Concetti Chiave
- Le proteine e gli enzimi necessari per l'assone provengono dal corpo cellulare, poiché RER e Golgi sono assenti nell'assone.
- Un meccanismo di trasporto attivo efficiente è essenziale per mantenere l'omeostasi cellulare negli assoni lunghi.
- Il flusso assonico veloce, che raggiunge i 400 mm al giorno, è bidirezionale e coinvolge strutture come vescicole e mitocondri.
- Il trasporto anterogrado delle vescicole coinvolge peptidi di secrezione e proteine del plasmalemma, mentre il trasporto retrogrado coinvolge vescicole di origine endosomale.
- I microfilamenti, prevalentemente addossati al plasmalemma, stabilizzano la cellula e partecipano a deformazioni cellulari attraverso l'associazione con actina e miosina.
Trasporto attivo nell'assone
Dato che il RER e il Golgi sono assenti nell’assone, le numerose proteine integrali di membrana dislocate selettivamente nelle porzioni più distali del neurite, nonché i peptidi destinati alla secrezione e gli enzimi richiesti per la sintesi di neurotrasmettitori devono necessariamente provenire dal corpo cellulare. La straordinaria lunghezza raggiunta da alcuni assoni rende indispensabile un meccanismo efficiente di trasporto attivo per il mantenimento dell’omeostasi cellulare.
Flusso assonico veloce e lento
Vi è un flusso assonico veloce che può raggiungere i 400mm al giorno, mentre quello lento avviene a velocità compresa tra 0,2 e 8 mm al giorno. Il flusso assonico veloce è bidirezionale e riguarda prevalentemente strutture membranose, come vescicole e mitocondri.
Le vescicole trasportate in senso anterogrado derivano prevalentemente dal Golgi e portano con sé peptidi di secrezione e proteine destinate al plasmalemma; quelle trasportate in senso retrogrado sono di provenienza endosomale e partecipano I microfilamenti sono presenti in tutte le parti della cellula nervosa, prevalentemente addossati alla superficie interna del plasmalemma, contribuendo così alla stabilizzazione della conformazione della cellula. Inoltre l’associazione tra actina e miosina determina deformazioni della superficie cellulare, come l’allungamento e la retrazione di terminali assonici e bottoni sinaptici o formazione di spine dendritiche, dove l’actina ha concentrazioni particolarmente elevate.