Concetti Chiave
- I test sierologici per la sifilide si dividono in non treponemici (VDRL, RPR) e treponemici (TPPA, TPHA, ELISA, FTA-ABS), con i primi utilizzati per la diagnosi precoce e il monitoraggio della terapia e i secondi per confermare la diagnosi.
- I test non treponemici sono rapidi, semplici e meno costosi, ma possono risultare falsamente positivi in altre condizioni come malattie reumatologiche, gravidanza e infezioni croniche.
- I test treponemici, più specifici, restano positivi anche dopo l'infezione, fungendo da cicatrice sierologica della sifilide, e non sono utili per monitorare l'efficacia della terapia.
- La negativizzazione del test VDRL indica una risposta positiva alla terapia, mentre la presenza di IgM può aiutare a distinguere un'infezione attiva da una passata.
- La cura della sifilide si basa sulla penicillina classica, con dosaggi variabili a seconda dello stadio della malattia, e può essere accompagnata da paracetamolo o prednisone.
Indice
Diagnosi della sifilide
La diagnosi di sifilide si dovrebbe fare sulle lesioni iniziali, cercando il Treponema in una visione a campo scuro (cosa che non fa più nessuno al mondo), poi ci sono le tecniche di biologia molecolare ma non sono così diffuse perché la diagnosi di lue si basa sui test sierologici in cui si cercano anticorpi. Ci sono due tipi di test sierologici:
Test sierologici non treponemici
● Non treponemici (VDRL, RPR): a bassa specificità, infatti possono essere falsamente positivi in altre malattie (come patologie reumatologiche, gravidanza, infezioni croniche, uso di droghe e altre patologie che tendono a dare un incremento dei livelli di IgG). Vengono utilizzati principalmente per effettuare una diagnosi precoce e per monitorare l’efficacia della terapia. Sono molto rapidi ad evidenziarsi. Sono più semplici e meno costosi.
Test sierologici treponemici
● Treponemici (TPPA, test di emoagglutinazione, TPHA, ELISA e FTA-ABS): sono più specifici e vengono utilizzati per confermare la diagnosi, ma non per valutare l’efficacia della terapia perché restano positivi dopo l’infezione (cicatrice della sifilide).
Utilizzo di ELISA e FTA-ABS
Per studiare IgG e IgM si utilizzano ELISA e FTA- ABS. Generalmente non interessa andare a vedere IgG e IgM: queste sono rilevanti solo per distinguere un’infezione primaria nel neonato da un passaggio passivo di anticorpi attraverso la placenta. Questi anticorpi interessano anche in caso di reinfezioni, per distinguere un’infezione in corso (presenza di IgM) da una pregressa (solo IgG). Una VDRL negativa indica infezioni pregresse o troppo precoci (se le IgM sono presenti). Questi test ci servono anche per vedere se il paziente ha risposto alla terapia: la VDRL è un esame che si negativizza nei mesi se la terapia ha funzionato, mentre i test treponemici non si negativizzano mai e rimane una specie di cicatrice sierologica.
Test di Nelson e trattamento
Il test di Nelson, che non viene più svolto, è un test di immobilizzazione treponemica con Spirochete del ceppo Nichols, per la diagnosi di sifilide. Il test individua nel siero del paziente particolari anticorpi specifici denominati "immobilisine", responsabili della perdita della mobilità dei Treponemi a contatto con il siero del paziente. La cura della lue è la stessa da 70 anni e si basa sulla penicillina classica. Il sale di penicillina più usato è la benza-ti-penicillina. Si usa una single injection di 2.4 milioni quando si ha la forma iniziale; 2.4 milioni per tre giorni che divengono 7.2 milioni per la sifilide tardiva. se capita, si somministra al paziente tachipirina (paracetamolo) o prednisone.
Domande da interrogazione
- Quali sono i metodi principali per la diagnosi della sifilide?
- Qual è il ruolo dei test non treponemici e treponemici nella gestione della sifilide?
- Qual è il trattamento standard per la sifilide e come varia a seconda dello stadio della malattia?
La diagnosi di sifilide si basa principalmente su test sierologici, che includono test non treponemici (VDRL, RPR) per la diagnosi precoce e il monitoraggio della terapia, e test treponemici (TPPA, TPHA, ELISA, FTA-ABS) per confermare la diagnosi.
I test non treponemici sono utilizzati per la diagnosi precoce e per monitorare l'efficacia della terapia, mentre i test treponemici confermano la diagnosi ma non sono utili per valutare l'efficacia della terapia poiché rimangono positivi dopo l'infezione.
Il trattamento standard per la sifilide è la penicillina classica, con una singola iniezione di 2.4 milioni di unità per la forma iniziale e 7.2 milioni di unità per la sifilide tardiva, somministrata in tre giorni.