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Concetti Chiave

  • Le miocarditi possono causare complicanze aritmiche non legate all'ischemia, ma all'infiammazione, come tachicardie e blocco di branca destro.
  • Le complicanze meccaniche principali da considerare nelle miocarditi includono rotture del setto interventricolare, interessamento pericardico e formazione di trombi.
  • Lo shock cardiogeno, principalmente causato dalla disfunzione ventricolare sinistra, si manifesta con ipotensione, cute fredda e alterazioni mentali.
  • In presenza di ischemia diffusa e shock cardiogeno, la mortalità è elevata, con necessità di coronarografia urgente e possibile intervento di specialisti.
  • La gestione delle complicanze come rottura del setto o insufficienza mitralica è complessa e può richiedere interventi chirurgici specialistici.

Indice

  1. Aritmie nelle miocarditi
  2. Altri aspetti

Aritmie nelle miocarditi

Questo argomento non è legato al tema della lezione, ovvero le Sca. È interessante notare però come altre condizioni possano determinare complicanze aritmiche, come per esempio le miocarditi. In questo caso non derivano dalla sofferenza ischemica del miocardio, ma dall’infiammazione. Ad esempio, si può avere tachicardia regolare monomorfica (con i Qrs tutti uguali), tachicardia irregolare polimorfica, blocco di branca destro completo (complesso Qrs slargato positivo con onda n, assomiglia alle orecchie di asino), salve di tachicardia.
In quasi tutti i casi ci sarà compromissione emodinamica. Le complicanze meccaniche maggiori da ricercare sono:
    • Rotture di setto interventricolare. Nella proiezione a quattro camere si vede distintamente se il setto è integro o meno. Può dare un quadro clinico grave.
    • Interessamento pericardico. A volte il paziente giunge all’osservazione molto dopo la genesi dell’angor (giorni). Se una parte del ventricolo è andato in necrosi (si vedono onde Q) si possono formare aneurismi ventricolari (dilatazione e assottigliamento della parete libera del ventricolo). La rottura dell’aneurisma porta a tamponamento cardiaco che porta a instabilità emodinamica.
    • Trombi.

Altri aspetti

In alcuni paesi anglosassoni o Us, questo esame viene effettuato da un tecnico. È definito come una condizione in cui la pressione arteriosa sistolica è persistentemente minore di 90 mmHg.
Per tutte le complicanze meccaniche, indipendentemente dalla base anatomopatologica, il ventricolo diventa ipocinetico o acinetico. Si riduce enormemente la frazione di eiezione, determinando ipotensione e shock.
Lo shock cardiogeno ha come causa principale la disfunzione ventricolare sinistra. Altre cause sono: rottura del setto ventricolare (formazione di shunt tra le camere), rottura della parete libera (da aneurisma), insufficienza mitralica da rottura di muscolo papillare.
Tra i segni principali ci sono:
    • Cute fredda, pallida/marezzata da vasocostrizione periferica
    • Contrazione della diuresi ( • Alterazione mentale. È fondamentale in pazienti anziani o con morbidità multiple. L’ipoperfusione determina confusione, disorientamento, incapacità di spiegare i sintomi.
All’emogas si vede un aumento del lattato per passaggio da metabolismo aerobio ad anaerobio nei tessuti. In caso di ischemia diffusa si arriva rapidamente allo shock. La mortalità a 30 giorni è del 40%, del 50% ad 1 anno.
Un paziente con shock cardiogeno da Sca ha indicazione alla coronarografia urgente, ma anche se la rivascolarizzazione è efficace la prognosi è comunque negativa.
In condizioni di ischemia di zone come il setto interventricolare o la parete libera, o in caso di grave insufficienza mitralica, la gestione è difficoltosa per il medico d’urgenza e può richiedere l’intervento di specialisti come il cardiochirurgo. La rottura del setto si può provare a tamponare con una patch (cardiologo).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le complicanze aritmiche associate alle miocarditi?
  2. Le miocarditi possono causare complicanze aritmiche come tachicardia regolare monomorfica, tachicardia irregolare polimorfica, blocco di branca destro completo e salve di tachicardia, spesso accompagnate da compromissione emodinamica.

  3. Quali sono le principali complicanze meccaniche delle miocarditi?
  4. Le complicanze meccaniche includono rotture di setto interventricolare, interessamento pericardico con possibile formazione di aneurismi ventricolari e trombi, che possono portare a tamponamento cardiaco e instabilità emodinamica.

  5. Quali sono i segni principali dello shock cardiogeno?
  6. I segni principali dello shock cardiogeno includono cute fredda e pallida, contrazione della diuresi e alterazione mentale, causati da ipoperfusione e vasocostrizione periferica.

  7. Qual è la prognosi per un paziente con shock cardiogeno da Sca?
  8. La prognosi per un paziente con shock cardiogeno da Sca è negativa, con una mortalità del 40% a 30 giorni e del 50% a 1 anno, anche se la rivascolarizzazione è efficace.

Domande e risposte