Concetti Chiave
- Il centro germinativo del follicolo linfonodale presenta zone distinte: la zona dark, dove i linfociti si dividono attivamente, e la zona light, con linfociti in fase di riposo.
- I linfociti B nel centro germinativo proliferano e acquisiscono la capacità di secernere anticorpi con alta affinità.
- Il mantello circonda il centro germinativo e contiene plasmacellule e linfociti T, principalmente CD4.
- I linfonodi sono compartimentalizzati in zone B (follicoli) e zone T (paracorticale), con cellule specifiche che secernono chemochine per regolare la motilità dei linfociti.
- Le interazioni tra recettori e chemochine, come CCR7 con CCL19/CCL21 e CXCR5 con CXCL13, sono cruciali per la risposta immunitaria nei linfonodi.
Indice
Struttura del centro germinativo
Quando sta avvenendo una reazione immunologica, il follicolo presenta centralmente una zona, che appare più chiara nelle colorazioni istologiche, chiamata centro germinativo. Questa struttura sferica possiede al suo interno delle zone, con colorazioni differenti, le quali ospitano linfociti in diversi momenti della loro attivazione:
•
• zona light (L) – più chiara, nella quale ci sono invece i linfociti nella fase di “resting”, derivati dai blasti, che si stavano dividendo.
Funzione del centro germinativo
Il centro germinativo è non solo il posto dove i linfociti B proliferano, ma anche dove essi acquisiscono le capacità di secernere anticorpi di una certa classe e vanno incontro a una serie di modifiche che permettono di avere anticorpi con una più alta affinità.
Attorno al centro germinativo è posta una seconda zona del follicolo, il mantello, il quale contiene non solo plasmacellule, ma anche da linfociti T (soprattutto CD4).
Compartimentalizzazione dei linfonodi
Un concetto importante da sottolineare è rappresentato dalla compartimentalizzazione dei linfonodi in due zone:
• i follicoli, che rappresentano la
• la paracorticale, che rappresenta la
Le cellule endoteliali linfonodali soprattutto, ma anche FRC e le cellule follicolari dendritiche, sono distribuite in aree diverse del linfonodo e secernono fattori chiamati chemochine, sostanze che regolano il richiamo e la motilità delle diverse popolazioni dei linfociti.
Interazioni tra linfociti e chemochine
I linfociti T e le cellule dendritiche, che in qualche modo devono essere richiamati nella stessa area del linfonodo, presentano il recettore CCR7 per le chemochine, che ne lega due la CCL19 e CCL21 che sono prodotte soprattutto dalle cellule delle venule ad endotelio alto e dalle FRC. I linfociti B invece esprimono poco CCR7, ma alti livelli di CXCR5 che lega la chemochina CXCL13. Queste interazioni sono fondamentali per la comprensione della risposta immunitaria e verranno richiamate in varie lezioni.
In ciascuno di questi compartimenti oltre ad avere popolazioni di linfociti diverse sono presenti anche cellule che presentano l’antigene differentemente distribuite. Nei follicoli troviamo infatti cellule follicolari dendritiche anch’esse in grado di produrre chemochine, mentre nella paracorticale troviamo cellule dendritiche, dette interstiziali quando si fa riferimento a cellule dendritiche presenti nella paracorticale (in realtà sono semplici cellule dendritiche)
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione del centro germinativo nei follicoli linfonodali?
- Come sono compartimentalizzati i linfonodi e quali cellule predominano in ciascuna zona?
- Quali recettori e chemochine sono coinvolti nel richiamo dei linfociti T e B nei linfonodi?
Il centro germinativo è il luogo dove i linfociti B proliferano, acquisiscono la capacità di secernere anticorpi di una certa classe e subiscono modifiche per ottenere anticorpi con maggiore affinità.
I linfonodi sono compartimentalizzati in due zone: i follicoli, che rappresentano la zona B cellulare, e la paracorticale, che rappresenta la zona T cellulare.
I linfociti T e le cellule dendritiche esprimono il recettore CCR7 che lega le chemochine CCL19 e CCL21, mentre i linfociti B esprimono alti livelli di CXCR5 che lega la chemochina CXCL13.