paoletz00
Ominide
3 min
Vota

Concetti Chiave

  • Il Caso clinico 1 inizialmente suggeriva un morbo di Chron, ma ha portato alla diagnosi di tubercolosi peritoneale, evidenziata dai granulomi necrotizzanti caseosi e dal quadro radiografico.
  • Nel Caso clinico 2 è stato rilevato un volvolo intestinale con ischemia, inizialmente gestito conservativamente, ma successivamente richiedente intervento chirurgico per peggioramento clinico.
  • Il Caso clinico 3 ha coinvolto un'ottantenne con occlusione intestinale, evoluta in necrosi ischemica del colon con perforazione, gestita tramite resezione e anastomosi.
  • I casi clinici evidenziano l'importanza di un'attenta interpretazione degli esami radiologici e delle condizioni cliniche per una diagnosi e gestione corretta.
  • Le riflessioni sui casi sottolineano come le caratteristiche epidemiologiche e i segni clinici siano cruciali nella diagnosi differenziale e nella scelta dell'approccio terapeutico.

Indice

  1. Caso clinico 1
  2. Caso clinico 2
  3. Caso clinico 3

Caso clinico 1

Presentazione:
    • Day 0: Paziente di 43 anni giunto in Ps per e vomito negli ultimi 3-4 giorni.
    da circa 1 mese
    • Tc addome: che ha documentato quadro di occlusione intestinale con dubbio stop a livello delle anse tenuali.
    • Rx torace: addensamento al lobo polmonare superiore destro.
    • Esami ematochimici: Hb 15,2, Hct 44, Gb 6, Pcr 22, crea 0,67, K+ 3,89, Na+ 128, Cl- 89,
    coagulazione nella norma.
Azioni:
    • Si posiziona in Ps Sng con fuoriuscita di scarso materiale gastrico.
    • Si posiziona Cv all'ingresso in reparto. Si imposta digiuno, idratazione Ev, terapia antidolorifica al bisogno. Si raccoglie consenso sangue. Si richiedono esami per l’indomani. A digiuno.
Riflessioni: Ad un primo impatto potremmo pensare ad un morbo di Chron, invece si tratta di una tubercolosi peritoneale, cosa che di per sé si sarebbe dovuta sospettare fin dall’inizio considerato il reperto all ’rx torace (presenza di addensamenti all’apice polmonare di destra, indicativo di tubercolosi). Anche alla successiva laparotomia esplorativa si sarebbe potuto sospettare un Chron, vista la presenza di stenosi segmentali; tuttavia, il quadro radiografico e la visualizzazione di piccoli puntini bianchi lungo tutto l’intestino, che all’analisi istologica risultavano essere granulomi necrotizzanti caseosi, ha invece portato alla diagnosi di tubercolosi, anche viste le caratteristiche epidemiologiche del paziente (straniero, in Italia da pochi anni, marginalizzato.)

Caso clinico 2

Presentazione:
Day 0-1: non febbre. Perviene l'esito dell'emogasanalisi: lieve alcalosi, lattati nella norma. Si attende l'esito dell'emocromo in urgenza per valutare la tendenza dei leucociti (12000).
Riflessioni: All’ rx osserviamo la marezzatura fecale, ci
permette di dire che vi sono feci in colon. Alla Tc osserviamo una ansa a chicco di caffè, indicativa di un volvolo intestinale con un quadro di ischemia intestinale. Si è deciso inizialmente di non intervenire, considerati i bassi livelli di lattati. La clinica è peggiorata, comparendo anche singhiozzo (indicativo di una distensione gastrica).
Si è quindi deciso di intervenire prima con approccio videolaparoscopico e poi con approccio laparotomico, resecando l’ultima ansa ileale e confezionando un’anastomosi ileocecale.

Caso clinico 3

Presentazione:
    • Day 0: Paziente di anni 81, in quadro di occlusione intestinale secondaria a lesione stenosante del sigma. Giunta in Ps per addominalgia e stipsi ostinata nell'ultima settimana.
    • Si visita la paziente a letto: vigile, parzialmente orientata. Pv nei limiti, apiretica.
    • Si raccolgono i consensi in cartella, si invia fax per attivazione sala operatoria urgente, si richiedono Ugrc in riserva.
Riflessioni: In questo caso osserviamo una dilatazione del cieco, se la dilatazione è superiore ai 10 cm bisogna intervenire per evitare che vi sia una perforazione diastatica del colon. In seguito ad un aumento dei lattati e della procalcitonina si esegue una Tc che mette in evidenza un ispessimento di parete, compatibile con una complicanza ischemica post-operatoria. In sala operatoria si mette in evidenza una necrosi ischemica del colon discendente sino alla rima anastomotica con perforazione diastatica nonostante la raffia. Resezione del colon discendete e ascendente, rimane il colon trasverso e viene eseguita una anastomosi ileo colica e una stomia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la diagnosi finale del Caso clinico 1?
  2. La diagnosi finale del Caso clinico 1 è stata tubercolosi peritoneale, confermata dalla presenza di granulomi necrotizzanti caseosi e dalle caratteristiche epidemiologiche del paziente.

  3. Quali sono stati i principali interventi eseguiti nel Caso clinico 2?
  4. Nel Caso clinico 2, si è intervenuti inizialmente con un approccio videolaparoscopico e successivamente con un approccio laparotomico, resecando l’ultima ansa ileale e confezionando un’anastomosi ileocecale.

  5. Quali complicanze sono state osservate nel Caso clinico 3?
  6. Nel Caso clinico 3, è stata osservata una necrosi ischemica del colon discendente con perforazione diastatica, nonostante la raffia, che ha richiesto la resezione del colon discendente e ascendente.

  7. Quali esami hanno contribuito alla diagnosi nel Caso clinico 1?
  8. Nel Caso clinico 1, la diagnosi è stata supportata dall'Rx torace che mostrava addensamenti al lobo polmonare superiore destro e dall'analisi istologica che ha rivelato granulomi necrotizzanti caseosi.

  9. Quali sono stati i segni clinici che hanno portato all'intervento nel Caso clinico 2?
  10. Nel Caso clinico 2, il peggioramento clinico con comparsa di singhiozzo e la presenza di un'ansa a chicco di caffè alla Tc, indicativa di volvolo intestinale, hanno portato alla decisione di intervenire chirurgicamente.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community