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Concetti Chiave

  • I diabetici hanno un tasso di ospedalizzazione più alto rispetto ai non diabetici, con una degenza ospedaliera più lunga a parità di causa.
  • Le complicanze croniche del diabete, come insufficienza cardiaca e respiratoria, sono in aumento nonostante il calo delle complicanze acute.
  • Il diabete è una delle principali cause di cecità, insufficienza renale, amputazioni e contribuisce significativamente a infarti e ictus.
  • Ogni anno in Italia, il diabete porta a circa 125.000 decessi, paragonabili a quelli dovuti al cancro, riducendo l'aspettativa di vita di circa 6 anni.
  • La gestione del diabete è cruciale per prevenire complicanze gravi e migliorare la qualità della vita, richiedendo maggiore sensibilizzazione pubblica.

Complicanze e ospedalizzazioni nei diabetici

Chi ha il diabete viene anche ricoverato più frequentemente (quasi il 16% rispetto all’8,5% dei non diabetici) e più volte (1,6 ricoveri per ricoverato diabetico, di 1,4 per ricoverato non diabetico), con una degenza più lunga a parità di causa del ricovero. I ricoveri per complicanze acute legate ad un grave scompenso metabolico si sono dimezzati tra il 2001-2010 e sono tuttora in calo (1% dei ricoveri tra i pazienti diabetici), ma aumentano sempre più per complicanze croniche.
Tipicamente, questi pazienti vengono ricoverati per insufficienza respiratoria o edema polmonare, insufficienza e scompenso cardiaco, ischemie, aritmie, ecc.
Dai dati raccolti si vede anche la differenza del costo di ricoveri per i diabetici e i non diabetici, ma che risulta essere trascurabile. Questo è dovuto al sistema con cui sono definiti i costi in sanità, che il professore definisce “fallace” in quanto si basa sul motivo del ricovero e non sulla effettiva durata della degenza. Ad esempio, un ricovero per polmonite di due persone avrà sempre lo stesso costo in quanto tale, nonostante magari una venga ricoverata per 10 giorni e l’altra per 30.
Il diabete può comportare complicanze molto più severe: è la prima causa di cecità (anche in persone ancora in età lavorativa), la prima causa di insufficienza renale con necessità di dialisi, la prima causa di amputazione non traumatica ed è anche concausa nel 40-50% di infarti ed ictus.
Considerando i 4 milioni di diabetici italiani, l’incidenza annua delle complicanze legate al danno d’organo :
• circa 80.000 scompensi cardiaci;
• circa 50.000 infarti (anche se si tratta di un dato approssimativo difficile da stimare, perché spesso non si indica il diabete come diagnosi principale o tra le comorbidità);
• circa 40.000 ictus;
• circa 2.000 persone che iniziano la terapia dialitica;
• circa 15.000 si sottopongono al laser per retinopatia rilevante;
• circa 10.000 subiscono un’amputazione (di cui 3.000 sono amputazioni di grosse porzioni dell’arto, ad esempio sotto o sopra il ginocchio).
Dei 4 milioni di diabetici italiani, la prevalenza delle complicanze croniche più severe:
• circa 400.000 hanno già avuto un infarto;
• circa 250.000 hanno già avuto un ictus;
• circa 200.000 hanno un problema serio ai reni (quindi meno di 30 ml/min filtrato estimato e/o macroalbuminuria);
• circa 200.000 hanno un problema serio agli occhi (es. retinopatia proliferante, pregressa panfotocoagulazione, maculopatia);
• circa 150.000 hanno un problema serio ai piedi (con circa 10.000 amputazioni per anno).
Possiamo quindi stimare che ogni 10 minuti un diabetico ha un infarto, uno ha un ictus e uno sviluppa un deficit visivo importante; ogni ora un diabetico subisce un’amputazione; ogni 4 ore un diabetico inizia la dialisi; ogni 5 minuti un diabetico muore a causa o anche a causa del diabete, per un totale di circa 125.000 decessi all’anno (quasi quanti sono quelli dovuti al cancro).
Dunque, da questi dati si evince che il diabete è una sorta di killer silenzioso: le persone diabetiche presentano infatti una netta riduzione dell’aspettativa di vita, correlata anche all’età di insorgenza malattia, tale per cui prima insorge il diabete, più saranno gli anni perduti. Mediamente si parla di una riduzione di 6 anni, di cui nel 50% è dovuta a cause vascolari, mentre la restante parte per neoplasie e altre cause.
Per questo motivo, il diabete non deve essere sottovalutato e va gestito nel miglior modo possibile, sensibilizzando la popolazione sui rischi che derivano da tale patologia (di cui si parla troppo poco).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la frequenza di ospedalizzazione per i diabetici rispetto ai non diabetici?
  2. I diabetici vengono ricoverati più frequentemente, con quasi il 16% rispetto all'8,5% dei non diabetici, e hanno una degenza più lunga a parità di causa del ricovero.

  3. Quali sono le principali complicanze croniche che portano al ricovero dei diabetici?
  4. Le complicanze croniche includono insufficienza respiratoria, edema polmonare, insufficienza e scompenso cardiaco, ischemie e aritmie.

  5. Quali sono le principali cause di mortalità e morbilità nei diabetici?
  6. Il diabete è la prima causa di cecità, insufficienza renale con necessità di dialisi, amputazioni non traumatiche, ed è concausa nel 40-50% di infarti e ictus.

  7. Qual è l'incidenza annua delle complicanze legate al danno d'organo nei diabetici italiani?
  8. L'incidenza annua include circa 80.000 scompensi cardiaci, 50.000 infarti, 40.000 ictus, 2.000 terapie dialitiche, 15.000 trattamenti laser per retinopatia e 10.000 amputazioni.

  9. Qual è l'impatto del diabete sull'aspettativa di vita?
  10. Il diabete riduce l'aspettativa di vita mediamente di 6 anni, con il 50% delle morti dovute a cause vascolari e il resto a neoplasie e altre cause.

Domande e risposte