Concetti Chiave
- L'ecografia trans-rettale è stata abbandonata poiché molte lesioni sono visibili all'esplorazione rettale e l'esame è operatore-dipendente con scarsa riproducibilità.
- La risonanza magnetica multiparametrica è il principale esame pre-biopsia per il tumore alla prostata, con un valore predittivo negativo quasi del 100% per tumori significativi.
- La biopsia prostatica, guidata da ecografia o risonanza, è eseguita per valutare il tipo, l'aggressività e l'estensione del tumore dopo anomalie del PSA o risonanza significativa.
- La risonanza nella biopsia è usata con approccio cognitivo o tramite fusione di immagini con ecografia, migliorando la precisione del campionamento.
- La stadiazione del tumore alla prostata varia con il rischio: risonanza per basso rischio, TC e scintigrafia per rischio intermedio, PET per alto rischio.
Indice
Ecografia trans-rettale
È un esame sostanzialmente abbandonato. Era molto utile per definire conformazione e volume della prostata, ma ha perso utilità diagnostica per due motivi:-
- molte lesioni sono già apprezzabili all’esplorazione rettale;
- non tutti i tumori alla prostata sono ipoecogeni o sufficientemente grandi da essere individuati. Inoltre è un esame operatore-dipendente, con referti descrittivi e scarsa riproducibilità inter-osservatore.
Risonanza magnetica multiparametrica
È oggi l’esame principale come filtro prima della biopsia nei pazienti con sospetto tumore alla prostata. Ha capacità diagnostica superiore all’ecografia, con valore predittivo negativo vicino al 100% per tumori clinicamente significativi.Ha però un valore predittivo positivo del 60%, quindi una lesione sospetta necessita comunque di biopsia.
La risonanza definisce topograficamente le lesioni con elevata riproducibilità e utilizza la scala pi-rads (valori 1-5) per graduare la probabilità di malignità.
Biopsia prostatica
Si effettua in presenza di psa alterato e/o sospetto e dopo risonanza multiparametrica significativa:-
- È quasi sempre fatta sotto guida ecografica trans-rettale, ma può anche essere rmn-guidata.
- Può avere approccio trans-rettale o trans-perineale (oggi preferito per ridurre i rischi infettivi).
- Le strategie includono biopsia mirata, mapping sistematico e biopsia di saturazione.
- Si esegue in anestesia locale (talvolta generale).
- Fornisce frustoli di tessuto che il patologo analizza per tipologia (adenocarcinoma acinare comune), grado di aggressività (score di gleason), estensione e multifocalità.
Ruolo della risonanza nella biopsia
Due modalità principali:-
1) approccio cognitivo: il radiologo indica le aree sospette viste con risonanza e l’ecografista le raggiunge.
2) fusione immagini risonanza-ecografia: software dedicati sovrappongono le due immagini, consentendo un campionamento più accurato.
Stadiazione
Una volta ottenuta la diagnosi, la stadiazione dipende dalla categoria di rischio:-
- basso rischio (intracapsulare, psa
- rischio intermedio: si aggiunge tc toraco-addominale e scintigrafia ossea. Entrambi hanno limiti di accuratezza e rischio di falsi positivi, ma sono utili come esami di primo livello.
- alto rischio: si può integrare con pet con traccianti specifici (colina o psma). È oggi riservata a pazienti ad alto rischio, ma in futuro potrebbe diffondersi anche per lo stadio intermedio.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale della risonanza magnetica multiparametrica nella diagnosi del tumore alla prostata?
- Perché l'ecografia trans-rettale è stata sostanzialmente abbandonata nella diagnosi del tumore alla prostata?
- Quali sono le modalità principali di utilizzo della risonanza nella biopsia prostatica?
- Come varia la stadiazione del tumore alla prostata in base alla categoria di rischio?
La risonanza magnetica multiparametrica è l'esame principale utilizzato come filtro prima della biopsia nei pazienti con sospetto tumore alla prostata, grazie alla sua capacità diagnostica superiore e al valore predittivo negativo vicino al 100% per tumori clinicamente significativi.
L'ecografia trans-rettale è stata abbandonata perché molte lesioni sono già apprezzabili all’esplorazione rettale e non tutti i tumori alla prostata sono ipoecogeni o sufficientemente grandi da essere individuati, rendendo l'esame meno utile e operatore-dipendente.
Le modalità principali sono l'approccio cognitivo, dove il radiologo indica le aree sospette viste con risonanza, e la fusione immagini risonanza-ecografia, che utilizza software dedicati per sovrapporre le immagini e consentire un campionamento più accurato.
La stadiazione varia con il rischio: per basso rischio, la risonanza è sufficiente; per rischio intermedio, si aggiungono TC toraco-addominale e scintigrafia ossea; per alto rischio, si può integrare con PET con traccianti specifici.