paoletz00
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Concetti Chiave

  • Le emorragie gastrointestinali sono classificate in ematemesi, melena ed ematochezia, ciascuna legata alla sede e alla natura del sanguinamento.
  • Le manifestazioni cliniche delle emorragie GI possono variare da un sanguinamento occulto e lento a uno rapido e massiccio, che può causare shock emorragico.
  • Le emorragie gastrointestinali sono suddivise in alte e basse a seconda della loro posizione rispetto al legamento di Treitz, con l'80% dei sanguinamenti che sono classificati come alti.
  • Le varici esofagee e la gastropatia da ipertensione portale sono comuni nei pazienti cirrotici e richiedono un trattamento conservativo per ridurre il rischio di sanguinamento.
  • In caso di fallimento del trattamento conservativo per le varici esofagee, si ricorre a terapie endoscopiche o angiografiche d'urgenza, come TIPS, che comportano un rischio significativo di mortalità.

Indice

  1. Emorragie gastro-intestinali
  2. Parentesi sulle varici esofagee e sulla gastropatia da ipertensione portale

Emorragie gastro-intestinali

Qualsiasi sanguinamento a partenza dal tratto gastro-intestinale viene definito come emorragia gastrointestinale. La presentazione clinica dipende dalla sede, dall’entità e dalla velocità di sviluppo del sanguinamento e dalle comorbidità del paziente.
Si distinguono tre grandi categorie di emorragie gastrointestinali:
    - Ematemesi: emissione di sangue fresco o digerito con il vomito (caffeano). È Sempre espressione di un sanguinamento dal tratto Gi prossimale. Non va confusa con i sanguinamenti linguali (che si possono riscontrare nei forti fumatori) o della faringe.
    - Melena: emissione di feci scure (picee), untuose e molto maleodoranti (olezzo tipico). Il caratteristico aspetto piceo si deve all’ematina (Hb degradata). Tipicamente è espressione di un sanguinamento dal tratto Gi prossimale, ma può manifestarsi anche in caso di sanguinamento dall’intestino tenue o dal colon prossimale: il sangue può permanere in queste sedi abbastanza a lungo da essere digerito. Da non confondere con feci scure tipiche dei pazienti che assumono terapia marziale per os o carbone vegetale (usato soprattutto tempo fa in caso di meteorismo, alcuni anziani lo usano ancora).
    - Ematochezia: emissione di sangue rosso vivo o di coaguli con le feci. È espressione di un sanguinamento a partenza dal colon distale-retto.
Le manifestazioni cliniche delle emorragie Gi sono variabili: si può avere un sanguinamento occulto, lento e di piccola entità, che porta ad un’anemizzazione talvolta asintomatica e riscontrata durante esami di controllo. Se invece il sanguinamento è rapido e di grande entità il paziente può sviluppare uno shock emorragico, caratterizzato da ipotensione con Pa sistolica minore di 90mmHg e non responsiva al riempimento volemico (2l di cristalloidi).
A seconda che la sede del sanguinamento sia prossimale o distale al legamento di Treitz (quarta porzione duodenale) le emorragie vengono classificate in alte e basse. L’80% dei sanguinamenti del tratto Gi sono alti.

Parentesi sulle varici esofagee e sulla gastropatia da ipertensione portale

Sono tipiche del paziente cirrotico; il sanguinamento è gravato da morbidità e mortalità maggiori data la fragilità del paziente. Non tutti i pazienti con varici esofagee vanno incontro a sanguinamento, ma circa il 30%. Poiché lo sviluppo di varici è progressivo, l’atteggiamento terapeutico deve essere conservativo.
L’utilizzo di Ocreotide e/o Terlipressina è la prima scelta per ridurre la vascolarizzazione splancnica e quindi la pressione a quel livello.
In caso di fallimento e sanguinamento importante la terapia sarà endoscopica (scleroterapia o bendaggio elastico) o angiografica (tips - transjugular intrahepatic portal stent), che vengono eseguite in regime di urgenza. La Tips è una procedura invasiva con una mortalità del 10-15% quindi è importante selezionare bene i pazienti in cui eseguirla.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali categorie di emorragie gastro-intestinali?
  2. Le principali categorie di emorragie gastro-intestinali sono ematemesi, melena ed ematochezia, ciascuna con caratteristiche specifiche legate alla sede e alla natura del sanguinamento.

  3. Come si distinguono le emorragie gastro-intestinali alte e basse?
  4. Le emorragie gastro-intestinali sono classificate in alte e basse a seconda che la sede del sanguinamento sia prossimale o distale al legamento di Treitz, con l'80% dei sanguinamenti che sono alti.

  5. Qual è il trattamento di prima scelta per le varici esofagee nei pazienti cirrotici?
  6. Il trattamento di prima scelta per le varici esofagee nei pazienti cirrotici è l'utilizzo di Ocreotide e/o Terlipressina per ridurre la vascolarizzazione splancnica e la pressione.

  7. Quali sono le opzioni terapeutiche in caso di fallimento del trattamento conservativo per le varici esofagee?
  8. In caso di fallimento del trattamento conservativo, le opzioni terapeutiche includono la terapia endoscopica (scleroterapia o bendaggio elastico) o angiografica (TIPS), eseguite in regime di urgenza.

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