Concetti Chiave
- L'epitelio di transizione è esclusivo della vescica urinaria e dell'uretere, caratterizzato da elevata elasticità per adattarsi al riempimento e svuotamento continui.
- Questo epitelio è pluristratificato, con cellule superficiali grandi e dalla forma diversa rispetto a quelle sottostanti, che cambiano forma a seconda della distensione dell'organo.
- Le cellule dello strato superficiale possono presentare una morfologia ad ombrello o appiattita, spesso con un doppio nucleo, suggerendo mitosi senza citodieresi.
- La pluristratificazione dell'epitelio è utile in organi come la vescica per l'elasticità, e nella vagina per resistere a sollecitazioni meccaniche.
- La geometria delle cellule inferiori varia, tendendo a forme isoprismatiche durante la distensione dell'organo.
Indice
Caratteristiche dell'epitelio di transizione
L’epitelio di transizione è limitato alla cavità della vescica urinaria e dell’uretere. È un epitelio pluristratificato, ma con un paio di caratteristiche uniche: questo tipo di rivestimento è dotato di notevole elasticità, prerogativa facile da comprendere pensando al ritmico riempimento e svuotamento della vescica urinaria nell’arco delle 24h. Le cellule superficiali sono molto più grandi e con una geometria decisamente diversa rispetto a quelle sottostanti. Si descrive la geometria delle cellule leggermente inferiori come vagamente batiprismatica, tuttavia la forma cambia in base allo stato dell’organo e nel caso di una distensione queste tendono ad assumere una forma più isoprismatica.
Morfologia e funzioni delle cellule superficiali
Tornando a parlare  dello  strato  superficiale,  si  può  vedere  che  le  cellule  di  questo  strato  hanno  una morfologia che viene definita ad ombrello, ma può presentare anche situazioni di maggiore appiattimento. Una cosa che si osserva spesso in questo tipo di cellula è un doppio nucleo, uno  vicino  al  margine  destro  in  alto  e  uno  in  basso  vicino  al  margine  sinistro.   Queste potrebbero essere cellule che hanno compiuto la mitosi ma non la citodieresi. Altra situazione in cui si presenta l’epitelio pluristratificato è la vagina, per ovvi motivi di necessità di sostenimento di sollecitazioni meccaniche, oppure nella vescica, situazione in cui la pluristratificazione risponde bene alla necessità di estrema elasticità del tessuto.
 
                     
                                 
                                        