Concetti Chiave
- Il trasportatore NIS è un meccanismo di trasporto attivo che concentra lo iodio nella tiroide, anche a basse concentrazioni esterne.
- Lo iodio è essenziale per prevenire patologie come gozzo endemico, ipotiroidismo e difetti dello sviluppo neurologico.
- I livelli adeguati di iodio urinario sono cruciali; in Italia, la media nazionale è di 71µg/L, indicando una deficienza media.
- La iodazione del sale è stata introdotta in molti paesi per aumentare le concentrazioni di iodio nella popolazione.
- La tireoglobulina, una grande proteina prodotta nel Golgi, è fondamentale per il processo di sintesi degli ormoni tiroidei.
Indice
Il trasportatore NIS e la tiroide
Il trasportatore NIS (sodium iodide symporter) è un meccanismo di trasporto attivo che avviene contro gradiente di concentrazione: l’obiettivo è quello di concentrare lo iodio in altissime quantità a livello della tiroide anche se le concentrazioni esterne sono molto basse (il rapporto tra interno ed esterno è di circa 30:1).
È un meccanismo molto efficiente, presente quasi esclusivamente nella tiroide (anche se non è un’espressione esclusiva, possiamo trovarlo in bassissime concentrazioni anche in altri organi come la placenta, la ghiandola salivare e la ghiandola mammaria).
Fabbisogno giornaliero di iodio:
● Adulti: 150 -250 μg/die
● Bambini: 90-120 μg/die
● Gravidanza: 250 μg/die
Test dello iodio urinario
È disponibile un test che consiste nella misura dello iodio urinario: lo iodio viene escreto nelle urine entro 48 ore dall’assunzione, permettendo di trovarne il 98% al suo interno. Una raccolta estemporanea delle urine, quindi, con un dosaggio dello iodio in questo campione fornisce una misura adeguata dell’introito di iodio nel paziente. Lo iodio urinario risulta avere un valore adeguato se è superiore a 100µg/L nei bambini, nell’adulto è normale tra 100 e 200µg/L (indicazioni OMS).
È importante un apporto adatto di iodio per evitare gozzo endemico, ipotiroidismo e difetti di sviluppo dell’SNC che possono sfociare in cretinismo.
Deficienza di iodio in Italia
Nella mappa in figura, che rappresenta uno scanner mondiale relativo all’anno 2019, si vede come ci sono molte regioni nel mondo in cui la popolazione ha un apporto insufficiente di iodio, ossia ha una concentrazione di iodio urinario sotto i 100µg/L. L’Italia appartiene a questa categoria: il nostro paese ha come media nazionale 71µg/L, una deficienza media (tra i 50 e i 100 µg/L si parla di deficienza media, tra 20 e 50 µg/L si parla di deficienza severa e sotto i 20 µg/L di deficienza gravissima).
La conseguenza di questi studi di popolazione è stata l’introduzione di sale iodato nel commercio di molti paesi nel mondo: ci sono dei paesi in cui non è prevista la iodazione del sale, altre in cui non è mandatoria e altri in cui è obbligatoria la vendita di sale iodato, proprio perché si è visto essere utile nell’incrementare la concentrazione di iodio urinario nella popolazione (come in Italia).
Ruolo della tireoglobulina
Una volta che lo iodio entra nel tireocita, viene trasportato alla membrana apicale del follicolo e viene ossidato dalla tireoperossidasi (TPO) in presenza di acqua ossigenata e legato alla tireoglobulina (Tg).
La Tg è la componente principale della colloide (si trova nel lume follicolare), una proteina omodimerica (molto grande, 660kD) che contiene un grandissimo numero di residui di tirosina, circa 140. Viene prodotta nel Golgi e riversata sul versante apicale del tireocita una volta trascritta. Rappresenta il 30% della massa tiroidea.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del trasportatore NIS nella tiroide?
- Qual è il fabbisogno giornaliero di iodio per diverse fasce di età?
- Come si misura l'apporto di iodio in un individuo?
- Quali sono le conseguenze di un apporto insufficiente di iodio?
Il trasportatore NIS è un meccanismo di trasporto attivo che concentra lo iodio nella tiroide, anche quando le concentrazioni esterne sono basse, con un rapporto di circa 30:1.
Gli adulti necessitano di 150-250 μg/die, i bambini di 90-120 μg/die, e le donne in gravidanza di 250 μg/die.
L'apporto di iodio si misura attraverso il test dello iodio urinario, che verifica la concentrazione di iodio nelle urine, considerata adeguata se superiore a 100µg/L nei bambini e tra 100 e 200µg/L negli adulti.
Un apporto insufficiente di iodio può portare a gozzo endemico, ipotiroidismo e difetti di sviluppo del SNC, che possono sfociare in cretinismo.