Concetti Chiave
- Le febbri possono essere classiche, nosocomiali, indotte da farmaci o da patologie del sistema nervoso centrale, con diverse cause tra cui infezioni, tumori e malattie autoimmuni.
- Le infezioni zoonotiche come Rickettsia, malattia di Lyme e Bartonella sono importanti cause di febbre, così come alcune malattie ematologiche e autoimmuni.
- Le protesi valvolari aumentano il rischio di endocardite infettiva, distinguibile in precoce (entro 1 anno dall'impianto) e tardiva (oltre 1 anno), con patogeni come S. aureus e Enterococchi.
- L'endocardite si manifesta con febbre, astenia, anoressia, soffio cardiaco nuovo o peggiorato, e necessita di emocolture per l'identificazione dei patogeni.
- In caso di emocolture negative, si ricorre a test anticorpali per identificare patogeni rari, essenziali nel 10% dei casi in cui i patogeni non vengono isolati.
Indice
Cause di febbre
Le Febbri/Fuo si possono distinguere in:- Fuo di tipo classico: patologia infettiva, patologia tumorale (tutte le patologie tumorali danno febbricola e anche la chemioterapia può determinare febbre), patologia autoimmune o autoinfiammatoria.
- Fuo di origine nosocomiale: la Fuo si definisce nosocomiale quando la febbre compare almeno 24h dopo l’ingresso in ospedale; è dovuta principalmente all’aumento della prevalenza di infezioni da patogeni multiresistenti agli antibiotici;
- Fuo da farmaci;
- Fuo da patologie del Snc: sono dovute ad alterazione dei centri termoregolatori, che può comportare febbre persistente.
Le principali infezioni di tipo zoonotico responsabili di Fuo sono:
- Rickettsia;
- malattia di Lyme;
- Bartonella;
- Brucella;
- Leptospirosi;
- patologie ematologiche: linfoma di Hodgkin e non-Hodgkin (frequentemente associato a febbre persistente);
- patologie autoimmuni: ibd; , sindrome emolitico-uremica;
- altre cause: cirrosi epatica, pancreatite.
Se nonostante tutte queste indagini non si arriva ad una diagnosi, in alcuni centri di riferimento regionali è possibile eseguire test di tipo metagenomico per ricercare sequenze genetiche o Rna di alcuni patogeni specifici.
Parentesi sulle endocarditi e sulle protesi valvolari come causa di febbre
Le protesi valvolari rappresentano un importante fattore di rischio per l’endocardite infettiva e in questo caso si distinguono:- endocardite precoce, entro 1 anno dall’impianto: legata a contaminazione operatoria;
- endocardite tardiva, oltre 1 anno dall’impianto: evento abbastanza frequente, rappresenta il 16% di tutti i casi di endocardite infettiva.
Gli agenti più frequenti sono:
- S. aureus (30%);
- Enterococchi (15%);
- Streptococchi provenienti dal cavo orale;
- Stafilococchi coagulasi negativi;
- miceti.
Non è sempre facile isolare questi patogeni, infatti nel 10% dei casi le emocolture sono negative. La patogenesi segue questa progressione:
- il patogeno entra nella circolazione sistemica;
- aderisce ad una superficie valvolare danneggiata o infiammata in precedenza;
- infezione persistente;
- proliferazione di una vegetazione;
- disseminazione sistemica ed embolizzazione periferica.
Clinica endocardite
Ecco la clinica dell'endocardite:- febbre (80%);
- astenia;
- anoressia, che possono determinare un importante calo di peso;
- soffio cardiaco di nuova insorgenza 848%) o peggioramento di un soffio preesistente (20%);
- microbiologia: si considera altamente suggestiva di endocardite il riscontro di almeno 3 set di emocolture positivi per uno dei patogeni più tipicamente associati ad endocardite infettiva; le emocolture sono positive nel 90% dei casi, mentre nel 10% dei casi in cui non viene identificato alcun patogeno è necessario richiedere test anticorpali per andare a ricercare patogeni più rari;
- ematuria (25%);
- splenomegalia (10%), a seconda dell’eziologia.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali cause di febbre di origine nosocomiale?
- Quali sono i patogeni più comuni associati all'endocardite infettiva nelle protesi valvolari?
- Quali sintomi clinici sono tipici dell'endocardite?
- Cosa si fa quando le emocolture risultano negative nel sospetto di endocardite?
La febbre di origine nosocomiale si manifesta almeno 24 ore dopo l'ingresso in ospedale ed è principalmente dovuta all'aumento della prevalenza di infezioni da patogeni multiresistenti agli antibiotici.
Gli agenti più frequenti sono S. aureus (30%), Enterococchi (15%), Streptococchi provenienti dal cavo orale, Stafilococchi coagulasi negativi e miceti.
I sintomi clinici tipici dell'endocardite includono febbre (80%), astenia, anoressia, soffio cardiaco di nuova insorgenza o peggioramento di un soffio preesistente, ematuria (25%) e splenomegalia (10%).
Quando le emocolture risultano negative, è necessario richiedere test anticorpali per ricercare patogeni più rari, poiché nel 10% dei casi non viene identificato alcun patogeno.