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Concetti Chiave

  • La displasia pancreatica è una lesione pre-invasiva che rappresenta un passaggio da mucosa normale a displastica a neoplastica, comune a tutte le neoplasie digestive.
  • Identificata tramite biopsie digestive, la displasia è confinata entro la membrana basale, escludendo processi reattivi e viene anche chiamata neoplasia intraepiteliale.
  • La diagnosi differenziale tra pancreatite cronica e carcinoma pancreatico è complessa, poiché entrambi condividono processi sclerotici di fibrosi e possono influenzarsi reciprocamente.
  • Le anomalie cito-architetturali neoplastiche richiedono una classificazione secondo la presentazione: su mucosa normale, irregolare, atrofica, o con cambiamenti infiammatori e su polipi o placche.
  • La classificazione di Vienna distingue le lesioni displastiche in cinque categorie, da assenza di displasia a neoplasia intraepiteliale invasiva, per guidare il trattamento e monitoraggio.

Indice

  1. Definizione e importanza della displasia
  2. Analisi e diagnosi delle displasie
  3. Caratteristiche e classificazione delle displasie

Definizione e importanza della displasia

La displasia viene definita come unica lesione a carattere pre-invasivo

- È trasversale a tutte le neoplasie digestive: si passa sempre da una transizione da mucosa normale a displastica a neoplastica.

- È un marcatore biologico che ha consentito di identificare e trattare questo tipo di patologie.

La displasia è un’alterazione neoplastica non invasiva, confinata entro la membrana basale, e con esclusione sicura di processi di tipo reattivo.

Viene definita anche neoplasia intraepiteliale.

Analisi e diagnosi delle displasie

Le conoscenze sulle displasie derivano da analisi condotte su biopsie digestive. Ciò che si riscontra all’esame del materiale bioptico dipende da cosa viene biopsiato: può essere studiato solo ciò che è presente sul vetrino e questo dipende da chi ha eseguito l’esame obiettivo sulla mucosa e da chi ha eseguito il prelievo. Per esempio, nel Pancreas una delle problematiche cliniche più importanti è distinguere una situazione di pancreatite cronica da un carcinoma pancreatico, entrambi condividono un processo sclerotico di fibrosi e sono in rapporto bidirezionale; ovvero una condizione di pancreatite cronica è fattore di rischio per lo sviluppo di un carcinoma pancreatico e il carcinoma pancreatico può dare pancreatite.

Quando si studia un carcinoma pancreatico con metodiche bioptiche e istologiche, non è detto che il materiale indagato appartenga alla parte centrale della neoplasia; infatti ho che l’immagine radiologica che guida l’agobiopsia mostra un’immagine costituita da una parte centrale neoplastica e un alone più o meno espanso di pancreatite e le due zone sono difficilmente distinguibili.

Caratteristiche e classificazione delle displasie

Quando si riscontrano delle anomalie cito-architetturali di tipo neoplastico deve essere eseguita una classificazione dei possibili aspetti di presentazione della displasia. Fenomeni displastici possono essere individuati:

- In una mucosa senza anormalità endoscopiche ( quadro di displasia in una mucosa che non sembrava patologica)

- su una mucosa irregolare o su un background di mucosa atrofica

- Erosione

- Ulcere

- Cicatrici mucosali

- associata a cambiamenti infiammatori diffusi (colite ulcerosa, etc..)

- su polipi

- su placche

La classificazione delle lesioni displastiche segue la classificazione di Vienna (città che ha accolto la riunione che ha definito le varie caratteristiche)

- Categoria 1: non c’è displasia: si intraprende un programma di osservazione secondo una certa cadenza

- Categoria 2: indefinita per displasia

- Categoria 3: neoplasia intraepiteliale di basso grado

- Categoria 4: neoplasia intraepiteliale di alto grado (HGIN)

- Categoria 5: neoplasia intraepiteliale invasiva

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è la displasia pancreatica e come viene classificata?
  2. La displasia pancreatica è una lesione pre-invasiva che rappresenta una transizione da mucosa normale a displastica a neoplastica. È classificata secondo la classificazione di Vienna in cinque categorie, dalla non presenza di displasia alla neoplasia intraepiteliale invasiva.

  3. Quali sono le sfide cliniche nel distinguere tra pancreatite cronica e carcinoma pancreatico?
  4. Una delle principali sfide è che entrambe le condizioni condividono un processo sclerotico di fibrosi e sono in rapporto bidirezionale, rendendo difficile distinguere tra le due, specialmente quando si eseguono biopsie guidate da immagini radiologiche.

  5. In quali contesti possono essere individuati fenomeni displastici?
  6. Fenomeni displastici possono essere individuati in mucose senza anormalità endoscopiche, su mucose irregolari o atrofiche, erosioni, ulcere, cicatrici mucosali, associati a cambiamenti infiammatori diffusi, su polipi o placche.

Domande e risposte