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Cute - Spiegazione
Per la maggior parte di noi dire “cute” significa parlare di “pelle”, ma non è così. La pelle è infatti “solo” la parte più esterna della cute, che si presenta come un organo complesso, formato da 3 STRATI PRINCIPALI.
I 3 strati della cute si chiamano:
Epidermide, a sua volta suddivisa in 5 strati
Derma, a sua volta diviso i 3 strati
Ipoderma, parte che connette la cute con il tessuto muscolare sottocutaneo e il pannicolo adiposo sottocutaneo.
Vediamo ora la struttura della cute partendo dall’esterno…
L’epidermide è un tessuto epiteliale, pavimentoso, pluristratificato, cheratinizzato, privo di vasi sanguigni. Prende il nutrimento dallo strato sottostante, il derma.
Il nutrimento arriva facilmente agli strati più profondi dell’epidermide, (quelli a maggior contatto con il derma), difficilmente agli strati più alti (costituiti da cellule con pochissima materia extracellulare), in continuo rinnovamento
Le cellule dell’epidermide si dispongono a formare ben cinque diversi strati:
Strato basale
Strato spinoso
Strato lucido
Strato granuloso
Strato corneo
ogni 3 / 4 settimane le cellule del tessuto migrano dallo strato basale a quello corneo, e vanno incontro a un processo di trasformazione, detto di cheratinizzazione, nel quale perdono la capacità di dividersi e il nucleo e si riempiono di granuli di cheratina, una sostanza impermeabile all’acqua.
Per continuare, aprire il file allegato (la cute)
APPARATO
TEGUMENTARIO
PELLE/CUTE ANNESSI CUTANEI
EPIDERMIDE GHIANDOLE
DERMA PELI
IPODERMA UNGHIE
STRUTTURA DELLA CUTE
Per la maggior parte di noi dire “cute” significa parlare
di “pelle”, ma non è così.
La pelle è infatti “solo” la parte più esterna della cute,
che si presenta come un organo complesso, formato da
3 STRATI PRINCIPALI. 3
I 3 strati della cute si chiamano:
EPIDERMIDE, a sua volta suddivisa in 5 strati
DERMA, a sua volta diviso i 3 strati
IPODERMA, parte che connette la cute con il tessuto
muscolare sottocutaneo e il pannicolo adiposo
sottocutaneo.
Vediamo ora la struttura della cute partendo
dall’esterno… 4
Struttura della cute:
disegno 5
6
EPIDERMIDE
• L’epidermide è un tessuto epiteliale, pavimentoso,
pluristratificato, cheratinizzato
• privo di vasi sanguigni. Prende il nutrimento dallo
strato sottostante, il DERMA
• Il nutrimento arriva
facilmente agli strati più profondi dell’epidermide,
quelli a maggior contatto con il derma
difficilmente agli strati più alti costituiti da cellule con
pochissima materia extracellulare
• è in continuo rinnovamento 7
• Le cellule dell’epidermide
si dispongono a formare
ben cinque diversi strati
Strato basale
Strato spinoso
Strato lucido
Strato granuloso
Strato corneo
8
• ogni 3 / 4 settimane le cellule del tessuto migrano
dallo strato basale a quello corneo, che è il più
superficiale...
• vanno incontro a un processo di trasformazione,
detto di cheratinizzazione, nel quale perdono la
capacità di dividersi e il nucleo e si riempiono di
granuli di cheratina, una sostanza impermeabile
all’acqua. 9
10
Struttura della cute: immagine al
miscoscopio 11
1) STRATO BASALE (o germinativo):
• è lo strato più interno e sottile dell’epidermide.
• È formato da una sola fila di cellule basali,
cellule staminali prive di differenziazioni.
• cellule di forma cilindrica o cubica, che presentano il
nucleo, e hanno poco citoplasma con all’interno
sottili filamenti proteici da cui si formerà la
cheratina.
• Il contenuto idrico delle cellule di questo strato si
aggira attorno al 70-75%. 12
• La caratteristica di questo strato è l’intensa attività
«riproduttiva» (mitosi, processo che origina da una
sola cellula madre due cellule figlie identiche tra
loro).
