero minore.

Complicanze e urgenza nella lussazione

È una lesione tipica da cruscotto, per trauma indiretto. Può associarsi a frattura deII'acetaboIo.

La principale complicanza è la necrosi della testa del femore (30—40%) perché vengono interrotte le arterie circonflesse e l’arteria del legamento rotondo. Per questo motivo è un’urgenza, e la lussazione va ridotta il prima possibile, con l’uso deII’anestesia. L’incidenza di necrosi varia, infatti, in funzione dei tempi della riduzione:

    • entro le 6 ore: minore del 20%

    • sopra le 6 ore: superiore al 50%.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause principali della frattura del coccige e quali trattamenti sono generalmente adottati?
  2. La frattura del coccige avviene principalmente a seguito di un trauma diretto. Il trattamento standard non prevede l'operazione, ma in casi di sintomi dolorosi persistenti può essere necessaria una coccigectomia dell'ultima porzione.

  3. Qual è l'età media dei pazienti che subiscono un'operazione per frattura del femore a Verona e quanti interventi si registrano all'anno?
  4. I pazienti che subiscono un'operazione per frattura del femore hanno solitamente più di 85-90 anni e a Verona si registrano mediamente 600 interventi all'anno.

  5. Quali sono le due grandi categorie di fratture del femore e come si differenziano in termini di prognosi?
  6. Le due grandi categorie di fratture del femore sono le fratture mediali, che hanno una prognosi peggiore a causa del rischio maggiore di osteonecrosi avascolare post-traumatica, e le fratture laterali, che hanno una prognosi migliore con un rischio di osteonecrosi inferiore al 20%.

  7. Quali sono le vie di vascolarizzazione della testa del femore e cosa accade se più di due di queste vie vengono interrotte?
  8. Le vie di vascolarizzazione della testa del femore includono l'arteria circonflessa anteriore o laterale, l'arteria circonflessa posteriore o mediale, il circolo endomidollare e l'arteria del legamento rotondo. Se più di due di queste vie vengono interrotte, la testa del femore rischia di andare in necrosi, compromettendo anche l'articolazione.

  9. Quali sono le principali complicanze di una lussazione dell'anca e come varia l'incidenza di necrosi in funzione dei tempi della riduzione?
  10. La principale complicanza di una lussazione dell'anca è la necrosi della testa del femore, con un'incidenza che varia in funzione dei tempi della riduzione: inferiore al 20% se la riduzione avviene entro le 6 ore, e superiore al 50% se avviene dopo le 6 ore.

Domande e risposte