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Concetti Chiave

  • Il trattamento sperimentale palliativo per via arteriosa ha mostrato successo nel ridurre un tumore al pancreas, inizialmente diagnosticato erroneamente come adenocarcinoma.
  • La diagnosi corretta ha rivelato un tumore neuroendocrino del pancreas, che tende a rispondere bene alla terapia a causa della sua forte vascolarizzazione.
  • La distinzione tra metastasi ipervascolarizzate e ipovascolarizzate è cruciale per determinare l'approccio terapeutico più adeguato.
  • Le tecniche di imaging come ecografia, TC e RM, con mezzo di contrasto, sono essenziali per diagnosticare lesioni e pianificare interventi chirurgici.
  • Lo scotch test dimostra la capacità di generare immagini a raggi X ad alta risoluzione senza radiografia tradizionale, utile per distinguere dettagli spaziali e di contrasto.

Indice

  1. Gestione di paziente con cancro al pancreas
  2. Riassunto delle tematiche

Gestione di paziente con cancro al pancreas

Soggetto presenta un tumore al pancreas. Le lesioni come adenocarcinoma del pancreas sono uguali al tumore del colon, metastasi sottili secondarie, poco vascolarizzate e ipodense. In fase portale risultano ancora più ipodense. Tramite il trattamento per via arteriosa, trattamento sperimentale palliativo, le lesioni sono scomparse.
Nell’arco di un anno (dal 1999 inizio trattamento al 2000) si nota una riduzione del tumore alla coda del pancreas. Come si spiega un successo così importante? Diagnosi sbagliata. Non era un adenocarcinoma del pancreas, ma un tumore neuroendocrino del pancreas fortemente vascolarizzato. I tumori neuroendocrini tendono, dopo aver metastatizzato, a rispondere bene alla terapia.
Questa differenza di mortalità è spiegabile dal fatto che in un contesto di colangiocarcinoma in cui è presente ittero, vie biliari distese e annesse infezioni la metodologia a partizionamento risulta difficoltosa. Per questo motivo in pazienti con colangiocarcinoma si preferisce eseguire embolizzazione della vena porta.

Riassunto delle tematiche

Ricapitolando:
    ● individuare una lesione può essere fatto tramite imaging: ecografia, Tc o rm
    ● la diagnosi viene fatta aggiungendo il mezzo di contrasto e valutando il comportamento perfusionale
    ● quando in un soggetto è indicato alla resezione epatica, l’imaging permette di valutare Flr e permette di effettuare manovre di chiusura della vena porta.
    ● È importante distinguere le metastasi ipervascolarizzate (per esempio tumori neuroendocrinida) da metastasi ipovascolarizzate in quanto a seconda dei casi si cambia l’approcci terapeutico.
vediamo un esempio dello scotch test. Il test consiste nello svolgere rapidamente dello scotch, generando in questo modo raggi
X. Infatti, il movimento rapido permette la produzione di energia elettrostatica (come quando si tolgono i maglioni sintetici). Il fine è quello di impressionare una pellicola fotografica: viene fatta una radiografia. Notiamo la risoluzione ottimale, senza dover ricorrere alla radiografia.
Osserviamo la buona risoluzione in termini di:
    ● spazio: si riescono a distinguere linee particolarmente vicine tra loro
    ● contrasto: visualizziamo il tessuto nelle gradazioni che vanno dal nero al bianco. Questa ecografia è stata eseguita con contrasto iniettato in vena.
Sonda a 4 MHz. È un’immagine di epigastrio in longitudinale, dove è visibile il lobo sinistro con all’interno il ramo portale contornato dalla parete che appare iperecogena. È quindi facilmente distinguibile rispetto alla vena sovraepatica, dove non essendoci una parete viene a mancare anche quel “tondino” iperecogeno. In basso abbiamo il lobo caudato. Profondità totale: 17 cm.
l centro vediamo la vena porta, sotto la vena cava inferiore. La macchia bianca a destra con dietro gli artefatti è il gas contenuto nel duodeno, che non permette di visualizzare ciò che sta dietro. Infatti, il limite dell’ecografia è l’aria. Per questo motivo nel soggetto meteorico non si riesce a vedere nulla.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra adenocarcinoma del pancreas e tumore neuroendocrino del pancreas?
  2. La differenza principale risiede nella vascolarizzazione; il tumore neuroendocrino del pancreas è fortemente vascolarizzato e tende a rispondere bene alla terapia dopo aver metastatizzato, a differenza dell'adenocarcinoma del pancreas.

  3. Perché in pazienti con colangiocarcinoma si preferisce eseguire l'embolizzazione della vena porta?
  4. L'embolizzazione della vena porta è preferita in pazienti con colangiocarcinoma a causa delle difficoltà nel partizionamento dovute alla presenza di ittero, vie biliari distese e annesse infezioni.

  5. Quali sono i metodi di imaging utilizzati per individuare una lesione?
  6. Per individuare una lesione si possono utilizzare l'ecografia, la Tc (Tomografia Computerizzata) o la RM (Risonanza Magnetica), con l'aggiunta del mezzo di contrasto per valutare il comportamento perfusionale.

  7. Cosa dimostra lo scotch test e quali sono i suoi vantaggi?
  8. Lo scotch test dimostra la capacità di generare raggi X attraverso il movimento rapido dello scotch, offrendo una buona risoluzione in termini di spazio e contrasto senza dover ricorrere alla radiografia tradizionale.

Domande e risposte