paoletz00
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • L'escissione chirurgica con chiusura diretta è comunemente usata per rimuovere nevi cutanei sospetti di melanoma o altre neoplasie.
  • La procedura prevede la creazione di una losanga che è 3 o 4 volte più lunga della lesione, con angoli di circa 30° alle estremità.
  • La maggior parte delle ferite viene chiusa per prima intenzione, ma in casi complessi, si possono usare lembi o innesti cutanei.
  • Il margine di sicurezza è calcolato in base al tipo di lesione e alla sua localizzazione per garantire la rimozione completa.
  • In situazioni difficili, come lesioni vicine agli occhi o sopra la carotide, è consigliata la consulenza di un chirurgo plastico o maxillo-facciale.

Indice

  1. Metodica di escissione chirurgica
  2. Dettagli tecnici dell'escissione
  3. Calcolo dei margini di sicurezza

Metodica di escissione chirurgica

L’escissione chirurgica con chiusura diretta è una metodica utilizzata nella maggior parte dei casi. Le lesioni che vengono più frequentemente asportate con questa metodica sono i nevi cutanei, nel caso in cui abbiano caratteristiche cliniche o dermatoscopiche che facciano sospettare la presenza di un melanoma o di altre piccole neoplasie cutanee. Si identifica, in primis, la lesione sospetta e si stabilisce da subito un margine di sicurezza di cute sana (dal momento che c’è un sospetto di neoplasia). La losanga deve essere 3 o 4 volte più lunga della lesione che si va a rimuovere con gli angoli alle estremità di circa 30°. Nel 90% dei casi in cui si disegna una losanga questa viene chiusa per prima intenzione, in rari casi la ferita viene fatta guarire per seconda intenzione (lesioni che non si possono chiudere per prima intenzione attraverso l’uso dei lembi o praticando degli innesti cutanei).

Dettagli tecnici dell'escissione

A tal proposito, si può anticipare che a seguito dell’incisione chirurgica dei lembi, seguendo determinate leggi geometriche e fisiche, viene consentito lo spostamento della cute da dove essa è abbondante o più elastica in modo da coprire il difetto. Nei casi più complessi, in modo particolare per lesioni che vanno al di sotto della fascia muscolare o lesioni del volto in prossimità dell’occhio, oppure sopra la carotide in cui è necessario utilizzare delle tecniche più adeguate, i pazienti vengono inviati al chirurgo plastico o maxillo-facciale.

Calcolo dei margini di sicurezza

Nell’escissione chirurgica inizialmente si identifica la lesione cutanea e si calcolano i margini di sicurezza che sono definiti in base al tipo di lesione (ad esempio, per un neo sono sufficienti pochi millimetri, per un carcinoma basocellulare possono essere necessari 3-4 mm, per un carcinoma spinocellulare, più aggressivo, i margini sono anche di 5 mm o maggiori), alla sede (sul volto si può in certi casi tenere margini più stretti) e alle condizioni del paziente. Come detto sopra, si delimita una losanga che deve essere almeno 3 volte la lunghezza della lesione. Successivamente si incide la cute, si prende come piano di clivaggio il derma profondo e per questo si deve vedere un po’ di grasso sottocutaneo. In seguito si scollano i margini con delle forbici a punta smussa e vengono dati punti di sutura al tessuto dimezzando la losanga lungo il suo diametro maggiore e si procede continuando a dimezzare fino a suturare completamente la lesione. La losanga ha un rapporto di dimensioni di circa 3 a 1 con la lesione poiché, specialmente in aree in cui c’è poca cute o dove non è facilmente distendibile, allungare la losanga fa sì che la tensione sia distribuita su una superficie più ampia.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le lesioni più frequentemente asportate con l'escissione chirurgica con chiusura diretta?
  2. Le lesioni più frequentemente asportate con questa metodica sono i nevi cutanei, specialmente quando presentano caratteristiche che fanno sospettare un melanoma o altre neoplasie cutanee.

  3. Qual è l'importanza del margine di sicurezza nella procedura di escissione chirurgica?
  4. Il margine di sicurezza è fondamentale per garantire che tutta la lesione sospetta venga rimossa, riducendo il rischio di lasciare cellule neoplastiche. La dimensione del margine varia a seconda del tipo di lesione e della sua localizzazione.

  5. Come viene determinata la forma della losanga durante l'escissione chirurgica?
  6. La losanga deve essere 3 o 4 volte più lunga della lesione da rimuovere, con angoli alle estremità di circa 30°, per facilitare la chiusura della ferita e distribuire la tensione su una superficie più ampia.

  7. In quali casi i pazienti vengono inviati a un chirurgo plastico o maxillo-facciale?
  8. I pazienti vengono inviati a un chirurgo plastico o maxillo-facciale nei casi più complessi, come lesioni che vanno al di sotto della fascia muscolare, lesioni del volto in prossimità dell’occhio, o sopra la carotide, dove sono necessarie tecniche più adeguate.

Domande e risposte