Concetti Chiave
- La disfagia è un problema nella deglutizione, spesso associato a patologie esofagee, con sintomi di blocco retrosternale del bolo.
- I problemi di disfagia per i solidi sono generalmente legati a patologie organiche dell'esofago, come tumori che ostacolano il transito.
- La disfagia per i liquidi è spesso causata da disfunzioni motorie esofagee, con potenziali alterazioni cerebrali che interessano anche i solidi.
- Anomalie embriogenetiche dell'esofago, come l'atresia, causano gravi problemi alimentari e respiratori nei neonati a causa della mancata continuità esofagea.
- La fistola esofago-tracheale può essere associata a sintomi respiratori variabili, diagnosticabile anche in età adulta se non accompagnata da atresia.
Indice
Problemi di deglutizione
Problema nella meccanica della deglutizione con possibile sensazione di blocco del transito del bolo riferita dal paziente in posizione retrosternale.
Nel 99% dei casi i problemi di disfagia hanno partenza dall’esofago: una patologia tracheale difficilmente comporta un problema disfagico in modo diretto, mentre è molto probabile che un tumore dei bronchi invadendo lo spazio posteriore possa ridurre il lume dell’esofago e causare quindi una sintomatologia che ha origine nell’esofago.
Distinzione clinica della disfagia
Clinicamente la disfagia va distinta per i solidi, per i liquidi o per entrambi:
- Per i solidi solitamente è legata a problemi esofagei di tipo organico: un tumore dell’esofago può ostacolare il transito dei solidi (generalmente prima dei solidi e poi dei liquidi);
- Per i liquidi solitamente è legata a problemi esofagei di tipo motorio, quindi dovuta ad alterazione dei pattern motori esofagei che inizialmente interessa solamente i liquidi, ma che può arrivare ad interessare anche i solidi (alterazione cerebrale che causa una disfagia secondaria).
Origine e anomalie dell'esofago
L’esofago origina da un abbozzo endodermico in comune con la trachea → anomalie nel corso dell’embriogenesi possono dar luogo a differenti quadri di malformazione.
La malformazione più grave è l’atresia, caratterizzata da un normale sviluppo della trachea accompagnato da una mancata formazione di una parte dell’esofago, con conseguente discontinuità anatomica tra porzione superiore e inferiore. È diagnosticata fin dalla nascita perché da subito si associa ad un quadro molto grave in quanto il neonato non riesce ad alimentarsi e continua a rigurgitare. Può non esservi comunicazione con le vie aeree oppure può essere associata ad una fistola esofago-tracheale che può riguardare selettivamente la porzione superiore o inferiore dell’esofago oppure entrambe. Nel caso in cui la comunicazione con la trachea riguardi la porzione superiore dell’esofago, oltre al rigurgito, determina problemi respiratori perché quello che viene ingerito passa nella trachea con conseguente tosse e insufficienza respiratoria.
Diagnosi della fistola esofago-tracheale
La fistola esofago-tracheale non sempre si accompagna ad atresia e in questi casi può essere diagnosticata anche in età adulta. Infatti, la sintomatologia respiratoria è proporzionale alla grandezza della fistola: i sintomi respiratori compaiono fin da subito se è grande, altrimenti, se è molto piccola, nel neonato la sintomatologia (rappresentata da tosse) è facilmente scambiata per un rigurgito.
Restringimento della parete esofagea
È un restringimento della parete dell’esofago secondario ad una malformazione, che difficilmente è diagnosticata nel neonato, se non in casi di estrema gravità.
Domande da interrogazione
- Qual è la causa principale della disfagia secondo il testo?
- Come si distingue clinicamente la disfagia per solidi e liquidi?
- Quali sono le conseguenze di un'atresia esofagea nel neonato?
Nel 99% dei casi, i problemi di disfagia hanno origine dall'esofago, mentre una patologia tracheale difficilmente comporta un problema disfagico diretto.
La disfagia per solidi è solitamente legata a problemi esofagei di tipo organico, mentre quella per liquidi è legata a problemi esofagei di tipo motorio.
L'atresia esofagea causa una discontinuità anatomica tra la porzione superiore e inferiore dell'esofago, impedendo al neonato di alimentarsi e causando rigurgito e possibili problemi respiratori.