Concetti Chiave
- La fessura sinaptica ha uno spessore di 25-30 nm e contiene proteine di adesione che stabilizzano meccanicamente la sinapsi.
- Il fluido interstiziale permette la diffusione del neurotrasmettitore tra i terminali, che differiscono per l'assenza di vescicole contenenti neurotrasmettitore.
- La densità postsinaptica corrisponde in forma ed estensione a quella presinaptica, facilitando la comunicazione sinaptica.
- Il rilascio del neurotrasmettitore avviene per esocitosi, con modalità di recupero della membrana come fusione incompleta e endocitosi con vescicole rivestite di clatrina.
- Cisterne irregolari partecipano al recupero non specifico della membrana, mentre le proteine di adesione stabilizzano ulteriormente la sinapsi.
Fessura sinaptica
La fessura sinaptica ha uno spessore di 25-30 nm. Lungo la fessura è apprezzabile materiale elettrondenso, costituito dalle già menzionate proteine di adesione espresse dalle membrane di entrambi i terminali e deputate alla stabilizzazione meccanica della sinapsi. Il fluido interstiziale è naturalmente il mezzo attraverso cui diffonde il neurotrasmettitore. La differenza tra i due terminali è l’assenza di vescicole contenenti neurotrasmettitore.
Anche in questa sede, tuttavia, si evidenzia un addensamento di materiali di spessore variabile, a ridosso della membrana.
Tale densità postsinaptica combacia perfettamente in forma ed estensione con quella presinaptica. Il rilascio del neurotrasmettitore avviene per esocitosi, quindi questo porterebbe all’espansione del plasmalemma ma il recupero della membrana avviene con 3 modalità:
• fusione incompleta: dopo l’inizio dell’esocitosi, in seguito alla formazione del poro di fusione che consente la fuoriuscita del neurotrasmettitore, il processo si arresta e il poro si richiude, lasciando intatta la vescicola;
• vi sono vescicole rivestite di clatrina, destinate all’endocitosi;
• vi sono poi cisterne di forma irregolare impegnate nel recupero non specifico di membrana. Sono anche presenti le proteine di adesione che interagendo con quelle dell’altro terminale stabilizzano la sinapsi.