Concetti Chiave
- La chirurgia per il carcinoma basocellulare in prossimità della palpebra richiede precisione per evitare complicazioni come l'ectropion.
- È fondamentale una conoscenza approfondita dell'anatomia, soprattutto nelle zone temporale, zigomatica e preauricolare, per evitare danni ai nervi facciali.
- L'escissione a losanga è un metodo efficace e semplice, spesso preferito negli anziani grazie alla buona guarigione, specialmente nelle aree con ghiandole sebacee.
- In alcuni casi, è possibile evitare la sutura per lasciare che la ferita si chiuda naturalmente, attendendo i risultati istologici per decisioni successive.
- La tecnica di sutura richiede attenzione per distribuire la tensione uniformemente ed evitare deformità come le "orecchie di cane" o sollevamenti asimmetrici.
Chirurgia del tumore basocellulare
Questo paziente settantenne ha un carcinoma basocellulare in una è una sede critica in quanto ci troviamo in prossimità della palpebra che non dovrà essere oggetto di interazione o si causerà un ectropion. In questa sede si devono inoltre considerare i rami del nervo trigemino che emergono. Una volta eseguita la losanga si sutura in orizzontale e già in settima giornata si ha una cicatrice poco visibile. Si tratta di un intervento ambulatoriale chedura un quarto d’ora. È necessaria un’ottima conoscenza dell’anatomia e, in particolare nella zona temporale, zigomatica e preauricolare, è doveroso prestare attenzione ai rami del nervo facciale. Questo argomento va senz’altro affrontato in sede di consenso informato, poiché vi possono essere complicazioni quali parestesie e anestesie che possono durare anche alcuni mesi.
L’escissione a losanga è un’escissione semplice che non dà grossi problemi, spesso nell’anziano è preferibile fare le losanghe un po’ più lunghe per evitare di ricorrere a tecniche più complesse. Per esempio nella regione nasale, vista la scarsa elasticità, si procede con un rapporto dimensionale tra losanga e lesione di 4 a 1 o 5 a 1, nella persona matura infatti l’abbondanza di ghiandole sebacee in questa zona permette una buona guarigione. In alcune zone è possibile anche non suturare e lasciar chiudere per seconda intenzione. Per esempio, un paziente con un carcinoma basocellulare sclerodermiforme non lo si sutura, ma si lascia aperto mettendo una opportuna medicazione sulla ferita in modo da attendere l’esito dell’esame istologico: se i margini risultano liberi si può chiudere altrimenti si allarga l’incisione.
Inoltre, se si esegue una losanga corta si formano due coni di cute detti “orecchie di cane”. Il motivo invece per cui in sede di sutura si dimezzano le dimensioni della losanga ad ogni punto e non si parte da una delle estremità per raggiungere quella opposta è distribuire uniformemente la tensione. Nella sutura viene utilizzato un portaaghi, un ago ed un uncino che consente di maneggiare la cute. In questi interventi bisogna prestare attenzione alle zone di cute prossime al margine libero. Ad esempio sulla fronte incidendo in modo ampio in questa zona il sopracciglio si solleverà causando piccole asimmetrie che poi regrediscono col tempo. La cute infatti cede naturalmente grazie alla lassità di tessuti e soprattutto per il fatto che si è agito solo sulla cute e non sulla muscolatura sottostante. Ancora, se si interviene nella regione nasale con la tecnica scorretta si può provocare un sollevamento dell’ala nasale, nelle regioni periorbitali una deformità della palpebra chiamata ectropion.
Domande da interrogazione
- Quali sono le considerazioni principali nella chirurgia del carcinoma basocellulare vicino alla palpebra?
- Qual è la tecnica di escissione preferita per il carcinoma basocellulare e perché?
- Quali sono le complicazioni potenziali discusse nel consenso informato?
- Perché è importante distribuire uniformemente la tensione durante la sutura?
È fondamentale evitare l'interazione con la palpebra per prevenire l'ectropion e considerare i rami del nervo trigemino.
L'escissione a losanga è preferita per la sua semplicità e perché non presenta grossi problemi, specialmente negli anziani.
Le complicazioni includono parestesie e anestesie che possono durare mesi.
Distribuire la tensione uniformemente evita la formazione di "orecchie di cane" e garantisce una migliore guarigione.