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Concetti Chiave

  • Le patologie tiroidee possono manifestarsi attraverso tumefazioni cutanee, alterazioni del profilo del collo e raucedine, indicando potenziali problemi con la ghiandola tiroidea.
  • La presenza persistente di tumefazioni linfonodali, specialmente latero-cervicali e sovraclaveari, può suggerire una patologia tiroidea.
  • Dispnea e disfagia sono sintomi rilevanti, poiché la tiroide può comprimere la trachea e l'esofago, interferendo con la respirazione e la deglutizione.
  • Un esame obiettivo efficace richiede l'ispezione della simmetria del profilo cutaneo e la palpazione della tiroide mentre il paziente deglutisce per rilevare eventuali anomalie.
  • L'esame delle stazioni linfonodali, incluse quelle laterocervicali, sovraclaveari e sottomandibolari, è fondamentale per identificare sospette lesioni neoplastiche maligne.

Indice

  1. Esame obiettivo e clinica della patologia tiroidea
  2. Esame obiettivo

Esame obiettivo e clinica della patologia tiroidea

Gli elementi a cui bisogna prestare attenzione poiché possono essere spia di una patologia tiroidea sono:
    • Tumefazioni cutanee sia localizzate che in toto della ghiandola;
    • La presenza di tumefazioni linfonodali persistenti, principalmente di tipo latero-cervicale, ma anche sovraclaveari (poiché la tiroidea inferiore origina sia a destra che a sinistra dalla succlavia) o sottomandibolari;
    • L’alterazione del profilo del collo;
    • La presenza di raucedine o voce bitonale, perché nei casi in cui una lesione neoplastica vada a comprimere o infiltrare il nervo laringeo ricorrente, questo può creare un’alterazione della motilità della corda vocale e di conseguenza dare un’alterazione della capacità fonetica del soggetto;
    • Dispnea o disfagia. Questo perché dal punto di vista anatomico la tiroide poggia sulla trachea che a sua volta poggia posteriormente sull’esofago. Di conseguenza, la presenza di una lesione benigna o maligna tiroidea, può ridurre il volume respiratorio o può comprimere/infiltrare trachea ed esofago e quindi creare problemi di dispnea e/o disfagia.
    • La presenza di o la mal di gola persistente sensazione continua di nodo alla gola. Pur in assenza di una tumefazione clinicamente palpabile, il fatto di percepire continuamente “qualcosa” a livello della gola può essere rilevante dal punto di vista clinico.

Esame obiettivo

L’esecuzione dell’esame obiettivo è facile in un soggetto che presenti un’alterazione del profilo cutaneo, manon sempre può essere così agevole.
Per prima cosa si necessita sempre di un’ispezione esterna della simmetria/asimmetria del profilo cutaneo. Dopodiché l’esame obiettivo deve essere condotto alle spalle del paziente (meglio se senza guanti, soprattutto se i guanti sono quelli non chirurgici e quindi più grossolani da un punto di vista dell’adesione alle dita: questo perché i guanti possono alterare la sensibilità cutanea. Tuttavia, le norme igieniche ne richiederebbero sempre l’uso): si poggiano con dolcezza le mani a livello della ghiandola e si va a ricercare con le dita la presenza di tumefazioni, facendo scivolare le dita sul collo. Successivamente si chiede al paziente di deglutire più volte: in questo modo si ha uno spostamento sincrono della tiroide con la cartilagine tiroidea, di conseguenza la possibilità di apprezzare anche i lobi più inferiori o la presenza di tumefazioni sotto al passaggio delle dita. L’esame obiettivo, nel caso di un sospetto di una lesione neoplastica maligna, deve occuparsi anche delle stazioni linfonodali: lateralmente allo sternocleidomastoideo per quelle laterocervicali, a livello delle fossette sovraclaveari ed infine a livello sottomandibolare. Oppure, come spesso avviene a livello della tiroide, si riscontrano lesioni nodulari multiple, che fanno parte di uno dei quadri patologici tiroidei benigni più comuni, ovvero quello del gozzo multinodulare.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i segni clinici che possono indicare una patologia tiroidea?
  2. I segni clinici includono tumefazioni cutanee, linfonodali persistenti, alterazione del profilo del collo, raucedine, dispnea, disfagia e sensazione di nodo alla gola.

  3. Come si esegue correttamente l'esame obiettivo della tiroide?
  4. L'esame obiettivo si esegue ispezionando la simmetria del profilo cutaneo, palpando la ghiandola con le mani senza guanti, e chiedendo al paziente di deglutire per valutare la mobilità della tiroide.

  5. Qual è l'importanza della palpazione durante l'esame obiettivo della tiroide?
  6. La palpazione permette di rilevare tumefazioni e valutare la presenza di noduli, specialmente durante la deglutizione, per identificare eventuali lesioni tiroidee.

  7. Quali sono le aree linfonodali da esaminare in caso di sospetta lesione neoplastica maligna della tiroide?
  8. Le aree da esaminare includono le stazioni linfonodali laterocervicali, sovraclaveari e sottomandibolari.

Domande e risposte

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