Analisi dei disturbi della personalità: paranoide, istrionico e narcisista

Diffidenza e sospettosità pervasiva

Si caratterizza per la diffidenza e la sospettosità pervasiva nei confronti degli altri in una grande varietà di contesti (vedi tab.1). Il soggetto con disturbo paranoide sospetta della lealtà degli amici o dei colleghi, di un tradimento da parte del coniuge, non si fida di nessuno e scorge significati malevoli in circostanze benevole.

Il rischio è rappresentato dallo sviluppo, in certe circostanze, anche in modo transitorio, di una sindrome delirante, una psicosi con un contenuto di paranoia, di persecuzione in cui viene perso il contatto con la realtà.

Distacco nelle relazioni sociali

È più comune fra gli uomini ed ha una prevalenza nella popolazione generale dello 0.5-2.5%.

È presente nel 30% dei pazienti psichiatrici. Si caratterizza per il distacco dalle relazioni sociali. Il soggetto risponde in contesti interpersonali anche molto diversi con una gamma ristretta di espressioni emotive (vedi tab.2): assenza della ricerca di amici stretti, di una relazione intima, scarso interesse per l’attività sessuale. A queste persone non piace l’idea di intimità verso altri esseri umani, sono perciò molto distaccate nelle relazioni.

Emotività e ricerca dell'attenzione

Aumenta il rischio di sviluppare schizofrenia e disturbo delirante. Si caratterizza per un quadro pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca dell’attenzione ed è presente in una varietà di contesti (vedi tab.4). Il soggetto ama la teatralità e il palcoscenico (come un attore) e manifesta con espressioni esagerate le proprie emozioni: sta bene al centro della scena e prova disagio quando non lo è; cura molto l’aspetto fisico in quanto viene utilizzato per attirare l’attenzione e utilizza un linguaggio drammatico, impressionistico, risultando superficiale anche nell’eloquio.

I soggetti istrionici prediligono carriere come quella di attore o presentatore e quando sono lontani dal palcoscenico tendono a soffrire di depressione e crisi d’ansia.

Relazioni sociali deficitarie

È più comune fra gli uomini ed ha una prevalenza nella popolazione generale fino al 7.5%. Si manifesta con una modalità pervasiva di relazioni sociali e interpersonali deficitarie che si manifestano sia nel disagio acuto che in una capacità ridotta nello stabilire delle relazioni strette. Inoltre, è caratterizzato da distorsioni cognitive e percettive ed eccentricità del comportamento (vedi tab.3): credenze strane o pensiero magico (come la chiaroveggenza o il sesto senso), comportamenti strani e ripetitivi, come il collezionismo di oggetti inusuali.

È presente una comorbidità importante con la depressione, il soggetto si sente incompreso ed è pervaso da ansia sociale quando lo si espone in contesti normali. Il suicidio è una complicanza frequente (10%).

Narcisismo e relazioni complementari

Di solito, il narcisista tende ad avere relazioni con un soggetto affetto da disturbo dipendente (vedi. p. 8), si tratta infatti di disturbi complementari.

Dentro al contesto di grandiosità le frustrazioni sono intollerabili e, di fronte a queste, il narcisista può sviluppare gravi forme depressive unite a gesti autolesivi importanti.