La cellula basale si divide quindi a dare due nuove
cellule di cui una resta nello strato basale e
mantiene la sua caratteristica staminale e l’altra
inizia cioè il suo viaggio di risalita attraverso
gli altri strati dell’epidermide, trasformandosi in
cheratinocita 13
Cellule in mitosi: si vede come le
due cellule si separano e sono
Praticamente identiche tra loro Schema che raffigura la mitosi: una cellula
inizia con il dividere il proprio
materiale genetico, spostandolo alle estremità
per poi dividersi nel mezzo a dare
due cellule identiche a lei
e tra loro. 14
• I CHERATINOCITI subiscono una serie di
trasformazioni:
1.salgono sempre più verso l’alto per la continua
formazione di nuove cellule,
2. nel viaggio accumulano cheratina, una sostanza
impermeabile all’acqua,
3. tendono a corneificarsi ed essiccarsi,
indurendosi
4.perdono il nucleo
5. vanno in necrosi, ovvero muoiono
In questa trasformazione diventano così strutture
morte, dette corneociti o lamelle cornee, di
grande importanza per la cute perché la
proteggono. 15
CHE COS’E’?
1) il rivestimento esterno della nuova
borsa di Prada
2) pelle umana morta
3) pelle di cucciolo di elefante vivo 16
Le scaglie della foto formano lo strato corneo della nostra
pelle, quello strato che i cosmetologi raccomandano di
mantenere ben idratato ed esfoliato in modo che la cute
appaia più fresca e luminosa. Più le scaglie sono
compatte, infatti, più la pelle rifletterà meglio la luce e il
viso, per esempio, apparirà meno grigio e spento.
17
Accanto alle cellule basali, ci sono i MELANOCITI,
Presentano in genere una forma stellare.
I melanociti restano sempre nello strato basale, e
sintetizzano la melanina, pigmento tipico della cute,
responsabile del colorito bruno e la cui funzione è
quella di proteggere la cute dalle radiazioni
ultraviolette. 18
2) STRATO SPINOSO O DEL MALPIGHI:
•
è lo strato più spesso dell’epidermide, è formato, infatti,
da diverse file di cellule (fino a 20).
• Le cellule di questo strato modificano la propria forma
man mano che vanno verso la superficie del tessuto,
tendendo ad appiattirsi.
• Presentano comunque sempre il nucleo e ancora il
citoplasma. 19
• presentano inoltre dei sottili «spazi interspinosi»
attraverso i quali può scorrere la linfa epiteliale.
• hanno prolungamenti o spine citoplasmatiche che
sono tenute insieme dai desmosomi , che
• mettono collegamento le diverse cellule,
garantendone una perfetta coesione
• e permettendo degli interscambi di sostanze
e messaggi. 20
In questo strato si trovano
anche le cellule di
Langherans, cellule stellate
che rappresentano la prima
difesa immunitaria della
cute verso agenti patogeni
esterni e sostanze
indesiderate che vengono da
esse catturate e, in genere,
trasferite ai linfociti.
(Il nome di strato malpighiano
deriva, invece, da M. Malpighi,
il medico che iniziò a studiare
le caratteristiche della pelle
nel XVIII secolo). 21
3) STRATO GRANULOSO:
• è formato da 3-5 file di cellule che tendono ad
assumere una forma sempre più appiattita e poco
citoplasma.
• Contengono un valore attorno al 30% di acqua.
• Il nucleo presenta segni di atrofia, ovvero inizia a
diminuire le proprie dimensioni. 22
• Il citoplasma delle cellule produce delle proteine solide, simili
a granuli, costituite da cheratoialina, (da cui il nome di strato
cheratina dello strato corneo
granuloso) precursore della .
• Altri granuli più piccoli sono chiamati CORPI DI
ODLAND. Contengono materiale lipidico, che
disponendosi fra i corneociti ne permettono la
cementificazione. 23
4) STRATO LUCIDO:
• Presente solo sulla pianta del
piede e nel palmo della mano
• è formato da poche file di
cellule dalla forma allungata e
appiattita.
•
Il citoplasma e i nuclei sono
praticamente assenti.
• Le cellule di questo strato
contengono eleidina, una
sostanza oleosa che luminoso e
lucido, rendendolo ben
riconoscibile come una linea
chiara. 24
• Nelle cellule di questo strato sono presenti delle
proteine allungate.
• Grazie a queste lo strato lucido collabora con lo strato
granuloso a formare la BARRIERA DI RAIN,
• .
Questa barriera si oppone in particolare all’ingresso di
soluzioni acquose in generale: ecco perché lo strato
lucido è sviluppato nella pianta dei piedi e nel palmo
delle mani. 25
Lo strato lucido crea inoltre una seconda barriera,
altrettanto importante: la BARRIERA DI BLANK che si
oppone alla fuoriuscita di acqua dalla cute e quindi
alla disidratazione cutanea.
