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Concetti Chiave

  • Il Sahelantropus tchadensis, datato a 7-6 milioni di anni fa, potrebbe rappresentare una delle prime divergenze tra esseri umani e scimpanzé.
  • Gli australopitechi, vissuti tra 4 e 2 milioni di anni fa, camminavano eretti e mostravano adattamenti fisici per vivere sul terreno.
  • Lucy, un Australopithecus afarensis scoperto nel 1974, dimostrava un'andatura bipede ma conservava caratteristiche adatte all'arrampicata.
  • L'Australopithecus africanus, comparso 3-2 milioni di anni fa, è considerato un possibile progenitore dell'uomo con abitudini alimentari variegate.
  • L'Homo habilis, vissuto circa 2,4 milioni di anni fa, rappresenta un ulteriore passo nell'evoluzione umana, con resti trovati in Africa orientale.

Classificazione uomo su linee temporali e diversità

Indice

  1. Antichi ominidi e loro caratteristiche
  2. Australopitechi e loro evoluzione
  3. Scoperte significative e loro importanza

Antichi ominidi e loro caratteristiche

L’ominide più antico finora scoperto è il Sahelantropus tchadensis risalente a 7-6 milioni di anni fa ( periodo nel quale si separarono le linee evolutive di esseri umani e scimpanzé.

Le prove non sono sufficienti per dire che il Sahelantropus, l’Ororin e l’Ardipithecus siano stati i primi ominidi o se facciano parte di una ramificazione diversa.

Australopitechi e loro evoluzione

Fra 4 e 2 milioni di anni fa molte specie sono conosciute con il nome di australopitechi, che camminavano in posizione eretta passando a una vita sul terreno; misuravano generalmente meno di un metro e mezzo e avevano una capacità cranica maggiore delle scimmie antropomorfe. Le ossa di bacino e arti inferiori si erano modificate rispetto a quelle del gorilla per sopportare il peso corporeo.

Gli arti anteriori venivano usati per estrarre dal suolo tuberi e radici, per afferrare oggetti e difendersi.

L’australopithecus panamensi è pensato come l’ominide più antico perché risale a circa 4 milioni di anni fa; è considerato il primo ominide a stare in posizione eretta(o bipedismo).

Scoperte significative e loro importanza

Nel 1974 fu scoperta Lucy, un australopithecus afarensis ( da Afar, luogo di rinvenimento) che aveva circa 3 milioni di anni; il suo cervello non era molto più grande di quello di uno scimpanzé, aveva braccia più lunghe delle gambe e dita di mani e piedi ancora adatte per arrampicarsi sugli alberi; la sua andatura era perfettamente bipede.

Australopithecus africanus : comparso 3-2 milioni di anni fa, fu considerato il vero progenitore dell’uomo.

aveva corporatura fragile ed era alto circa un metro e venti; probabilmente era bipede.

Si nutriva di radici e germogli, forse anche di uova, insetti e larve.

Homo habilis : risale a circa 2,4 milioni di anni fa, i resti furono scoperti in Africa orientale

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ominide più antico scoperto finora?
  2. L'ominide più antico scoperto finora è il Sahelantropus tchadensis, risalente a 7-6 milioni di anni fa, periodo in cui si separarono le linee evolutive di esseri umani e scimpanzé.

  3. Quali sono le caratteristiche principali degli australopitechi?
  4. Gli australopitechi, vissuti fra 4 e 2 milioni di anni fa, camminavano in posizione eretta, avevano una capacità cranica maggiore delle scimmie antropomorfe e utilizzavano gli arti anteriori per estrarre tuberi e radici, afferrare oggetti e difendersi.

  5. Qual è l'importanza della scoperta di Lucy?
  6. La scoperta di Lucy, un australopithecus afarensis di circa 3 milioni di anni fa, è significativa perché dimostra che aveva un'andatura perfettamente bipede, nonostante avesse un cervello non molto più grande di quello di uno scimpanzé e caratteristiche adatte per arrampicarsi sugli alberi.

Domande e risposte