Concetti Chiave
- Il carcinoma del colon-retto è più comune nei paesi industrializzati e si sviluppa lentamente, permettendo una diagnosi precoce tramite screening regolare per individuare il sangue occulto fecale (SOF).
- Lo screening si rivolge a donne e uomini tra i 50 e i 69 anni, con un ciclo biennale, ed è fondamentale per ridurre sia la mortalità che l'incidenza del carcinoma grazie alla rimozione dei polipi.
- I fattori di rischio principali per la cancerizzazione degli adenomi includono età avanzata, sede rettale, tipo sessile e istologico villoso, dimensioni superiori a 2 cm, e displasia di alto grado.
- La colonscopia è il test di secondo livello, utilizzato sia per la diagnosi che per la rimozione terapeutica degli adenomi, con gestione dei risultati centralizzata da un centro screening.
- I dati raccolti dallo screening forniscono informazioni epidemiologiche cruciali e aiutano a valutare l'efficacia del programma nel ridurre la mortalità da carcinoma del colon-retto.
Indice
Screening del sangue occulto fecale
Vengono chiamate donne e uomini tra 50aa e i 69aa per ricercare il Sof (sangue occulto fecale) ogni 2aa. L’età è un importante fattore di rischio e sotto i 40aa si trovano praticamente solo forme ereditarie, la diagnosi media è all’età di 72aa nell’uomo e 74aa nella donna. Si trova più frequentemente nei paesi industrializzati. E’ un tumore a lenta crescita quindi ci permette di identificarlo precocemente con lo screening: colon normale -> iperproliferazione epitelio -> adenoma con sanguinamenti -
> carcinoma.
La fase dell’adenoma è quella fondamentale perché spesso
determina il sanguinamento, oggetto del test di screening. Più l’adenoma è grande più è facile che ci sia displasia di alto grado e carcinoma.
Fattori correlati alla cancerizzazione dell’adenoma:
- Età
- Sede: retto
- Tipo microscopico: sessile
- Tipo istologico: villoso
- Dimensioni: >2cm (10% progressione)
- Displasia di alto grado
Sintomi e importanza dello screening
Il sintomo classico è il sanguinamento rettale ma solo il 10% sanguina visibilmente (dimensioni >1,5-2cm), nella maggior parte dei casi è invece un sanguinamento occulto che si cerca con lo screening (sof). E’ interessante notare che lo screening del carcinoma colon-retto non riduce solo la mortalità ma anche l’incidenza (a differenza della mammografia che fa una diagnosi ma non previene la patologia). Nel cancro colon-retto c’è la rimozione dei polipi e quindi prevengo
la trasformazione di adenoma in carcinoma. È uno degli screening che funziona meglio. Purtroppo non è molto accettato dalla popolazione.
Le lesioni progrediscono secondo questo schema: Piccolo adenoma -> adenoma a rischio -> adenoma cancerizzato -> carcinoma avanzato
Fino allo stadio di adenoma cancerizzato posso risolvere il quadro con una semplice asportazione in endoscopia. Il test di 2° livello è la colonscopia: questa è anche terapeutica, se trovo l’adenoma lo tolgo. L’unico problema è che necessita di “molto” tempo e personale quindi i tempi d’attesa possono essere molto lunghi.
Procedura di screening e follow-up
Vengono invitate tutte le persone dopo i 50aa fino ai 69aa. La popolazione interessata riceverà una lettera a casa con le etichette per il ritiro della provetta in farmacia/ospedale, la provetta contenente un piccolo quantitativo di feci si consegnerà poi in una bustina alla farmacia/ospedale che si occuperà di mandarla in laboratorio.
Se negativo si rifà dopo due anni.
Se positivo si accorda con il paziente un appuntamento per la colonscopia. Se questa è negativa l’endoscopia decide se ripetere dopo 2 anni il SOF come normale screening, se elimina degli adenomi segue diversi specifici protocolli sempre con colonscopia. Se l’anatomo patologo trova margini non indenni si passa all’intervento chirurgico.
Gestione e importanza dei dati
Il tutto è gestito da un centro screening che sfrutta un software per selezionare le fasce di popolazione da sottoporre allo screening ed invia le lettere d’invito.
Se risultata negativa la persona si ripresenterà al prossimo screening, se invece è risultata positiva il centro screening la invia direttamente al test di 2° livello tenendo tutto monitorato.
E’ molto importante raccogliere i dati raccolti con lo screening perché ci danno dati epidemiologici importanti e ci aiutano a capire se è un programma efficace (riduce la mortalità).
Sono presi in carico gratuitamente tutti i pazienti con sintomi in cui si sospetta un cancro intervallo, cioè un cancro che compare tra due episodi di screening. Il centro screening, senza impegnativa o pagamento, mette il paziente direttamente in contatto con lo specialista, perché tutte le prestazioni relative a questi sintomi sono gratuite.
Domande da interrogazione
- Qual è l'età raccomandata per lo screening del carcinoma del colon-retto?
- Qual è il sintomo classico del carcinoma del colon-retto e come viene rilevato?
- Quali sono i fattori che influenzano la cancerizzazione di un adenoma?
- Come viene gestito il processo di screening per il carcinoma del colon-retto?
- Qual è l'importanza della raccolta dati nello screening del carcinoma del colon-retto?
Lo screening è raccomandato per uomini e donne tra i 50 e i 69 anni, poiché l'età è un importante fattore di rischio.
Il sintomo classico è il sanguinamento rettale, ma spesso è occulto e viene rilevato tramite il test del sangue occulto fecale (SOF).
I fattori includono l'età, la sede (retto), il tipo microscopico (sessile), il tipo istologico (villoso), le dimensioni (>2cm) e la displasia di alto grado.
Le persone ricevono una lettera con etichette per ritirare una provetta in farmacia/ospedale, consegnano un campione di feci, e se il test è positivo, viene programmata una colonscopia.
La raccolta dati è cruciale per ottenere informazioni epidemiologiche e valutare l'efficacia del programma di screening nel ridurre la mortalità.