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Concetti Chiave

  • Le aritmie ipercinetiche, come le extrasistoli, possono essere indizi di ischemia miocardica, con complessi Qrs che cambiano morfologia e larghezza.
  • Il fenomeno R su T rappresenta un'extrasistole ventricolare, segno di alta instabilità elettrica che può portare a fibrillazione ventricolare e arresto cardiaco.
  • Tachicardie ventricolari con Qrs larghi e frequenza elevata causano bassa pressione e perfusione cardiaca, richiedendo intervento urgente con defibrillazione.
  • Tachicardie ventricolari sostenute oltre i 30 secondi possono causare scompenso cardiaco acuto e richiedono cardioversione elettrica.
  • Blocchi atrioventricolari di primo grado non causano complicanze emodinamiche e possono risolversi con la riperfusione senza necessità di antiaritmici.

Indice

  1. Le Sca e le aritmie
  2. Compromissione emodinamica e interventi
  3. Tachicardie ventricolari e interventi
  4. Aritmie ipocinetiche e trattamenti

Le Sca e le aritmie

Le Sca possono determinare praticamente tutte le aritmie ipercinetiche.

Tra esse si annoverano le extrasistoli: queste possono essere considerate come indizi di presenza di ischemia miocardica. In quelle sopra-ventricolari o giunzionali il Qrs è precoce e non vi è onda P.
Si guardi ora il tracciato dell’immagine a destra. I complessi Qrs diventano progressivamente più destrutturati: aumenta la larghezza, cambia la morfologia. Il complesso qrs inizia prima della fine l’onda T; questo fenomeno è chiamato R su T, ed è dato da un’extrasistole ventricolare. È segno di un’alta instabilità elettrica e quindi di elevato rischio di fibrillazione ventricolare, condizione a cui corrisponde arresto cardiaco da risolvere con la defibrillazione. Le onde dell’extrasistole sono inoltre differenti (polimorfe) perchè originano da punti differenti del ventricolo e quindi l’ischemia è diffusa. Si nota:

    Frequenza regolare

    Frequenza molto alta, 250 bpm. Il ventricolo non riuscirà a riempirsi adeguatamente. La pressione sarà quindi bassa (per es. 80/60 o in shock). La durata ridotta della diastole determina riduzione della perfusione cardiaca.

    • Il Qrs è largo quindi è una tachicardia ventricolare.

    • I Qrs sono uguali (monomorfa). C’è un focus che scarica.

Compromissione emodinamica e interventi

È una situazione in cui si ha compromissione emodinamica. Bisogna intervenire immediatamente con defibrillatore. Occorre inoltre risolvere l’ischemia che l’ha determinata. Esistono farmaci come la lidocaina per aritmie maggiori ma vengono utilizzati sono in rari casi.
Si può avere un quadro di fibrillazione atriale, per esempio in fase ischemica. Sono quadri meno complessi perché difficilmente manda il paziente in bassa portata e quindi in shock. A meno che non sia ad altissima frequenza, ma di solito il Nav fa passare un battito ogni 3-5-7. Con la rivascolarizzazione viene risolta l’ischemia e si avrà il ripristino del ritmo sinusale.

Tachicardie ventricolari e interventi

Le tachicardie ventricolari sostenute sono definite per durate maggiori di 30 secondi (non sono intermittenti o extrasistoli saltuarie). Possono precipitare in scompenso cardiaco acuto grave a bassa portata o in arresto. In questi casi viene utilizzata la cardioversione elettrica.

Il paziente sarà sicuramente emodinamicamente compromesso (ipotensione o addirittura shock cardiogeno) anche se l’ischemia non è diffusa. La portata è bassa per via della frequenza bassa del ventricolo. Nel caso in cui ci si trovi in questa condizione e lontani da un ospedale con reparto di cardiologia bisogna mettere un pacemaker temporaneo.

Aritmie ipocinetiche e trattamenti

Altre aritmie ipocinetiche possibili sono blocchi atrioventricolari di primo grado: l’intervallo Pr è maggiore di 0,2 s. L’onda P è seguita dal complesso Qrs. Non dà complicanze emodinamiche. Talvolta con la sola riperfusione si risolve l’ischemia e si risolve l’aritmia senza utilizzare antiaritmici. Questi farmaci, infatti, hanno effetti collaterali significativi, soprattutto nelle fasi acute. I metodi di risoluzione di aritmia acuta in corso di Sca con compromissione emodinamica sono quindi l’utilizzo di pacing, se non rispondono all’atropina, o con cardioversione elettrica.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche delle aritmie ipercinetiche causate dalle Sca?
  2. Le aritmie ipercinetiche causate dalle Sca includono extrasistoli che possono indicare ischemia miocardica. Nei casi sopra-ventricolari, il Qrs è precoce senza onda P. Un fenomeno chiamato R su T, causato da un’extrasistole ventricolare, indica alta instabilità elettrica e rischio di fibrillazione ventricolare.

  3. Qual è il trattamento immediato per le aritmie ipercinetiche con compromissione emodinamica?
  4. In caso di compromissione emodinamica, è necessario intervenire immediatamente con un defibrillatore e risolvere l’ischemia sottostante. Farmaci come la lidocaina sono usati raramente per aritmie maggiori.

  5. Come si definiscono le tachicardie ventricolari sostenute e quali sono i rischi associati?
  6. Le tachicardie ventricolari sostenute durano più di 30 secondi e possono portare a scompenso cardiaco acuto o arresto. In questi casi, si utilizza la cardioversione elettrica.

  7. Quali sono le aritmie ipocinetiche possibili e come si trattano?
  8. Le aritmie ipocinetiche includono blocchi atrioventricolari di primo grado, che non causano complicanze emodinamiche. Spesso si risolvono con la riperfusione senza l'uso di antiaritmici, che hanno effetti collaterali significativi.

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