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Concetti Chiave

  • La valutazione di due parametri ematochimici richiede l'analisi della differenza critica, non solo dei valori assoluti, tenendo conto dell'imprecisione e inaccuratezza analitica e biologica.
  • Il CV biologico è essenziale per considerare il ritmo fisiologico del paziente e l'eventuale variazione patologica del parametro ematochimico.
  • È necessario consultare il laboratorio per conoscere la differenza critica specifica di ogni parametro e il grado di scostamento per ogni metodica.
  • Il controllo di qualità in laboratorio prevede la verifica dei campioni su un arco temporale, evidenziando variazioni attraverso grafici.
  • Le curve ROC, che rappresentano sensibilità e specificità diagnostica, sono strumenti clinici sempre più utilizzati per valutare l'efficacia dei test di laboratorio.

Indice

  1. Valutazione dei parametri ematochimici
  2. Importanza del CV biologico
  3. Confronto con il laboratorio
  4. Definizioni diagnostiche
  5. Uso delle curve ROC

Valutazione dei parametri ematochimici

Quando il medico deve valutare due parametri ematochimici, per esempio:

Il paziente ieri aveva 130 g/L di emoglobina. Oggi ne ha 120 g/L di emoblogina. Ha perso 10 g/L?

Avendo all’interno di entrambi i referti i CV analitici e biologici in termini di imprecisione e inaccuratezza è chiaro che non si possa fare una mera analisi del numero assoluto, cioè vedere l’andamento di due valori assoluti. Si dovrebbe, dal punto di vista accademico e operativo, verificare se la differenza tra due misurazioni successive è maggiore di una differenza critica che è data da:

CVw: biologico

CVa: analitico

Trattandosi di referti di medicina di laboratorio, si deve tenere presente che il laboratorio ci fornisce imprecisione ed inaccuratezza.

Importanza del CV biologico

Il Cv biologico deve essere sempre tenuto presente perché il soggetto ha un suo ritmo fisiologico di variazione del parametro ematochimico a cui si aggiunge l’evento patologico. Quest’ultimo, se uso quel parametro ematochimico per monitorare l’andamento fisiologico, dovrebbe aumentare questa variazione nell’arco della giornata. Non è da calcolare su tutti i parametri.

Confronto con il laboratorio

Bisogna confrontarsi con il laboratorio e chiedere quale sia la differenza critica per quel determinato parametro. Vi è l’obbligo di dare il numero di incertezza di misura, quale sia il grado di scostamento per ogni singola metodica. Si può semplificare rimportando il termine del CV analitico.

asse X: campione eseguito in giorni diversi.

Asse Y: concentrazione

Il grafico rappresenta lo stesso campione eseguito in giorni diversi con un arco temporale di 2 mesi, processo chiamato “controllo di qualità”. Tale campione è aliquotato e conservato in condizioni pre-analitiche prefissate totale di casi sulla popolazione.

Incidenza, numero di nuovi casi all’anno.

Definizioni diagnostiche

Definizioni utili:

Sensibilità diagnostica: indica la probabilità che il risultato del test sia positivo in presenza di una data patologia.

Specificità diagnostica: indica la probabilità che il risultato del test sia negative in assenza di una data patologia. Le curve ROC degli ultimi 15/20 anni si stanno imponendo nell’uso clinico.

Uso delle curve ROC

Una curva in cui c’è sull’asse cartesiano la sensibilità e il reciproco della specificità. Sono curve in cui l’area sotto la curva è pari a 1. Questo è uno strumento che si sta imponendo per quanto riguarda l’uso dell’esame di laboratorio nel contesto clinico, una volta veniva utilizzato maggiormente negli studi clinici di farmaci principali utilizzati dai pazienti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza di considerare la differenza critica tra due misurazioni ematochimiche successive?
  2. È fondamentale per determinare se la variazione tra due misurazioni è significativa, tenendo conto dell'imprecisione e inaccuratezza analitica e biologica, piuttosto che basarsi solo sui valori assoluti.

  3. Cosa rappresentano le curve ROC e qual è il loro utilizzo clinico?
  4. Le curve ROC rappresentano la sensibilità e il reciproco della specificità diagnostica, e sono utilizzate per valutare l'efficacia dei test di laboratorio nel contesto clinico.

  5. Perché è importante confrontarsi con il laboratorio riguardo alla differenza critica?
  6. È importante per ottenere il numero di incertezza di misura e il grado di scostamento per ogni metodica, assicurando che le variazioni osservate siano clinicamente rilevanti.

Domande e risposte