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Concetti Chiave

  • L'alimentazione è il primo strumento di relazione del neonato con il mondo, influenzando la sicurezza e il benessere emotivo.
  • Un cattivo rapporto con l'allattamento nei primi giorni di vita è collegato all'insorgenza di attacchi di panico.
  • Il cibo nei primi anni di vita assume significati simbolici che possono portare a un rapporto distorto con l'alimentazione.
  • Disturbi del comportamento alimentare possono sorgere già dall'infanzia, influenzati dal contesto sociale e familiare.
  • L'aumento dei disturbi alimentari tra i giovani è legato al significato simbolico del cibo e al tentativo di controllare il rapporto con esso.

Disturbi complessi del comportamento alimentare

L’alimentazione condiziona gli aspetti della nostra vita dalla nascita, è la prima forma di relazione che il bambino realizza con il mondo esterno e che passa attraverso la madre e che ha come primo strumento proprio il cibo. Studi psichiatrici hanno dimostrato come un cattivo rapporto con l’allattamento nelle prime ore e nei primi giorni della vita del bambino (mancata sicurezza del cibo, assenza di collegamento con madre e padre) sia correlato con l’insorgenza di attacchi di panico, in cui l’attacco di panico diventa un “urlo” per attirare l’attenzione.
Attraverso il latte il bambino vede realizzati i propri bisogni elementari, di sicurezza e di benessere, e diventa strumento della relazione affettiva con la madre. Essere nutrito significa essere amato: mangiare rappresenta la capacità di interiorizzare l’amore materno. Il processo alimentare è al centro della vita emotiva del neonato e tutto gravita intorno ad esso.
La competenza alimentare si evolve parallelamente allo sviluppo della mente, della reattività emozionale, delle competenze sociali. Nella prima infanzia si incorporano nella nostra mente significati e associazioni centrati sul cibo, ma che possono essere anche traslati sul nostro corpo. Queste abitudini infantili possono costruire poi le basi per il “mangiare emotivo” in età adulta, forgiando quindi gli aspetti del nostro corpo e le future scelte alimentari.
Con il passare del tempo questo rapporto emotivo con il cibo può essere rafforzato o indebolito in maniera tale che il cibo sia svincolato dal bisogno nutritivo reale (tipico del neonato): se il cibo viene utilizzato fin dall’infanzia con significati simbolici (gratificazione, conforto, sostituzione dell’affetto, arma di ricatto) può sorgere un rapporto distorto con esso. Questo avviene soprattutto in contesti familiari non competenti sulla gestione del rapporto con il cibo: esortare a mangiare tanto come forma d’amore verso il figlio può provocare un futuro disturbo del comportamento alimentare.
Questo induce delle vere e proprie distorsioni, causando ad esempio digiuno e altre problematiche più gravi. Cibo e magrezza hanno acquisito un valore fondamentale nella costruzione della propria identità personale, soprattutto per le femmine (anche se possono essere presenti anche nei maschi).

La professoressa sta portando avanti uno studio insieme al Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare, e sta valutando come già dai 5-8 anni di età i bambini e le bambine iniziano ad avere disturbi del comportamento alimentare: è una dimostrazione di come il nostro contesto sociale interferisce in modo negativo già in tenera età, permettendo lo sviluppo di una serie di problematiche anche molto gravi in futuro.
I disturbi del comportamento alimentare sono molto studiati al giorno d’oggi: sono infatti cresciuti molto negli anni e che sono tra i disturbi dominanti nelle fasce d’età giovanili (la professoressa sottolinea come la lista d’attesa di Verona per il Centro dei Disturbi del Comportamento Alimentare sia lunghissima).
Non si è del tutto certi del motivo di questo “boom”: bisogna ricordare che il cibo è un tramite di molte problematiche, in quanto ha spesso un significato simbolico (amore, rabbia, disgusto verso sé stessi); ci sono poi degli aspetti in cui si tenta di dominare il proprio rapporto con il cibo (ad esempio nell’anoressia), e questo rapporto diventa talmente distorto che può provocare anche problemi organici persistenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il legame tra l'alimentazione e i disturbi del comportamento alimentare?
  2. L'alimentazione condiziona gli aspetti della nostra vita fin dalla nascita e può influenzare lo sviluppo di disturbi del comportamento alimentare.

  3. Come può un cattivo rapporto con l'allattamento influenzare lo sviluppo di attacchi di panico?
  4. Uno scarso legame con l'allattamento nelle prime ore e nei primi giorni di vita può essere correlato all'insorgenza di attacchi di panico come un modo per attirare l'attenzione.

  5. Qual è il significato simbolico del cibo nel rapporto con la madre?
  6. Mangiare rappresenta la capacità di interiorizzare l'amore materno e il cibo diventa uno strumento della relazione affettiva con la madre.

  7. Come possono le abitudini alimentari infantili influenzare il "mangiare emotivo" in età adulta?
  8. Le abitudini alimentari sviluppate durante l'infanzia possono creare le basi per il "mangiare emotivo" in età adulta, influenzando le scelte alimentari e il rapporto con il cibo.

  9. Quali sono le possibili conseguenze di un rapporto distorto con il cibo?
  10. Un rapporto distorto con il cibo può portare a disturbi del comportamento alimentare come digiuno e altre problematiche più gravi, influenzando anche l'identità personale.

Domande e risposte