Concetti Chiave
- Le criopirinopatie sono sindromi infiammatorie genetiche associate a mutazioni del gene NLRP3, che influenzano la risposta infiammatoria attraverso l'attivazione dell'inflammasoma e la secrezione di IL-1β.
- La sindrome Cinca è la forma più grave di criopirinopatia, con sintomi che compaiono nei primi giorni di vita, tra cui rash orticarioide, febbre e alterazioni del sangue.
- La FCAS è la forma più lieve, caratterizzata da episodi infiammatori scatenati dal freddo, che includono febbre e rash, con normalizzazione delle condizioni nei periodi intercritici.
- La colchicina, utilizzata principalmente per la gotta, è efficace nell'80% dei casi di febbre mediterranea familiare (FMF), ma non è efficace nella TRAPS; presenta interazioni farmacologiche significative.
- Farmaci come anakinra e canakinumab, che bloccano l'attività di IL-1, sono utilizzati con successo nella gestione delle criopirinopatie e della TRAPS, con risposte cliniche positive rispetto ai placebo.
Le criopirinopatie o Caps (Cryopyrin Associated Periodic Syndrome) comprendono : Familiar Cold Auto- inflammatory Syndrome (Fcas), sindrome di Muckle-Wells (Mes) e sindrome Cinca (Chronic Infantile Neurologic Cutaneus and Articular syndrome). Tali condizioni sono secondarie a mutazioni del gene Nlpr3 (o Cias1), codifica per la proteina criopirina, che presenta un ruolo cruciale nel controllo della risposta infiammatoria, in particolare ha un ruolo nell’attivazione dell’inflammasoma che porta alla secrezione di Il-1β; un’alterata funzione della criopirina non permette la normale inibizione della secrezione di tale citochina, i cui livelli persistono elevati causando un’aberrante flogosi sistemica. Le mutazioni a carico del gene nlrp3 sono trasmesse con modalità Ad, anche se in molti casi i pazienti si tratta di muta zioni “de novo”, insorte nella cellula germinale.
Indice
Sindrome Cinca e sintomi
La sindrome Cinca rappresenta il fenotipo clinico più severo. Tale condizione presenta generalmente il suo esordio nei primi giorni di vita con un quadro di rash orticarioide non pruriginoso associato a febbre intermittente e ad alterazione dell’emocromo (leucocitosi neutrofila e anemia) e degli indici di flogosi.
Fcas e caratteristiche cliniche
La fcas rappresenta il fenotipo clinico più lieve tra le tre condizioni. Tale condizione è caratterizzata da episodi di flogosi sistemica di breve durata (
Uso della colchicina
La colchicina viene tipicamente utilizzata per trattare la gotta. Si tratta di un farmaco con un range terapeutico ristretto. Può prevenire l’attacco da Fmf ed è molto efficace: 80% risponde alla colchicina e previene la comparsa di amiloidosi, evitando l’uso degli immunosoppressori. Agisce bloccando la polimerizzazione della tubulina e quindi dei microtubuli, contrastando di fatto l’attivazione dei neutrofili.
Interazioni farmacologiche della colchicina
Viene somministrata una compressa da 1mg e il farmaco può essere dato anche in gravidanza o ai bambini sotto i 5 anni- La colchicina inoltre dà problemi di interazioni farmacologiche quando viene somministrata contemporaneamente a sostanze che alterano l’attività enzimatiche dei citocromi come: le statine, macrolidi, antimicotici, antiepilettici, diltizem e verapamil, ciclosporina, Ipp, succo di pompelmo e melograno. Se la colchicina si accumula e la sua concentrazione plasmatica aumenta possono comparire: anemia, leucopenia, azospemia e Cid (infatti il farmaco può essere impiegato a scopo suicidario).
È indicato tenere monitorati i livelli delle transaminasi e delle Cpk.
Trattamenti alternativi per Traps
Nella Traps la colchicina non è efficacie. Bisogna invece impiegare farmaci che contrastano l’attività dell’ Il- 1: si può agire direttamente bloccando il mediatore oppure bloccare il rettore, rendendolo incapace di interagire con il ligando.
L’anakinra è un’antagonista recettoriale ricombinante: il farmaco blocca quindi sia l’azione dell’Il-1 α sia dell’Il-1 β. Si somministra per via sottocutanea, ha una breve emivita e l’escrezione è prevalentemente renale. Funziona bene nella Fmf che non ha risposto alla terapia con colchicina e anche nella Traps.
Efficacia del canakinumab
Il canakinumab è un anticorpo monoclonale completamente umanizzato che ha come bersaglio l’Il-1 beta, ed è tipicamente impiegato nella Traps e nelle criopirinopatie. I pazienti affetti da Fmf e resistenti alla colchicina che avevano ricevuto il farmaco, hanno avuto una risposta del 63% vs al 6% trattati con placebo.
Nei pazienti affetti dalla sindrome da Iper-IgD la risposta è stata del 35% al farmaco vs 6% al placebo. Per la Ttraps la risposta al farmaco è stata del 45% vs 4%. In altre parole, il farmaco ha evidenziato un’assoluta efficacia del farmaco.
Domande da interrogazione
- Quali sono le criopirinopatie e come si manifestano?
- Qual è il ruolo della colchicina nel trattamento delle malattie infiammatorie?
- Quali sono le alternative terapeutiche per la Traps e le criopirinopatie?
- Quali sono le precauzioni da prendere quando si somministra la colchicina?
- Qual è l'efficacia del canakinumab nei pazienti resistenti alla colchicina?
Le criopirinopatie, o Caps, includono il Familiar Cold Auto-inflammatory Syndrome (Fcas), la sindrome di Muckle-Wells (Mes) e la sindrome Cinca. Sono causate da mutazioni del gene Nlpr3, che alterano la funzione della criopirina, portando a un'eccessiva secrezione di Il-1β e a un'infiammazione sistemica. La sindrome Cinca è la più grave, con esordio precoce e sintomi come rash orticarioide e febbre intermittente.
La colchicina è usata principalmente per trattare la gotta e prevenire attacchi di Fmf. È efficace nell'80% dei casi, prevenendo l'amiloidosi e riducendo la necessità di immunosoppressori. Agisce bloccando la polimerizzazione della tubulina, inibendo l'attivazione dei neutrofili. Tuttavia, ha interazioni farmacologiche significative e richiede monitoraggio.
Per la Traps, la colchicina non è efficace. Si utilizzano farmaci che bloccano l'attività dell'Il-1, come l'anakinra e il canakinumab. L'anakinra è un antagonista recettoriale che blocca l'azione dell'Il-1 α e β, mentre il canakinumab è un anticorpo monoclonale mirato all'Il-1 beta, efficace anche nelle criopirinopatie.
È importante monitorare i livelli delle transaminasi e delle Cpk, poiché la colchicina può causare effetti collaterali gravi se si accumula nel plasma. Inoltre, bisogna evitare interazioni con farmaci che alterano l'attività dei citocromi, come statine e macrolidi, per prevenire effetti tossici.
Nei pazienti con Fmf resistenti alla colchicina, il canakinumab ha mostrato una risposta del 63% rispetto al 6% con placebo. Anche nella sindrome da Iper-IgD e nella Traps, il farmaco ha dimostrato un'efficacia significativa, evidenziando il suo potenziale terapeutico nelle criopirinopatie.