Concetti Chiave
- I linfonodi sono strutture a forma di fagiolo, variabili in dimensione, e svolgono un ruolo cruciale nella risposta immunitaria attraverso la maturazione dei linfociti B.
- La zona corticale dei linfonodi ospita i linfociti B nei follicoli, che dopo stimolazione formano centri germinativi per la produzione di anticorpi.
- I linfonodi si dividono in zone: corticale per linfociti B, midollare per plasmacellule, e paracorticale per linfociti T, con seni linfonodali che facilitano il flusso linfatico.
- Sono distribuiti in tutto il corpo, sia superficialmente che in profondità, e possono essere rilevati tramite palpazione o imaging ecografico in caso di alterazioni.
- L'imaging ecografico permette di visualizzare la struttura dei linfonodi, distinguendo tra condizioni normali e patologiche attraverso variazioni in dimensione e struttura.
Indice
Funzione dei vasi linfatici
I vasi linfatici afferenti arrivano alla corticale del linfonodo: l’antigene trasportato giunge al centro germinativo per la maturazione dei linfociti B. I vasi linfatici efferenti trasportano poi nel circolo esterno gli elementi maturati. Se il linfonodo non è stimolato, la corticale è costituita da follicoli primari; in seguito a stimolazione e presentazione antigenica, si avrà la formazione di follicoli secondari, che presenteranno al loro interno i centri germinativi. Queste strutture rendono possibile lo sviluppo della risposta immunitaria.
Organizzazione del linfonodo
Il linfonodo ha un’organizzazione peculiare:
• Zona corticale, con linfociti B e follicoli: i linfociti dal midollo entrano nei follicoli primari e dopo stimolazione immunitaria si formano i follicoli secondari con centri germinativi come risposta immunitaria, si polarizzano i centri germinativi, aumentano le cellule B, aumenta l’affinità dei cloni per la selezione di anticorpi, poi si differenziano in plasmacellule e migrano nella midollare;
• Zona midollare, con piccoli linfociti e plasmacellule;
• Zona paracorticale con linfociti T;
• Seni linfonodali, dove giungono i linfatici afferenti, che si riversano nel seno sottocapsulare, per poi andare nella regione interfollicolare, nella midollare e poi uscire attraverso i linfatici efferenti.
Caratteristiche dei linfonodi
I linfonodi nel nostro corpo sono numerosi (più di 500), a forma di fagiolo, possono variare di dimensione da molto piccoli (all’anatomia patologica ne arrivano anche millimetrici, che mantengono comunque la loro struttura di base) a molto grandi (anche 2,5 cm, come i linfonodi inguinali e laterocervicali). Sono sia superficiali che profondi, di solito non sono palpabili a meno di situazioni patologiche (anche poco rilevanti, come mal di gola e raffreddore) ma ci sono alcune sedi in cui è più facile percepirli.
Semeiotica linfonodale e imaging
A livello di semeiotica linfonodale, oltre alla palpabilità, si ricorre spesso all’imaging ecografico, che conferma la loro alterazione ancor prima che subentri l’anatomia patologica. Con l’ecografia vengono visualizzati i linfonodi superficiali e si può definirne la struttura: nell’immagine a fianco si vede un linfonodo normale, con una zona leggermente più iperecogena che è l’ilo.
Un linfonodo anomalo può essere anche più grande e mantenere l’ilo conservato oppure può cambiare forma ed avere una struttura disomogenea.
La seconda immagine, invece, presenta un linfonodo in ematossilina-eosina: si vede la corticale (zona B), follicoli con centri germinativi, zona midollare molto espansa e paracorticale leggermente soppressa
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale dei linfonodi nel sistema immunitario?
- Come si differenziano le zone all'interno di un linfonodo?
- Quali metodi vengono utilizzati per valutare i linfonodi?
I linfonodi facilitano la maturazione dei linfociti B e la risposta immunitaria attraverso la formazione di follicoli secondari e centri germinativi.
Il linfonodo è organizzato in zone: la corticale con linfociti B e follicoli, la midollare con piccoli linfociti e plasmacellule, e la paracorticale con linfociti T.
Oltre alla palpabilità, si utilizza l'imaging ecografico per visualizzare i linfonodi superficiali e definirne la struttura, rilevando alterazioni prima dell'anatomia patologica.