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Concetti Chiave

  • L'esantema papuloso è caratterizzato da lesioni sfumate e non pruriginose, tipicamente presenti su tronco e arti, spesso simmetricamente.
  • La sifilide secondaria si distingue per l'esantema che colpisce palmi delle mani e piante dei piedi, un aspetto raro nelle altre infezioni.
  • La sifilide terziaria presenta lesioni ascessuali chiamate gomme luetiche, che possono causare danni cutanei o agli organi interni.
  • La sifilide congenita può essere precoce, causando aborto, o tardiva, portando a sviluppi dismorfi; è prevenuta con lo screening in gravidanza.
  • La diagnosi di sifilide nei neonati da madre infetta si basa su test ELISA e ricerca di IgM specifiche per valutare un'infezione attiva.

Indice

  1. Caratteristiche dell'esantema papuloso
  2. Manifestazioni della sifilide terziaria
  3. Sifilide congenita e diagnosi neonatale

Caratteristiche dell'esantema papuloso

Esantema papuloso o maculo-papuloso, definito roseola (“roseolico” vuol dire appunto “papuloso”), collegato a una disseminazione ematogena dell’infezione. Si tratta di lesioni sfumate, non pruriginose, sparse tipicamente a livello del tronco e a livello degli arti, spesso simmetricamente.

Le lesioni a volte hanno un collaretto periferico. Le stesse lesioni possono essere a livello mucoso. Sono seguite da eruzioni papulose. Durano circa 1-2 settimane, quindi se il paziente non è attento possono sfuggirgli, o comunque, non essendo pruriginose, non è spinto a richiedere repentinamente una consulenza. La particolarità dell’esantema della sifilide secondaria è che colpisce i palmi delle mani e le piante dei piedi, cosa molto rara nella maggior parte delle altre infezioni. Dunque, quando si riscontra questo aspetto, è importante indirizzare subito i sospetti verso la sifilide. Un caso come quello in figura può essere scambiato anche per psoriasi. Nota: nell’immagine si ha un esantema che viene definito sifiloderma papuloso corimbiforme (“a corimbo”, come l’esplosione di una bomba).

Manifestazioni della sifilide terziaria

La sifilide terziaria è caratterizzata da lesioni ascessuali, definite gomme luetiche. Sono dei noduli dermo-ipodermici che possono colpire la cute o anche gli organi interni, causando danno (nell’osso creano un buco, nella parete vasale determinano una rottura, nel sistema nervoso determinano un danno localizzato come fosse un tumore...). È estremamente rara.

Sifilide congenita e diagnosi neonatale

A seconda del periodo in cui avviene l’infezione nella gravidanza si manifesta:

● Sifilide congenita precoce: con aborto del feto

● Sifilide congenita tardiva, che comporterà lo sviluppo dismorfico con alterazioni ossee, cutanee, dentali ecc

Oggigiorno questi eventi non si verificano più, o comunque sono molto rari in quanto all’inizio della gravidanza si fa sempre lo screening per la sifilide.

Con un neonato da madre sifilidica è importante capire se c’è stato un passaggio passivo di anticorpi a livello placentare o se si è verificata una produzione autoctona di anticorpi da parte del feto, indice dell’avvenuta infezione. Si esegue un test ELISA e si ricercano le IgM specifiche per il treponema, in quanto questa classe di anticorpi non passa attraverso la placenta: se ci sono le IgM significa che si ha un’infezione del feto, se invece ci sono solo IgG può essere solo un passaggio placentare. Regolarmente per la diagnosi si associa un test treponemico con un test non treponemico.

Il test VDRL è un test di microagglutinazione con un antigene cardiolipidico, che è significativo della malattia.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche distintive dell'esantema papuloso nella sifilide secondaria?
  2. L'esantema papuloso nella sifilide secondaria si manifesta con lesioni sfumate, non pruriginose, tipicamente sparse sul tronco e sugli arti, spesso simmetricamente. Una caratteristica distintiva è che colpisce i palmi delle mani e le piante dei piedi, un aspetto raro in altre infezioni.

  3. Come si distingue la sifilide congenita precoce dalla sifilide congenita tardiva?
  4. La sifilide congenita precoce si manifesta con l'aborto del feto, mentre la sifilide congenita tardiva comporta lo sviluppo dismorfico con alterazioni ossee, cutanee, dentali, ecc. Questi eventi sono oggi molto rari grazie allo screening prenatale.

  5. Qual è l'importanza del test ELISA e delle IgM specifiche nel contesto della sifilide congenita?
  6. Il test ELISA e la ricerca delle IgM specifiche per il treponema sono cruciali per determinare se c'è stata un'infezione del feto. Le IgM non attraversano la placenta, quindi la loro presenza indica un'infezione fetale, mentre la presenza di sole IgG può indicare un passaggio placentare di anticorpi.

Domande e risposte