Le barriere di Rain e Blank vengono spesso
chiamate nel loro insieme BARRIERA DI RAIN-
BLANK, dal momento che cooperano a difendere la
cute dalla disidratazione e dall’ingresso di
soluzioni acquose. 26
BARRIERA DI BLANK
BARRIERA DI RAIN 27
4) STRATO CORNEO:
• è lo strato più superficiale dell’epidermide.
• spessore è particolarmente elevato sul palmo della
mano e sulla pianta dei piedi.
•
È formato da diverse file di «lamelle» molto appiattite,
mediamente 15-20, disidratate e prive di nucleo, con
membrana plasmatica molto ispessita, infarcite di
cheratina sotto forma di filamenti.
• sono cellule morte (trasformazione dei cheratinociti
dello strato basale), che si sfaldano e vengono
eliminate.
• Sono chiamte corneociti e sono il risultato finale del
processo di cheratinizzazione. 28
Strato corneo visto al
microscopio elettronico Lamella corna
29
Le lamelle cornee si incastrano strettamente tra
loro nella porzione più interna, detta strato
corneo compatto, e in modo più lasso in quella
più esterna, detta strato corneo disgiunto.
Strato corneo disgiunto
Strato corneo
compatto 30
• Lo strato corneo e la cheratina, dura e resistente,
svolgono un ruolo fondamentale di difesa nei confronti
di diversi agenti chimici e fisici con cui entriamo in
contatto.
• Le lamelle cornee intrappolano l’eleidina che, insieme
al sebo ed al sudore, forma il caratteristico FILM IDRO-
ACIDO-LIPIDICO.
• Caratteristica fondamentale di questo strato è la
presenza di LIPIDI INTERCORNEOCITARI (numero 2
nella figura) che si oppongono alla disidratazione e
all’ingresso di sostanze nocive.
31
Tale barriera ha la FUNZIONE di:
• Evitare che microorganismi, agenti chimici e allergenici
(sostanze che provocano allergia) possano entrare nella
cute.
• Ridurre la perdita di acqua transepidermica, ovvero dovuta
all’evaporazione, e proteggere il corpo dalla
disidratazione.
Se gli strati superiori dei corneociti vengono rimossi, per
esempio con un cerotto adesivo, vengono asportati anche
i lipidi epidermici, e la pelle diventa più permeabile
all'acqua e ad altre sostanze come gli agenti chimici e i
microrganismi patogeni. 32
33
MEMBRANA BASALE
La membrana basale è una struttura di ancoraggio cui si
legano sia le cellule dello strato basale
dell’epidermide, sia le strutture del derma sottostante.
Presenta 2 FUNZIONI principali:
• Far aderire tra loro epidermide e derma, così che si
muovano come un tutt’uno.
• Fermare le sostanze e i microrganismi che siano
riusciti a penetrare nell’epidermide affinché non
raggiungano il derma… cosa fondamentale dal
momento che nel derma ci sono i vasi sanguigni, porta
d’accesso per tutto l’organismo. 34
DERMA
• Il derma si localizza al di sotto dell’epidermide.
• Il derma è di colore biancastro e di spessore variabile
a seconda dei distretti corporei.
• La sua FUNZIONE è portare nutrimento, sostegno,
elasticità, resistenza e difesa alla cute.
Il derma è composto da un tessuto connettivo: «poche
cellule» e di molta sostanza intercellulare in cui le
cellule sono immerse. 35
• Le cellule tipiche del derma si chiamano FIBROBLASTI:
• cellule grosse, di forma irregolare,
• producono e secernono in continuazione le
componenti della sostanza amorfa che le circonda,
così da favorire un ricambio delle fibre vecchie e rovinate.
• Con l'età l'attività dei fibroblasti tende a diminuire: ecco
perché il derma perde gradualmente la sua elasticità e il
suo tono.
Fibroblasti disegnati e
visti al microscopio
elettronico
36
Accanto ai fibroblasti si trovano
• MACROFAGI (con attività fagocitaria, ovvero capaci
di mangiarsi il «nemico»;
• MASTOCITI (legati invece ai fenomeni di allergia;
• PLASMACELLULE (capaci di produrre e secernere
anticorpi specifici per i microrganismi già noti al corpo
3 - Plasmacellula
2 - Mastocita 37
1 - Macrofago