paoletz00
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Concetti Chiave

  • Le febbri possono essere classiche, nosocomiali, indotte da farmaci o da patologie del sistema nervoso centrale, con diverse cause tra cui infezioni, tumori e malattie autoimmuni.
  • Le infezioni zoonotiche come Rickettsia, malattia di Lyme e Bartonella sono importanti cause di febbre, così come alcune malattie ematologiche e autoimmuni.
  • Le protesi valvolari aumentano il rischio di endocardite infettiva, distinguibile in precoce (entro 1 anno dall'impianto) e tardiva (oltre 1 anno), con patogeni come S. aureus e Enterococchi.
  • L'endocardite si manifesta con febbre, astenia, anoressia, soffio cardiaco nuovo o peggiorato, e necessita di emocolture per l'identificazione dei patogeni.
  • In caso di emocolture negative, si ricorre a test anticorpali per identificare patogeni rari, essenziali nel 10% dei casi in cui i patogeni non vengono isolati.

Indice

  1. Cause di febbre
  2. Parentesi sulle endocarditi e sulle protesi valvolari come causa di febbre
  3. Clinica endocardite

Cause di febbre

Le Febbri/Fuo si possono distinguere in:
- Fuo di tipo classico: patologia infettiva, patologia tumorale (tutte le patologie tumorali danno febbricola e anche la chemioterapia può determinare febbre), patologia autoimmune o autoinfiammatoria.
- Fuo di origine nosocomiale: la Fuo si definisce nosocomiale quando la febbre compare almeno 24h dopo l’ingresso in ospedale; è dovuta principalmente all’aumento della prevalenza di infezioni da patogeni multiresistenti agli antibiotici;
- Fuo da farmaci;
- Fuo da patologie del Snc: sono dovute ad alterazione dei centri termoregolatori, che può comportare febbre persistente.

Le principali infezioni di tipo zoonotico responsabili di Fuo sono:
- Rickettsia;
- malattia di Lyme;
- Bartonella;
- Brucella;
- Leptospirosi;
- patologie ematologiche: linfoma di Hodgkin e non-Hodgkin (frequentemente associato a febbre persistente);
- patologie autoimmuni: ibd; , sindrome emolitico-uremica;
- altre cause: cirrosi epatica, pancreatite.

Se nonostante tutte queste indagini non si arriva ad una diagnosi, in alcuni centri di riferimento regionali è possibile eseguire test di tipo metagenomico per ricercare sequenze genetiche o Rna di alcuni patogeni specifici.

Parentesi sulle endocarditi e sulle protesi valvolari come causa di febbre

Le protesi valvolari rappresentano un importante fattore di rischio per l’endocardite infettiva e in questo caso si distinguono:
- endocardite precoce, entro 1 anno dall’impianto: legata a contaminazione operatoria;
- endocardite tardiva, oltre 1 anno dall’impianto: evento abbastanza frequente, rappresenta il 16% di tutti i casi di endocardite infettiva.

Gli agenti più frequenti sono:
- S. aureus (30%);
- Enterococchi (15%);
- Streptococchi provenienti dal cavo orale;
- Stafilococchi coagulasi negativi;
- miceti.

Non è sempre facile isolare questi patogeni, infatti nel 10% dei casi le emocolture sono negative. La patogenesi segue questa progressione:
- il patogeno entra nella circolazione sistemica;
- aderisce ad una superficie valvolare danneggiata o infiammata in precedenza;
- infezione persistente;
- proliferazione di una vegetazione;
- disseminazione sistemica ed embolizzazione periferica.

Clinica endocardite

Ecco la clinica dell'endocardite:
- febbre (80%);
- astenia;
- anoressia, che possono determinare un importante calo di peso;
- soffio cardiaco di nuova insorgenza 848%) o peggioramento di un soffio preesistente (20%);
- microbiologia: si considera altamente suggestiva di endocardite il riscontro di almeno 3 set di emocolture positivi per uno dei patogeni più tipicamente associati ad endocardite infettiva; le emocolture sono positive nel 90% dei casi, mentre nel 10% dei casi in cui non viene identificato alcun patogeno è necessario richiedere test anticorpali per andare a ricercare patogeni più rari;
- ematuria (25%);
- splenomegalia (10%), a seconda dell’eziologia.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali cause di febbre di origine nosocomiale?
  2. La febbre di origine nosocomiale si manifesta almeno 24 ore dopo l'ingresso in ospedale ed è principalmente dovuta all'aumento della prevalenza di infezioni da patogeni multiresistenti agli antibiotici.

  3. Quali sono i patogeni più comuni associati all'endocardite infettiva nelle protesi valvolari?
  4. Gli agenti più frequenti sono S. aureus (30%), Enterococchi (15%), Streptococchi provenienti dal cavo orale, Stafilococchi coagulasi negativi e miceti.

  5. Quali sintomi clinici sono tipici dell'endocardite?
  6. I sintomi clinici tipici dell'endocardite includono febbre (80%), astenia, anoressia, soffio cardiaco di nuova insorgenza o peggioramento di un soffio preesistente, ematuria (25%) e splenomegalia (10%).

  7. Cosa si fa quando le emocolture risultano negative nel sospetto di endocardite?
  8. Quando le emocolture risultano negative, è necessario richiedere test anticorpali per ricercare patogeni più rari, poiché nel 10% dei casi non viene identificato alcun patogeno.

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