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Concetti Chiave

  • I pazienti con disturbo di somatizzazione parallela tendono a raccogliere molti documenti clinici da fonti non affidabili, presentandoli come autorevoli.
  • C'è una tendenza a esagerare i sintomi e a non mantenere coerenza nella storia clinica, spesso ingannando i medici con quadri complessi.
  • Questi pazienti spesso mostrano insoddisfazione verso le opinioni mediche, con un alto tasso di abbandono delle cure e richieste di esami sempre più invasivi.
  • I fattori che contribuiscono al disturbo includono un basso livello culturale, condizioni socioeconomiche difficili, scarsa fiducia nella medicina e alessitimia.
  • Il disturbo è più comune tra le donne, con una prevalenza tra l'1% e il 2%, e può risultare cronico con sintomi che persistono a lungo.

Indice

  1. Accumulo di documenti clinici
  2. Insoddisfazione e rischi medici
  3. Fattori di rischio e decorso
  4. Diagnosi e approccio terapeutico

Accumulo di documenti clinici

Questi pazienti tendono ad accumulare montagne di carte nella propria cartella clinica, spesso derivate da persone neanche troppo raccomandabili ma presentate dal paziente come massimi esperti. Vi è una tendenza alla strumentalizzazione. Le descrizioni sono tendenzialmente vaghe e rispecchiano la descrizione dei sintomi del paziente stesso, che ha una tendenza a esagerare i sintomi. Inoltre, sono spesso presenti dei grandi “salti” tra le varie condizioni e sintomi, mentre normalmente ci si aspetta un tentativo di mettere ordine e coerenza nella propria storia clinica. A tutto questo si somma il fatto che molti medici si fanno abbindolare da un paziente con un quadro clinico così complesso.

Insoddisfazione e rischi medici

Si nota inoltre una tendenza all’insoddisfazione nei confronti dei vari pareri medici, alto indice di drop-out ed eventualmente anche minacce nei confronti del personale. Questi pazienti richiedono sempre più esami, con una tendenza crescente per quanto riguarda l’invasività.

Aumenta di conseguenza il rischio di malpractice.

Fattori di rischio e decorso

Fattori che concorrono alla manifestazione del disturbo sono:

● basso livello culturale

● scarse condizioni socioeconomiche

● ridotta fiducia nei confronti della medicina

● idee strampalate su malattie e farmaci

● aspetti psicodinamici, spesso questi pazienti hanno importanti disturbi della personalità

● tendenza alla somatizzazione fin dall’infanzia, con tendenza familiare

● genitori che hanno presentato mancanza di accudimento affettivo durante la malattia durante l’infanzia del paziente

alessitimia, l’incapacità di riconoscere le proprie emozioni e di comunicarle verbalmente. Questo fenomeno pare essere associato a leggere alterazioni del sistema limbico e della neocorteccia, quindi con una minima spiegazione biologica. Risultano comunque molto più importanti gli altri fattori.

Il decorso è cronico, la sintomatologia può perdurare per parecchio tempo.

Il rapporto maschi / femmine è compreso tra 1:5 e 1:20, quindi nettamente più frequente nelle donne. La prevalenza è di circa 1-2%, abbastanza ridotto ma si consideri la gravità del quadro. Esiste inoltre una certa familiarità del disturbo.

Diagnosi e approccio terapeutico

1. Esclusa la presenza di patologia sottostante: concetto da non reputare banale, perché se si indaga in maniera ostinata il paziente rafforza la sua credenza, mentre se non si indaga affatto quest’ultimo perde la fiducia nei confronti del medico.

2. Anche se esiste, l’intensità dei sintomi non risulta proporzionale alla patologia

3. Non esistono possibilità di dimostrare dei meccanismi fisiopatologici di spiegare la sintomatologia stessa

4. Deve esistere la possibilità di spiegare la sintomatologia attraverso modelli patogenetici di tipo sociale o psicodinamico: tramite l’anamnesi psicosociale si possono indagare eventuali problemi, dispiaceri, elementi di stress recenti, un eventuale problema affettivo, bullismo a scuola, condizioni economiche della famiglia, etc. Ovviamente questa parte di anamnesi non può essere svolta in pochi minuti, richiede il giusto tempo

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i fattori che concorrono alla manifestazione del disturbo di somatizzazione parallela?
  2. I fattori che concorrono alla manifestazione del disturbo sono il basso livello culturale, le scarse condizioni socioeconomiche, la ridotta fiducia nella medicina, le idee strampalate su malattie e farmaci, gli aspetti psicodinamici e la tendenza alla somatizzazione fin dall'infanzia.

  3. Qual è il rapporto tra uomini e donne nel disturbo di somatizzazione parallela?
  4. Il rapporto maschi/femmine nel disturbo di somatizzazione parallela è compreso tra 1:5 e 1:20, quindi è nettamente più frequente nelle donne.

  5. Qual è il decorso del disturbo di somatizzazione parallela?
  6. Il disturbo di somatizzazione parallela ha un decorso cronico e la sintomatologia può perdurare per parecchio tempo.

  7. Come si può spiegare la sintomatologia del disturbo di somatizzazione parallela?
  8. La sintomatologia del disturbo di somatizzazione parallela può essere spiegata attraverso modelli patogenetici di tipo sociale o psicodinamico. Tramite un'adeguata anamnesi psicosociale è possibile indagare eventuali problemi, dispiaceri, elementi di stress recenti, problemi affettivi, bullismo a scuola, condizioni economiche della famiglia, ecc.

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