Concetti Chiave
- Le patologie tiroidee possono manifestarsi attraverso tumefazioni cutanee, alterazioni del profilo del collo e raucedine, indicando potenziali problemi con la ghiandola tiroidea.
- La presenza persistente di tumefazioni linfonodali, specialmente latero-cervicali e sovraclaveari, può suggerire una patologia tiroidea.
- Dispnea e disfagia sono sintomi rilevanti, poiché la tiroide può comprimere la trachea e l'esofago, interferendo con la respirazione e la deglutizione.
- Un esame obiettivo efficace richiede l'ispezione della simmetria del profilo cutaneo e la palpazione della tiroide mentre il paziente deglutisce per rilevare eventuali anomalie.
- L'esame delle stazioni linfonodali, incluse quelle laterocervicali, sovraclaveari e sottomandibolari, è fondamentale per identificare sospette lesioni neoplastiche maligne.
Esame obiettivo e clinica della patologia tiroidea
Gli elementi a cui bisogna prestare attenzione poiché possono essere spia di una patologia tiroidea sono:-
• Tumefazioni cutanee sia localizzate che in toto della ghiandola;
• La presenza di tumefazioni linfonodali persistenti, principalmente di tipo latero-cervicale, ma anche sovraclaveari (poiché la tiroidea inferiore origina sia a destra che a sinistra dalla succlavia) o sottomandibolari;
• L’alterazione del profilo del collo;
• La presenza di raucedine o voce bitonale, perché nei casi in cui una lesione neoplastica vada a comprimere o infiltrare il nervo laringeo ricorrente, questo può creare un’alterazione della motilità della corda vocale e di conseguenza dare un’alterazione della capacità fonetica del soggetto;
• Dispnea o disfagia. Questo perché dal punto di vista anatomico la tiroide poggia sulla trachea che a sua volta poggia posteriormente sull’esofago. Di conseguenza, la presenza di una lesione benigna o maligna tiroidea, può ridurre il volume respiratorio o può comprimere/infiltrare trachea ed esofago e quindi creare problemi di dispnea e/o disfagia.
• La presenza di o la mal di gola persistente sensazione continua di nodo alla gola. Pur in assenza di una tumefazione clinicamente palpabile, il fatto di percepire continuamente “qualcosa” a livello della gola può essere rilevante dal punto di vista clinico.
Esame obiettivo
L’esecuzione dell’esame obiettivo è facile in un soggetto che presenti un’alterazione del profilo cutaneo, manon sempre può essere così agevole.Per prima cosa si necessita sempre di un’ispezione esterna della simmetria/asimmetria del profilo cutaneo. Dopodiché l’esame obiettivo deve essere condotto alle spalle del paziente (meglio se senza guanti, soprattutto se i guanti sono quelli non chirurgici e quindi più grossolani da un punto di vista dell’adesione alle dita: questo perché i guanti possono alterare la sensibilità cutanea. Tuttavia, le norme igieniche ne richiederebbero sempre l’uso): si poggiano con dolcezza le mani a livello della ghiandola e si va a ricercare con le dita la presenza di tumefazioni, facendo scivolare le dita sul collo. Successivamente si chiede al paziente di deglutire più volte: in questo modo si ha uno spostamento sincrono della tiroide con la cartilagine tiroidea, di conseguenza la possibilità di apprezzare anche i lobi più inferiori o la presenza di tumefazioni sotto al passaggio delle dita. L’esame obiettivo, nel caso di un sospetto di una lesione neoplastica maligna, deve occuparsi anche delle stazioni linfonodali: lateralmente allo sternocleidomastoideo per quelle laterocervicali, a livello delle fossette sovraclaveari ed infine a livello sottomandibolare. Oppure, come spesso avviene a livello della tiroide, si riscontrano lesioni nodulari multiple, che fanno parte di uno dei quadri patologici tiroidei benigni più comuni, ovvero quello del gozzo multinodulare.
Domande da interrogazione
- Quali sono i segni clinici che possono indicare una patologia tiroidea?
- Come si esegue correttamente l'esame obiettivo della tiroide?
- Qual è l'importanza della palpazione durante l'esame obiettivo della tiroide?
- Quali sono le aree linfonodali da esaminare in caso di sospetta lesione neoplastica maligna della tiroide?
I segni clinici includono tumefazioni cutanee, linfonodali persistenti, alterazione del profilo del collo, raucedine, dispnea, disfagia e sensazione di nodo alla gola.
L'esame obiettivo si esegue ispezionando la simmetria del profilo cutaneo, palpando la ghiandola con le mani senza guanti, e chiedendo al paziente di deglutire per valutare la mobilità della tiroide.
La palpazione permette di rilevare tumefazioni e valutare la presenza di noduli, specialmente durante la deglutizione, per identificare eventuali lesioni tiroidee.
Le aree da esaminare includono le stazioni linfonodali laterocervicali, sovraclaveari e sottomandibolari.