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Concetti Chiave

  • La dispnea è una difficoltà respiratoria soggettiva che richiede un'indagine accurata, spesso legata a disfunzioni respiratorie o cardiovascolari.
  • È cruciale distinguere la dispnea in acuta o cronica, con un'analisi anamnestica delle patologie polmonari e cardiovascolari preesistenti.
  • Gli esami principali per valutare un paziente dispnoico includono ECG, radiografia toracica, ecografia ed emogasanalisi arteriosa (EGA).
  • L'EGA è fondamentale per caratterizzare la dispnea in insufficienza respiratoria ipossica o ipercapnica, guidando la gestione terapeutica.
  • La frequenza respiratoria è un parametro essenziale che, se trascurato, può portare a errori diagnostici e gestione inadeguata del paziente.

Indice

  1. Indagine sulla dispnea
  2. Classificazione e diagnosi della dispnea
  3. Esami diagnostici per la dispnea
  4. Importanza della frequenza respiratoria

Indagine sulla dispnea

Questa sensazione soggettiva di difficoltà respiratoria è spesso conseguenza di un disfunzionamento di apparati di funzione vitale, per questo motivo deve sempre essere indagata con attenzione.

In presenza di dispnea è fondamentale andare ad indagare un’eventuale alterazione a carico del:

    1. Sistema respiratorio: meccanismi di controllo centrale (ipossia, ipercapnia, chetoacidosi diabetica, gravidanza, farmaci), pompa ventilatoria (alterazioni gabbia toracica, fibrosi polmonare, patologie ostruttive polmonari), scambi respiratori (distruzione della membrana alveolo capillare, polmonite, embolia polmonare)

    2. Sistema cardiovascolare:

Classificazione e diagnosi della dispnea

Tradizionalmente si classifica la dispnea sulla base della scala temporale in acuta o cronica. Infatti, è fondamentale chiedere immediatamente all’anamnesi: da quando respira male?

L’iter diagnostico prevede di indagare:

    • Storia medica: si ricercano elementi noti di patologia preesistente a livello polmonare e cardiovascolare, ma anche storie di allergia (es. asma allergico)

    • Esame obiettivo cardiopolmonare

Esami diagnostici per la dispnea

Gli esami cardine da effettuare nel pz dispnoico sono Ecg, rx torace ed ecografia, utili nella valutazione in acuto dal momento che permettono di ottenere il risultato in breve tempo. L’emogasanalisi arteriosa (Ega) è un esame principe in urgenza, che ha l’obiettivo di confermare dal punto di vista oggettivo quello che è la dispnea, ovvero un sintomo soggettivo.

L’Ega permette non solo di diagnosticare la dispnea, ma anche di caratterizzarla sottoforma di insufficienza respiratoria ipossica (semplice) o ipercapnica. Questa suddivisione è fondamentale per la successiva gestione terapeutica.

Importanza della frequenza respiratoria

Ricordiamo come la frequenza respiratoria (Fr) sia un parametro fondamentale, che purtroppo non viene sempre valutato. Tuttavia è estremamente importante ricordarsi di misurarlo, per evitare di incorrere in errori nella valutazione del pz.

Infatti, per esempio un pz che ha SaO2 di 95%, ma con Fr di 30 arm: è un pz che respira male. Lo possiamo dire solo nel momento in cui valutiamo anche la Fr, in alternativa, soffermandosi sul valore della saturazione, si potrebbe erroneamente pensare che vi sia una situazione di normalità.

In assenza di intervento, la tachipnea porta all’esaurimento della pompa respiratoria e quindi all’ insufficienza respiratoria. Come accennato all’inizio di questo paragrafo, l’Ega indaga i gas respiratori, al fine di identificare e diagnosticare la dispnea. In aggiunta, permette di determinare il valore di pH e la concentrazione del bicarbonato. Nel complesso, fornisce un’idea sull’equilibrio acido base. Ricordiamo dalla fisiologia che i processi metabolici producono acidi, i quali vengono efficientemente tamponati dai bicarbonati. Tutti I parametri che compaiono nella formula sono facilmente ricavati nell’Ega. Quindi, eseguire un’Ega permette di conoscere l’equilibrio acido base ed eventuali variazioni dello stesso: alcalemia o acidemia.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause principali della dispnea?
  2. La dispnea può derivare da disfunzioni del sistema respiratorio, come alterazioni della gabbia toracica o patologie polmonari, e del sistema cardiovascolare. È importante indagare queste cause per una diagnosi accurata.

  3. Come viene classificata la dispnea?
  4. La dispnea viene classificata in base alla scala temporale come acuta o cronica. È essenziale determinare da quanto tempo il paziente avverte difficoltà respiratorie per un corretto iter diagnostico.

  5. Quali esami sono fondamentali per valutare un paziente con dispnea?
  6. Gli esami fondamentali includono l'Ecg, l'rx torace, l'ecografia e l'emogasanalisi arteriosa (Ega), che conferma la dispnea e ne caratterizza la forma, essenziale per la gestione terapeutica.

  7. Perché è importante misurare la frequenza respiratoria in un paziente dispnoico?
  8. La frequenza respiratoria è un parametro cruciale per valutare correttamente la condizione del paziente. Una frequenza elevata può indicare difficoltà respiratorie anche se la saturazione di ossigeno sembra normale, evitando errori diagnostici.

Domande e risposte

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