paoletz00
Ominide
4 min
Vota

Concetti Chiave

  • La decisione di effettuare un'emotrasfusione non si basa solo sul valore dell'emoglobina, ma sull'evoluzione rapida dei sintomi e del sanguinamento.
  • L'emotrasfusione va considerata un trapianto d'organo poiché implica l'uso di sangue proveniente da un altro individuo.
  • La sintomaticità di un paziente, come ipotensione e anemia acuta, è un'indicazione cruciale per procedere con la trasfusione.
  • Un paziente con Hb sotto la soglia di 7 g/dL ha un'indicazione medica legale per la trasfusione, riducendo i rischi di non intervento.
  • Una gestione inadeguata di un paziente con sanguinamento, senza trasfusione, può portare a gravi conseguenze, fino al decesso.

Indice

  1. L'importanza della trasfusione
  2. Considerazioni mediche e legali
  3. Gestione del paziente e complicazioni
  4. Errore nella gestione del caso
  5. Caso clinico di un giovane uomo

L'importanza della trasfusione

L’opportunità di effettuare un’emotrasfusione, decidere se trasfondere o meno, è una situazione relativamente frequente e non è sempre facile operare la scelta corretta.

Serve tener presente che il sangue che viene trasfuso è un organo che viene da un altro individuo, e l’emotrasfusione è, in quest’ottica, di fatto un trapianto d'organo. Di fronte ad un paziente sintomatico, ipoteso, con anemia acuta, sanguinamento in corso si deve porre trasfusione. La decisione non viene tanto posta sul valore di emoglobina, ma sull’evoluzione rapida e il sanguinamento. La sintomaticità segnala che i meccanismi di compenso non sono adeguati e questa rappresenta un’indicazione alla trasfusione.

Si pone indicazione alla trasfusione di sangue e due unità di globuli rossi concentrati. In Ps il pz viene trasfuso con due unità di Gr. In questo caso, si poteva aspettare a trasfondere?

Considerazioni mediche e legali

Dal punto di vista medico legale non si corrono rischi, in quanto una Hb (soglia più bassa di trasfusione) pone indicazione di trasfusione.

Probabilmente, in un uomo giovane si poteva aspettare dato anche il pz presentava sintomi (astenia e cardiopalmo) lievi che potevano risolversi con il riposo. L’Mcv poteva sottolineare un deficit specifico (folati/vit B12) come causa dell’anemia che si risolve proprio trattando il deficit.

Gestione del paziente e complicazioni

Successivamente, data la presentazione clinica e i fattori di rischio, si effettua la gastroscopia, che rileva un’erosione antrale e un’ulcera duodenale con sangue rosso vivo, risolta localmente con trattamento endoscopico.

Il paziente torna vigile e orientato, si risolvono le scariche di melena, si stabilizzano i parametri e viene ricoverato. Viene trattata con vit K, per contrastare l’effetto del warfarin, e tre unità di plasma fresco concentrato, per ripristinare i fattori della coagulazione. Tuttavia, dopo l’infusione di plasma, sviluppa una reazione orticarioide, con prurito e rush eritematoso, trattata con idrocortisone e antistaminico.

Dopo 6 ore, la pz viene trovata collassata, si cerca di fare la rianimazione che risulta insufficiente e si dichiara il decesso. L'autopsia evidenzia un intestino pieno di sangue fresco, pertanto la causa del decesso è stata un'emorragia del grande intestino.

Errore nella gestione del caso

In questo caso la pz non è stata gestita in modo adeguato, sebbene il trattamento di per sé non fosse sbagliato. Quello che è mancato, in una paziente ipotesa, anemica e sanguinante, è la trasfusione.

Quando c’è un sanguinamento in corso in un pz sintomatico si deve porre indicazione di trasfusione, al fine di evitarne il decesso. Se si incontra per la prima volta il paziente e si sospetta il bisogno di un’emotrasfusione, serve avviare la compatibilizzazione delle sacche. Appena si ha il risultato si può iniziare a trasfondere, se necessario.

Caso clinico di un giovane uomo

Giovane uomo, 41 anni. Giunge in Ps per astenia e tachicardia presenti da alcuni giorni. Segnala anche un discreto calo ponderale (10kg) negli ultimi 3/4 mesi, dato da una riduzione dell’alimentazione dovuta ad una sottostante depressione. L’anamnesi è muta per altri problemi, non assume alcuna terapia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la considerazione principale da tenere presente quando si decide di effettuare un'emotrasfusione?
  2. È importante ricordare che il sangue trasfuso è un organo proveniente da un altro individuo, quindi l'emotrasfusione è considerata un trapianto d'organo.

  3. Quando è indicata una trasfusione di sangue in un paziente?
  4. La trasfusione è indicata in un paziente sintomatico, ipoteso, con anemia acuta e sanguinamento in corso, poiché la sintomaticità segnala che i meccanismi di compenso non sono adeguati.

  5. Quali sono stati i trattamenti effettuati per il paziente con ulcera duodenale?
  6. Il paziente è stato trattato con gastroscopia per l'ulcera, vit K per contrastare l'effetto del warfarin, e tre unità di plasma fresco concentrato per ripristinare i fattori della coagulazione.

  7. Qual è stata la causa del decesso della paziente e quale errore è stato commesso nella gestione del caso?
  8. La causa del decesso è stata un'emorragia del grande intestino. L'errore nella gestione è stato la mancata trasfusione in una paziente ipotesa, anemica e sanguinante.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community